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Napoli-Ischia - la Linea sui Grandi Problemi

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Di Giuseppe Mazzella – direttore de Il Continente

GENESI E FONDAMENTA

IL CONTINENTE è un Giornale schierato. Durante i giorni del post terremoto del 21 agosto 2017 a Casamicciola avvertii l’ esigenza di fare qualcosa per combattere la disinformazione della grande stampa nazionale sulla natura geologica dell’ isola d’ Ischia, sul suo sviluppo economico e sociale, sul suo assetto istituzionale frazionato in sei Comuni in un contesto di sistemi locali dove c’erano una “Città Metropolitana” ed una “Regione” ed un regime vincolistico risalente al 1939 ma scavalcato dalla pressione storica dello sviluppo economico. Infatti c’era una contraddizione di fondo nelle politiche di Ricostruzione post bellica dopo il 1947 con il Piano Marshall e la Cassa per il Mezzogiorno: da un lato permaneva una legislazione obsoleta iper-vincolistica di difesa ambientale e dall’ altro nasceva, si espandeva, si consolidava una legislazione iper-incentivante ad investire, costruire, espandersi, tesa alla “valorizzazione” consacrata perfino con un Ente Autonomo di Valorizzazione dell’ isola d’ Ischia (EVI) approvato dal Parlamento nel 1952 (riprendendo una vecchia legge fascista del 1939 rimasta inapplicata) con durata ventennale. Una vera e propria “Legge Speciale di Valorizzazione” che nel Mezzogiorno d’ Italia aveva solo l’ isola d’ Ischia ritornata ad essere amministrativamente spezzettata in sei Comuni. Questi aspetti in aperta contraddizione (lo Stato “proteggeva” con la mano destra ma “finanziava la crescita” con la sinistra) non furono messi in luce.

Quando fra 100 anni – poiché la Storia la si guarda sempre da lontano come un paesaggio di nuvole – un ricercatore andrà ad esaminare i “giornali dell’ epoca” con i “filmati dell’ epoca”, vastissimi al tempo del web, per ricavarne considerazioni emergerà che il tema centrale non fu – in quei giorni dell’ agosto 2017 ed anche settembre – il movimento tellurico nell’ area dei terremoti come già avvenuto 12 volte in 7 secoli che è contenuta nella sua rilevazione più forte nelle frazioni a mezza costa del Majo, La Rita, Pantane, Fango ma l’ abusivismo edilizio quasi che il terremoto fosse stato determinato dal troppo peso del cemento riversato sull’ isola tanto che il lento “bradisismo positivo ( l’ isola scende) si era improvvisamente accelerato come uno scatto di una Ferrari. Faceva notizia infatti uno “scandalismo di maniera” con il “sacco di Ischia” perché questa era ed è la moda oggi del “giornalismo immediato”. Vedevo vanificati tutti i miei sforzi nello scrivere di Ischia, ma sempre legandola a Napoli ed al continente, per 50 anni su decine di giornali e per le due maggiori agenzie di stampa ( AGI ed ANSA) sui due problemi che ritenevo, e lo ritengo ancora, fondamentali: la Pianificazione Territoriale e la Programmazione Economica. Ritrovai nella mia “agendina di carta” il numero di telefono dell’amico prof. Giuseppe Luongo che avevo frequentato per 30 anni proprio sulle problematiche del vulcanesimo nelle tre aree napoletane – Ischia, Campi Flegrei e Vesuvio - nel corso del mio lavoro all’ ufficio stampa della Provincia di Napoli per chiedere un suo intervento. Dalla sua conferenza stampa del 26 agosto 2017 è nato il mio libretto “i sei secondi che sconvolsero ischia” con alcuni miei interventi e riferimenti di altri autori che avevo avuto l’ opportunità di frequentare. Quelle dichiarazioni di Luongo, sono certo, entreranno nella Storia.

Ma cosa potevo fare di concreto a 68 anni ormai giornalista pensionato fuori dai quotidiani contatti con direttori e redattori e soprattutto senza un giornale e senza collaboratori? Come si può far fronte ad una informazione superficiale e rozzamente scandalistica? Come si poteva richiamare una attenzione da parte dei nuovi politici dei partiti liquidi – essendo io un vecchio “socialista liberale” che non ha rappresentanza nella nuova partitocrazia senza ideologia dai nomi di fiori e di piante - sulla urgenza di uno sviluppo ordinato che il terremoto ci imponeva con il suo terribile boato di soli sei secondi?

