Ischia News ed Eventi - Emergenza democratica o altro, nel Golfo di Napoli?

Emergenza democratica o altro, nel Golfo di Napoli?

Golfo di Napoli

Trasporti
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Sono stati garantiti dieci anni di vantaggio commerciale ad un pool di armatori in intesa tra loro, tale da monopolizzare e lottizzare il Golfo, senza che sia partita neanche una gara! Il tutto in barba alle disposizioni di legge, alle normative europee ed alla legge regionale 3/2002 che detta regole per l’assegnazione dei servizi. In questa realtà vivacchia una Caremar (oggi solo campana) sempre più disimpegnata ed acquiescente agli interessi degli altri, sia in riferimento ai servizi che pure ci deve garantire, sia alla possibilità che ha di poter accedere al mercato e competere, fuori convenzione.

E’ questa la triste realtà da dieci anni a questa parte che conosce un’ulteriore svolta al negativo nell’azione dell’attuale legislatura regionale. I fatti di questi ultimi giorni ci danno ragione e sono drammatici ed avvengono, devono supporre poiché non li ritengo stupidi, con la complicità dei sindaci e del Consigliere Regionale De Siano che pure ha un ruolo primario a livello regionale nel settore specifico.

Si è varato Il nuovo Piano orario dei servizi obbligatori OSP, che nega servizi di primaria importanza soprattutto per l’utenza pendolare, senza che in esso venissero indicate le corse da assegnare alla regionale Caremar che ha titoli per esistere e senza modificare il Regolamento per le assegnazioni dei servizi cosiddetti residuali che rimangono così di appannaggio dei privati che già operano nel Golfo.  Si è poi praticata,una spartizione delle linee con una trattativa privata tra gli armatori e la Regione, coinvolgendo in essa anche chi non ha più titoli per scadenza della ennesima proroga che ormai i funzionari regionali hanno normalizzato e legalizzato ( e qui si chiederà l’indagine della Magistratura! ). Le prime ricadute di tanta superficialità ed arroganza istituzionale sull’utenza già si hanno in termini tariffari con un annunciato ulteriore forte rincaro per gli isolani che vorranno accedere alle corse residuali che rimangono di appannaggio dei privati che già operano nel Golfo: sette euro, ci fa sapere la società alilauro,  al posto delle attuali cinque e cinquanta! Una bella richiesta che posta alla vigilia della scadenza della proroga dei servizi dei privati (30 sett. ’11) ha il sapore di un ulteriore ricatto, quasi un avvertimento, ad una Regione che da sempre è vittima e complice dei capricci dei privati.  Intanto da Roma arriva l’aut aut del Ministro Matteoli, in uno con il Ministro Tremonti, per la privatizzazione al cento per cento della Caremar in contrasto con quanto ha più volte ha deciso il Consiglio Regionale che vuole una società al 51% pubblica; ed anche su questo la politica è assente e già s’intravedono complicità a tutti i livelli per distruggere quel poco che resta della Caremar che ha avuto ed ha il solo torto di essere gestito male, anzi malissimo!

L’arroganza e l’impunità a cui si assiste  è tale che si osa su tutto: sul piano tariffario e sulla scelta e l’assegnazione delle linee, sui servizi residuali che diventano appannaggio dei soliti noti in barba alla concorrenza, sugli orari, sui tempi di lavoro del personale di bordo, sulla sicurezza, … ed  anche sulla riproposizione della privatizzazione della compagnia pubblica al posto della liberalizzazione del mercato voluta da Bruxelles che nel Golfo è saltata con la nascita della vigente intesa armatoriale a cui il Garante della Concorrenza, su espressa denuncia di Autmare e Generazione Attiva in primo luogo, ha già assestato un duro colpo.

E’ ora di farci sentire, ancora una volta, come è avvenuto nel passato (a capri, a procida, a ischia ) con una mobilitazione popolare, che  fin da ora siamo impegnati a costruire. A tal proposito l’Autmare invita i singoli cittadini e le forse sociali e di categoria a farsi avanti perché è dal successo di tali eventi che è possibile dare alle istituzioni una spallata democratica ed al  settore trasporti marittimi una svolta decisiva che privilegi l’interesse collettivo sugli affari di pochi. Nei prossimi giorni l’esposto alla Magistratura, con conferenza stampa a Napoli, che mi auguro porti l’apporto fattivo e la  firma anche di altre associazioni.