Le elezioni regionali del 2025 hanno confermato un trend ormai evidente in tutta la Campania: la partecipazione al voto è in netto calo. Anche sull’isola d’Ischia il fenomeno si è manifestato con forza, facendo registrare una diminuzione media dell’affluenza di circa il 10% rispetto alle precedenti consultazioni regionali del 2020.
Perché Marco Esposito – perché Souzan Fatayer? Perché "Sinistra"?
Ho già ampiamente documentato, sia sui social sia sulla stampa locale e specializzata, le ragioni per cui andrò a votare: voterò il candidato presidente Roberto Fico, sostenendo unitariamente sia lui che la coalizione che lo appoggia.
Il punto / Un voto politico in ogni elezione. Io voto a sinistra
Forse ho qualcosa da aggiungere al mio “Controcorrente” di lunedì 17 novembre 2025, apparso su Il Dispari con il titolo Il sonno degli enti locali ha generato il Mostro della Regione. Ho premesso – e ripeto – che questa campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione diretta del presidente della Giunta, che ormai per prassi si chiama “governatore”, è talmente scadente da giustificare il grande astensionismo. Questo è il vero punto, ed è la preoccupazione più seria per chi crede nella democrazia politica, per la quale ho lottato per tutta la vita.
Il punto/ i piani urbanistici non servono se non c'è il piano finanziario!
L’ho scritto migliaia di volte. L’ho ripetuto in decine o centinaia di interventi pubblici e privati: i piani urbanistici devono essere legati ai piani economici e finanziari. Senza un progetto che indichi da dove prendere i soldi, entro quanto tempo, chi li deve mettere e quanto i privati imprenditori sono disposti a investire in interventi strutturali e infrastrutturali — che rappresentano il costo sociale del profitto — i piani urbanistici non servono. Sono solo libri dei sogni, spesso utilizzati a fini elettorali.
La Regione: un gigante o un mostro
La Regione è diventata un enorme ente pubblico di gestione. La parola “programmazione” sembra ormai un termine vuoto. A otto anni dal terremoto del 21 agosto, la Giunta Regionale — non il Consiglio — ha approvato il piano di ricostruzione: cinque anni di lavoro e 35 tecnici impegnati.
Il cuore della Repubblica è il Comune
Ho sempre ritenuto, fin dalle prime letture di diritto ed economia all’Istituto Tecnico per Ragionieri e poi alle facoltà di Economia e Commercio e di Scienze Politiche, che il cuore dell’ordinamento giuridico repubblicano sia il Comune.
Controcorrente: il sonno degli enti locali ha generato il “Mostro” della Regione
Non ricordo una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania così scadente,