Pensai di avviare una “agenzia stampa di scopo”. Cioè di mandare notizie e commenti alla stampa nazionale, regionale e locale, al solo scopo di sollecitare un completo nuovo assetto territoriale ed istituzionale all’ isola d’ Ischia, la più grande delle isole Partenopee e Ponziane con la più grande espansione edilizia ed una ricettività pari ad oltre un terzo dell’ intera attrezzatura alberghiera della Provincia di Napoli e forse la più importante località turistica della Campania per quantità e qualità del suo armamentario ricettivo. Chiamai l’ agenzia “IL CONTINENTE” memore di quella espressione del prof. Vincenzo Mennella “il mare ci unisce pure al Continente non solo ci separa” e poi cominciai a pensare ad un “giornalismo di riflessione” con una Rivista trimestrale chiamando a collaborare le persone con le quali per anni ed anni avevamo discusso dei problemi eterni di Ischia ed incontrandone delle nuove. Si può abbandonare nella nuova civiltà della telematica la “lettura lenta e attenta” ma senza questa non si può conoscere, capire, proporre. E fare.

LO SCHIERAMENTO PROGRAMMATICO ED IL FALLIMENTO DELLA “PROGRAMMAZIONE”: PERCHE’?

IL CONTINENTE è un Giornale schierato. L’ “organo di stampa” è “un’agenzia stampa per il Rinascimento di Casamicciola e dell’ isola d’ Ischia” e non ha alcuna cadenza. La Rivista è “di politica, economia, diritto e Storia” e dal 2019 ne sono usciti solo 5 numeri – 4 nel 2019 e solo uno nel 2021 - e l’ ultimo è del mese di settembre 2021 con il titolo di copertina “Ischia, alba o tramonto?”. Una metafora per interrogarsi se l’ ottima stagione turistica del 2021 sia l’ alba di una forte ripresa economica con un nuovo modello di sviluppo o sia invece il definitivo tramonto per la politica di Programmazione.

IL CONTINENTE è una iniziativa sostenuta da amici ed enti privati e non chiede finanziamenti pubblici. Hanno collaborato a questo numero Franco Borgogna, Giuseppe Luongo, Ilia Delizia, Giuseppe Conte, Antuono Castagna, Massimo Sbriglia, Caterina Iacono, Giovanni Gugg con un ringraziamento speciale a Gianni Vuoso, primo firmatario dei 12 della richiesta degli atti al Comune di Ischia dell’ “affare La Siena”. E’ un caso emblematico e pilota per la partecipazione democratica dei cittadini, nei termini della legge 241/90, e per la trasparenza nella Pubblica Amministrazione. IL CONTINENTE aderisce al Comitato. Quando con Gianni Vuoso organizzammo una “conferenza programmatica” ed una assemblea generale domenica 18 marzo 2018 dell’ Associazione per il Comune Unico dell’ isola d’ Ischia ( ACUII) con 4 relatori ( chi scrive, Sebastiano Conte, Osvaldo Cammarota, Francesco Saverio Coppola), per un forte rilancio del progetto di unificazione amministrativa proponemmo un ruolo simile di “partecipazione attiva” proprio con l’ uso della legge 241/90 sui Grandi Problemi Isolani in modo da “praticare il Comune Unico” in assenza di iniziative della Regione, della Città Metropolitana, dei Comuni, dei politici locali . La scomparsa di fatto dell’ ACUII con la nuova dirigenza, scaturita dalle elezioni del successivo 15 aprile, dal confronto progettuale e dalle polemiche pubbliche è una grave perdita per le nostre battaglie.

