Ischia News ed Eventi - Giuseppe Mazzella: Ma chi ce lo fa fare?

Giuseppe Mazzella: Ma chi ce lo fa fare?

Società
Typography

“Ma chi te lo fa fare?”. E’ stata la domanda più comune che mi è stata rivolta molte volte nella mia vita da parte di molte persone quando intraprendevo con pochi amici e compagni battaglie civili e campagne giornalistiche come quella che iniziammo con il mio indimenticabile amico e maestro, Franco Conte,

con il nostro “Il Giornale d’Ischia” nel 1973 per l’esproprio delle pinete nel Comune di Ischia e poi le campagne contro la speculazione edilizia per il “sacco di Ischia” e la conseguente incessante campagna per la Pianificazione Territoriale e la Programmazione Economica e poi ancora nel 1978 con Gino Barbieri per l’esproprio del Castello Aragonese ed ancora l’incessante campagna per il recupero del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola iniziata nel 1972 e proseguita con centinaia di articoli, denunce, proposte, sottoscrizioni, per circa cinquanta anni e con la quale sono invecchiato senza vedere la risoluzione.
“Ma chi te lo fa fare?” molti mi chiedono ancora oggi per questo impegno gigantesco per la Ricostruzione ed il Rinascimento di Casamicciola e dell’isola d’Ischia dopo il terremoto del 21 agosto 2017 anche perché sono entrato nel settantesimo anno della mia vita.

Posso rispondere – oggi come ieri - come rispondeva Leonardo Sciascia che niente e nessuno me lo fa fare semplicemente perché i gesti e le passioni civili e per un giornalismo civile – economico e politico – capace non solo di denunciare ma anche di annunciare sono essenza di me stesso e della fusione dei miei sentimenti e della mia ragione. Posso rispondere con l’osservazione dell’amico Osvaldo Cammarota, tenace operatore di sviluppo territoriale da 40 anni: “siamo giovani da tempo”. Cioè il nostro impegno civile e politico è rimasto senza tempo e esercitato con la stessa passione dei nostri venti anni e forse posso aggiungere oggi con Winston Churchill che “quando la gioventù vola via e la saggezza che gli viene in
soccorso”.

Posso rispondere con l’osservazione della mia amica scrittrice e docente ungherese trapiantata a Napoli da 40 Agi Berta: “io sono anziana ma non adulta”. Come per dire che anche se il tempo passa, se arriva anche la saggezza, non si è mai abbastanza “ragionevoli” per mandare all’aria tutto il proprio impegno civile ed “intrupparsi” nel conformismo del nostro tempo impostato sull’egoismo, il personalismo, l’individualismo che in politica si manifesta con il qualunquismo, il populismo, il sovranismo al tempo del più orrido liberismo della Storia Moderna.

Come questa domanda – “Ma chi te lo fa fare?” – viene rivolta a me sono certo che viene rivolta a carisssime persone del mondo della cultura e dell’impegno civile , con le quali ho collaborato e che con i loro articoli e la loro partecipazione ad eventi arricchiscono questo numero monografico della mia agenzia stampa “IL CONTINENTE” costituita senza scopo di lucro ma con lo scopo di concorrere alla Ricostruzione di Casamicciola ed al Rinascimento dell’isola d’Ischia per quanto possiamo fare.

Rimando il lettore alla attenta lettura di questo giornale atipico e fuori mercato al tempo di internet e dei social. E’ un giornalismo di riflessioni, di contenuti, di denunce e di annunci, pensati e scritti senza urlare.
Molte osservazioni sono ripetute.

Ernesto Rossi (1897-1967), uno straordinario ed insuperabile Maestro di giornalismo economico e politico inventore di titoli memorabili per le sue campagne su “Il Mondo” come “I padroni del vapore”, “Settimo non rubare”, diceva che “non si deve pretendere di raccogliere subito dopo aver seminato. Se siamo convinti che una soluzione è buona non dobbiamo stancarci di battere e ribattere sullo stesso chiodo finché non sia entrato anche nelle teste più dure. L’avvenire dipende anche da quello che ognuno di noi è capace di fare”.