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Shirin Neshat al Madre

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Looking for Oum Kulthum, il film di Shirin Neshat, in tour nei musei italiani, sarà proiettato al Madre alla presenza dell’artista iraniana, in Sala Re_Pubblica, domenica 28 ottobre alle ore 18:00, preceduto dalle 17:00 da un omaggio poetico di Raiz e Pier Paolo Polcari, musicisti degli Almamegretta e dello scrittore e giornalista Gianni Valentino, che ruota attorno alla figura di Oum Kulthum.

Domenica 28 ottobre, ore 18.00, Sala Re_Pubblica: l’artista iraniana Shirin Neshat - Leone d’argento nel 2009 alla Mostra del cinema di Venezia - presenterà al Madre, il museo d’arte contemporanea della Regione Campania, il suo film Looking for oum Kulthum, grazie alla In Between Art Film e Vivo Film. La tappa napoletana fa parte di un tour esclusivo che ha unito le città di Torino (26 ottobre), il MAXXI di Roma (il 27 ottobre) e Napoli al Madre/Fondazione Donnaregina il 28, per poi proseguire il suo tour nei musei italiani.

Shirin Neshat è un’artista iraniana, dedita all’arte visiva. Conosciuta al grande pubblico per i suoi lavori video-cinematografici e per il suo costante impegno nella fotografia. Una sua opera fotografica I am its secret (from unveiling series), 1993, è in mostra al Madre. Shirin Neshat è un’artista raffinata che, da sempre, esplora i conflitti di genere e le difficili condizioni sociali delle donne nel mondo islamico. Così il mondo femminile che le appartiene, con i suoi drammi, le sue battaglie e la sua innegabile e drammatica bellezza ritorna al centro della sua ricerca, nel raccontare la figura della leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum.

Mitra, un’artista ambiziosa, madre e moglie quarantenne, s’imbarca nel sogno di una vita: fare un film sulla sua eroina, la leggendaria cantante del mondo Arabo Oum Kulthum.
Il suo obiettivo esplora le lotte, i sacrifici e il prezzo del successo di Oum Kulthum, un’artista donna che vive in una società conservatrice, dominata da uomini.

Durante le riprese del film, tuttavia, l’improvvisa scomparsa di suo figlio adolescente e la crescente difficoltà di catturare l’essenza di Oum Kulthum come donna, come artista, come mito porteranno Mitra ad una profondissima crisi emotiva ed artistica.

Looking for Oum Kulthum è un film di Shirin Neshat, in collaborazione con Shoja Azari. Con Neda Rahmanian (Mitra), Yasmin Raeis (Ghada), Mehdi Moinzadeh (Amir), Kais Nashif (Ahmed/latif), Najia Niazi (Oum Kulthum); sceneggiatura di Shoja Azari e Shirin Neshat in collaborazione con Ahmad Diba; produttori Gerhard Meixner, Roman Paul, Bruno Wagner, Martin Gschlacht, Antonin Svoboda, Shirin Neshat, Shoja Azari; co-produttori Beatrice Bulgari, Marta Donzelli, Gregorio Paonessa, Georges Rachid; scenografia Erwin Prib; costumi Mariano Tufano; parrucco Desideria Corridoni; truccoAntonello Resch; musiche originali Amine Bouhafa; mixage Claus-Benischke-Lang; organizzatore generale Ole Nicholaisen; casting Marwa Gabriel.

Una produzione Razor Film in coproduzione con Coop99, In Between Art Film, Vivo film, Schortcut Films in associazione con Doha Film Institute, in collaborazione con ORF, in associazione con Noirmontartproduction, con il supporto di Austrian Film Institute, FISA – Film Industry Support Austria, Medienboard Berlin-Brandenburg, Vienna Film Fund, Regione Lazio; vendite estere The Match Factory; durata 90 minuti; Paesi: Germania, Austria, Italia, Qatar, Libano.

Ad impreziosire la tappa napoletana un esclusivo omaggio del cantautore|attore Raiz e del giornalista|scrittore Gianni Valentino, conversazione “disordinata e poetica” che ruota attorno alla Neshat, alla sua eroina Oum Kulthum e alla sua eredità mediterranea (dalle 17.00, in Sala Re_Pubblica, un’ora prima della proiezione del film).

L’essenziale narrazione dell’artista Oum Kulthum, nel film di Shirin Neshat, ci porta ad osservare i suoi stretti legami con la musica contemporanea. Di qui la conversazione tra Raiz e Gianni Valentino in quanto Raiz e gli Almamegretta hanno sempre assunto il ruolo dei rabdomanti del ritmo: il folk mediterraneo, il dub, il reggae-dancehall, l'elettronica|techno, generando un sofisticato concetto di pop music con radice nella canzone napoletana. Da un lato Mario Merola, da un altro Bim Sherman; da un altro ancora le voci del vento nei continenti.

A seguire il reading di Raiz e Gianni Valentino di un estratto del romanzo Ti ho amata per la tua voce di Selim Nassib, sulla storia di Oum Kulthum, la più grande cantante del mondo arabo, raccontata con le parole del poeta Ahmad Rami, che l’amò per tutta la vita e scrisse i testi delle sue canzoni, in alternanza con le pagine del libro Le piume degli angeli scemi del giornalista e scrittore napoletano Valentino: in queste pagine, si citano le Ruba'iyyat (una antologia di quartine) del poeta persiano Omar Khayyam. Un’indispensabile cerniera al set che si è immaginato di compiere. Tutto ciò ci permette agevolmente di addentrarci nella storia, di scatenare la curiosità di chi ascolterà, di tracciare in maniera lineare il passaggio dalla poesia alla canzone, dall'antichità alla produzione Oum-Almamegretta.

A conclusione, prima della proiezione del film di Shirin Neshat, un set scelto di canzoni di Raiz e Pier Paolo Polcari, storici componenti degli Almamegretta: Fatmah, Rubayyat e Astrigneme.

Biglietto di ingresso per overture e proiezione film: evento courtesy a 2 euro, con possibilità di visitare il museo Madre.

Ingresso fino ad esaurimento posti.

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