Il numero di pagine è 38. Ogni numero è sostanzialmente monografico ed è dedicato alla Memoria di un giornalista o uno studioso. Questo n.1 anno IV-V n.1-3 è dedicato alla Memoria del prof. Pietro Greco ( 1955-2020) e contiene la cronaca ed il commento dell’ ultimo convegno del 10 ottobre 2020 al quale partecipò Pietro Greco e che lui volle fortemente – nonostante fossimo in piena pandemia - per avviare una “mobilitazione della comunità scientifica” sulla “pianificazione virtuosa” come la definì l’ arch. Prof. Ilia Delizia. Pietro morì improvvisamente il 18 dicembre 2020. Quel convegno è la sua ultima testimonianza del suo “canto inconcluso ” come direbbe il poeta Nazim Hikmet per tutti i sognatori di un mondo migliore. Probabilmente è l’ ultimo sforzo della nostra generazione per vedere realizzata una “pianificazione virtuosa” perché il compito spetta ad una nuova generazione più forte e giovane . La nostra può testimoniare solo la tenacia nel deserto ostile di una decadente classe politica a tutti i livelli. Ci estinguiamo per consunzione. La Pianificazione Territoriale doveva partire nel 1968 con il “Piano Regolatore Intercomunale” che l’ Ente per la Valorizzazione dell’ isola d’ Ischia ( EVI) commissionò per la redazione all’ arch. Corrado Bequinot. Sono passati 53 anni. L’isola d’ Ischia non ha mai avuto un PRG. Sono stati scritti fiumi di inchiostro con polemiche infinite e valorosi studiosi che vi hanno dedicato competenza e passione primo fra tutti il prof. Sebastiano Conte. Dopo oltre mezzo secolo mi pongo la domanda: perché?

Nel 1963 – quando si era alla svolta di centro-sinistra per la nuova politica economica voluta dai socialisti del PSI – due economisti di area socialista, Giorgio Fuà e Paolo Sylos-Labini scissero un libro oggi completamente dimenticato. Si intitolava semplicemente “Idee per la Programmazione Economica”. In tema di urbanistica Fuà e Sylos-Labini affermavano che “l’ obiettivo fondamentale della politica urbanistica è di tradurre sul territorio i programmi economici. La Programmazione Economica e la Pianificazione Urbanistica non rappresentano due fasi separabili sotto il profilo operativo ma sono due aspetti di un unico processo”.Ho citato questa espressione centinaia di volte. Forse la spiegazione del fallimento della pianificazione territoriale è di averla divisa dalla programmazione economica così che il cambiamento dei Governi in tema di politica economica fino all’ adozione dei governi di centro-destra del “liberismo puro” ha cancellato completamente la “Programmazione”. Disgiunta dall’ Economia la Pianificazione – trasferita in competenze frastagliate alle Regioni, alle Province ed ai Comuni - è stata vista come il “divieto a costruire” e quindi un freno al “lasciar fare, lasciar passare”. L’ abusivismo edilizio –permanendo un regime vincolistico – è stato la “regola economica” premiata dai “condoni edilizi” che da strumenti eccezionali sono diventati ordinari. La “pianificazione virtuosa” auspicata dalla prof.ssa Ilia Delizia con un richiamo all’ art.9 della Costituzione – la difesa del paesaggio - prendendo atto di una “crisi strutturale” dell’ isola d’ Ischia può avvenire solo se la si lega ad una “nuova Programmazione Economica” che è inevitabile per l’ attuazione del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza nell’ ambito degli aiuti europei di 209 miliardi di euro per i prossimi 6 anni a seguito della pandemia del Covid 19. E’ questo il tema centrale de IL CONTINENTE.

