Pubblicato il bando per selezionare gli operatori economici incaricati del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) per il miglioramento e l’adeguamento sismico del complesso edilizio.
Il complesso di Santa Restituta a Lacco Ameno rinasce grazie a un intervento di riqualificazione strutturale e valorizzazione culturale, finalizzato a garantire la sicurezza del sito e a restituirne la piena fruibilità, nel rispetto del suo valore storico e identitario. L’area, di straordinaria importanza storico-culturale, si estende per circa 3.000 mq e comprende la basilica, la casa comunale, la torre e l’area archeologica situata al piano ipogeo della chiesa.
Il programma di valorizzazione è stato presentato questa mattina, nel corso di un evento svoltosi nella basilica, alla presenza delle istituzioni, dei cittadini e dei media. Tra gli interventi: il Sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma e post frana dell’isola d’Ischia Giovanni Legnini, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme, il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e per le province di Caserta e Benevento Mariano Nuzzo, e il Vescovo di Pozzuoli e Ischia Mons. Carlo Villano.
La gestione dell’intervento è affidata a un Tavolo Tecnico permanente, presieduto dal Commissario Straordinario e composto dalla Soprintendenza, che coordina le attività archeologiche, dal Comune di Lacco Ameno e dalla Diocesi di Ischia – principali beneficiari della rifunzionalizzazione del museo archeologico e del miglioramento sismico della casa comunale – e dall’Agenzia del Demanio, soggetto attuatore con un ruolo chiave nella progettazione, nelle indagini e nella redazione del PFTE. L’obiettivo è adeguare sismicamente gli edifici e trasformare l’area archeologica in un museo accessibile e integrato nel contesto urbano.
Durante l’evento è stato presentato anche l’avviso di manifestazione d’interesse per l’affidamento del PFTE relativo al compendio edilizio, insieme al DOCFAP (Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali) per la sistemazione della piazza. I documenti sono consultabili sul sito dell’Agenzia del Demanio:
👉 https://agenziademanio-appalti.maggiolicloud.it/...
Per consentire l’avvio delle indagini all’interno dell’ipogeo della basilica, circa 15.000 reperti, risalenti a oltre 3.000 anni fa, sono stati catalogati in 750 cassette e trasferiti dalla Diocesi di Ischia al Museo di Villa Arbusto. Le indagini preliminari e l’audit sismico ed energetico confluiranno nel DIP (Documento di Indirizzo alla Progettazione), fondamentale per individuare la soluzione progettuale definitiva.
“La chiusura del museo e dell’area archeologica di Santa Restituta ha privato la comunità e i turisti di un patrimonio prezioso, reso noto grazie alla passione di don Pietro Monti – ha dichiarato il Sindaco Giacomo Pascale –. Guardiamo con emozione alla sinergia tra le istituzioni che ha permesso di avviare il progetto esecutivo. Santa Restituta è cruciale per comprendere l’insediamento greco di Pithecusa e la diffusione del culto cristiano sull’isola.”
L’intervento è finanziato con un investimento di 11.217.200 euro, stanziati dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini nell’ambito dell’Ordinanza Speciale n. 2/2023 per la ricostruzione post-sisma del Comune di Lacco Ameno.
“Si entra finalmente nel vivo del programma di recupero e valorizzazione di Santa Restituta – ha affermato il Commissario Giovanni Legnini –. Dopo la messa in sicurezza dei reperti e le prime indagini, inizia ora la fase progettuale di un intervento articolato. Il virtual tour offrirà una prima fruizione digitale del sito. Ringrazio tutti gli attori istituzionali per la proficua collaborazione.”
L’Agenzia del Demanio ha guidato un percorso tecnico articolato, basato su rilievi e indagini specialistiche, finalizzato a coniugare l’adeguamento sismico della Casa Comunale con la valorizzazione dell’area archeologica e la rigenerazione della piazza come spazio urbano aperto, accessibile e connesso.
“Il sito di Santa Restituta ripercorre la storia millenaria dell’isola, dalla preistoria al cristianesimo – ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme –. Questo intervento è il risultato di un lavoro congiunto tra il Commissario, la Soprintendenza, l’Università di Milano e l’Agenzia del Demanio, con il supporto attivo del Comune e della Diocesi.”
“Il progetto segna l’inizio di un percorso atteso da tempo in un luogo che custodisce le radici dell’isola – ha aggiunto il Soprintendente Mariano Nuzzo –. È un segnale concreto di attenzione verso una comunità profondamente legata a questo sito, anche per il ricordo di don Pietro Monti, figura centrale nella sua valorizzazione.”
“La presentazione del progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale – ha concluso Mons. Carlo Villano –. Restituire questo luogo alla comunità significa trasmettere la memoria storica dell’isola e rafforzarne l’identità culturale.”
Il progetto è stato illustrato nel dettaglio dal Sub Commissario Gianluca Loffredo, dal Vicesindaco di Lacco Ameno Carla Tufano, dal RUP Mario D’Amato (Agenzia del Demanio), e dalla Professoressa Gloria Angela Olcese, docente di Metodologie della Ricerca Archeologica presso l’Università degli Studi di Milano.
Grazie a questo intervento, Santa Restituta si conferma non solo custode del passato, ma protagonista del futuro culturale dell’isola. Lo racconta anche la campagna di comunicazione “Custodiamo il passato, progettiamo il futuro”, pensata per coinvolgere cittadini e turisti e aggiornarli sullo stato di avanzamento dei lavori.
In attesa della riapertura, il sito archeologico può essere esplorato in forma virtuale tramite un’esperienza immersiva, anche con visori 3D disponibili presso l’info point nella torre comunale. Tutto il materiale informativo è disponibile al link:
👉 https://santarestitutaischia.com/