IL CONTINENTE non contiene l’ espressione “le opinioni degli autori non impegnano la rivista” perché ogni opinione è assolutamente condivisa dalla direzione essendo comune l’ obiettivo di imporre la Pianificazione Territoriale all’ isola d’ Ischia perché da oltre 50 anni c’è un’assenza di non applicazione delle leggi ambientali sia da parte dello Stato sia da parte della Regione in una babele istituzionale e legislativa con un enorme scaricabarile di responsabilità. Aveva ragione Ugo La Malfa quando affermava che l’ Italia è il Paese dove la “responsabilità collegiale finisce sempre in una irresponsabilità collettiva”. Non solo abbiamo bisogno di “pianificazione territoriale” ma la chiediamo anche “virtuosa” con uno “sviluppo sostenibile” da qui la condivisione di un Parco Naturalistico e Scientifico nell’ area dei terremoti di Casamicciola e Lacco Ameno, la nostra assoluta contrarietà a mega-opere come il mega-depuratore a Casamicciola-Lacco Ameno dopo 50 anni dal fallimento del Progetto Speciale n.3 della Cassa per il Mezzogiorno, alla deturpazione del paesaggio del Borgo di Celsa con il mega-parcheggio. Ma non finisce qui se vogliamo avviare uno “sviluppo sostenibile”. Ci sono altri temi. C’è una “finanza di territorio” da attuare in piena trasparenza. L’ agenzia nazionale pubblica per l’ attrazione degli investimenti INVITALIA è arrivata per il terremoto di Casamicciola per “consulenze” al Commissario di Governo per la Ricostruzione, il prefetto in pensione Carlo Schilardi, compito improprio e non è arrivata per “fare chiarezza” e partecipazione diretta nel capitale di rischio nel più complicato intervento di riqualificazione urbana e rilancio economico del complesso e dell’ area del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola. La sua “mission” era ed è soprattutto questa! Infine ci pare assurdo che si possa attuare una “Ricostruzione” di Casamicciola e Lacco Ameno dopo il terremoto del 21 agosto 2017 con “ordinanze commissariali” con “contributi per danni lievi e danni pesanti” senza un “Piano Urbanistico Generale” con modalità e tempi di attuazione e soprattutto scelte di sicurezza ambientale e destinazione economica. Il lungo ed articolato intervento degli ingegneri Giuseppe Conte e Antuono Castagna su IL CONTINENTE è di una chiarezza esemplare.

Cercheremo di scrivere sulle “Grandi Scelte” per realizzare una nuova alba e non vivere un malinconico tramonto. Lord Keynes è l’ economista di riferimento: l’ intervento “regolatore “ed “investitore” dello Stato nella azione politica che ha tempi brevi perché nel tempo lungo “saremo tutti morti”. Proprio a Keynes ed ai confronti di oggi immerso nella realtà locale è dedicato il mio saggio “Al “Tempo” di Keynes con “Carrozzone” al Sud” che è la linea necessaria sulla quale si muove l’ intero IL CONTINENTE. Franco Borgogna nella “Buona Notizia” che ha scritto nell’ ultimo numero della Rivista – cioè il successo del nostro turismo nautico – ha usato un inciso che racchiude un Programma: “E’ necessario che gli Enti Pubblici decidano di avere un ruolo attivo in tutti i segmenti dell’ attività economica. Essi devono essere i “regolatori” del mercato e dello sviluppo economico. Non si tratta di “surrogare” la libera iniziativa ma di offrire ad essa il miglior “quadro di riferimento” possibile”.

IL CONTINENTE ha una perfetta integrazione interdisciplinare come se fosse fatto da una sola persona – era la lezione fondamentale di Lamberto Sechi mitico direttore, che non scriveva, del mitico   mensile poi settimanale “Panorama” degli anni ‘ 60 che è il mio modello di giornalismo di riflessione . Le Opinioni degli Autori esprimono l’ indirizzo dell’ intero Giornale. IL CONTINENTE nell’ inviare le proprie note di “agenzia” ai giornali scritti e telematici mentre chiede la “pubblicazione/diffusione” come di rito NON chiede alla pubblicazione che ospita la notizia o il commento la condivisione di quella Direzione o Redazione così come NON si sente obbligato a condividere l’ indirizzo editoriale del quotidiano o del sito web che lo ospita. Ringrazio IL DISPARI QUOTIDIANO, che ha pubblicato molti commenti de IL CONTINENTE, ed i siti web www.ischianews.com e www.ponzaracconta.it dove i frequentatori del web possono trovare non solo gli interventi del direttore e di alcuni collaboratori ma anche i 5 numeri completi ove volessero completamente abbandonare la fedeltà al giornale stampato a cui resto profondamente legato.

LO SCHIERAMENTO POLITICO DI SINISTRA

IL CONTINENTE è un Giornale schierato. Ritengo ancora attuale – oggi molto più di ieri al tempo in cui fu scritto nel 1952 – uno, forse il principale, dei 12 punti della prefazione ai “cicli storici ed economici” del Mio Maestro, prof. Giuseppe Palomba, Ordinario di Economia Politica alla Facoltà di Economia e Commercio di Napoli per oltre 30 anni e Maestro di più generazioni, secondo il quale” la Storia va da destra verso sinistra e che qualsiasi movimento in senso contrario è destinato a fallire perché antistorico”. Non so se oggi – per il “caso italiano di una democrazia “sospesa” con un Primo Ministro che non viene dal mondo dei partiti, che sono in piena crisi di identità, ma da quello delle banche centrali, il prof. Mario Draghi, con un’ampia esperienza nelle politiche economiche e finanziarie in momenti di crisi del capitalismo – il filosofo libertario spagnolo José Ortega y Gasset ( 1883-1955) ripeterebbe la sua celebre espressione che “destra e sinistra sono termini da imbecilli”. Ortega y Gasset si riferiva probabilmente alle due estreme ma la “destra” si dà nuovi valori o dà nuove tinte ai vecchi così il “nazionalismo” passa al “sovranismo” contro l’ “europeismo” che pare essere il nuovo contenuto di una “nuova sinistra” assolutamente impensabile 50 anni fa. In Italia oggi - anche per effetto delle leggi elettorali – nessun “partito” in Parlamento definisce se stesso “socialista o comunista”. Solo un “gruppo” – quello del PD-Partito Democratico – usa il termine “partito”. La più avanzata “sinistra possibile” in Italia è una sinistra Keynesiana e comincia ad un certo punto “entro” questi partiti o movimenti che fanno uso di un linguaggio nuovo estraneo alla Storia della Sinistra. Il linguaggio dell’ ex-Premier Giuseppe Conte, eletto via internet leader del “nuovo” Movimento delle 5 stelle usa un linguaggio per indicare un “movimento” completamente nuovo .Anche il simbolo nuovo del M5S è nuovo. C’è un “rosso” intorno al cerchio ed una data quella del 2050 della “transizione ecologica” cioè una data lontana trent’anni da oggi. E’ un enigma più che un simbolo. Fra trent’anni il neoleader Giuseppe Conte avrà 86 anni. Come vivranno due o tre generazioni? Quanti lavoreranno? Che tipo di “sviluppo sostenibile avremo in questo “tempo lungo”? E’ una politica opposta al “tempo breve” di Keynes.

Ma dopo la “sospensione” la democrazia repubblicana dovrà avere una nuova legge elettorale inseparabile dalle “riforme strutturali” imposte dall’ Unione Europea per un quadro omogeneo almeno con la Francia e la Germania, alleati inseparabili.

Questi scenari nazionali hanno effetti locali. Si trasferiscono alle nostre Regioni, Province di secondo livello. Comuni, con le nuove leggi elettorali.

IL CONTINENTE si schiera nella "sinistra keynesiana” ma non la individua in un partito o movimento attualmente sulla scena nazionale e locale. Il cammino è questo.

Casamicciola, 3 ottobre 2021

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Giuseppe Palomba-L’ Espansione Capitalista- Napoli – Giannini Editore 1968

Giorgio Fuà- Paolo Sylos-Labini – Idee per la Programmazione Economica-Laterza Bari 1963

David Caute – Le Sinistre in Europa- Milano- Il Saggiatore – 1966

Giuseppe Mazzella- da Ischia, sul filo del rasoio-Editoriale Ischia 1986-“Ischia, mai come Cuma”

Giuseppe Mazzella – Ischia, luci e ombre sullo Sviluppo – OSIS 2010

Giuseppe Mazzella-Ischia, la pianificazione mancata – OSIS 2012

Giuseppe Mazzella- I sei secondi che sconvolsero Ischia-Il Continente 2017

Ernesto Somma e Francesco Di Nola-L’ agenzia per lo sviluppo del Mezzogiorno del 2018. Il caso INVITALIA da “Il risveglio del Mezzogiorno” a cura di Giuseppe Coco e Amedeo Lepore Editori –Laterza-Bari -2018

Giuseppe Mazzella-Unità Politica dell’ isola d’ Ischia-Strategie per la Ricostruzione ed il Rilancio Economico dopo la lunga notte l’ alba- da IL CONTINENTE- Anno III n.2/2019

IL CONTINENTE – Ischia, alba o tramonto? – Anno IV-V n.1-3 / 2021

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