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Thu, Nov

Prosegue la ricostruzione privata

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Quindici decreti, firmati tutti nella giornata di oggi, danno il via ad altrettanti cantieri di ricostruzione privata a Ischia. I progetti che riguarderanno 30 unità abitative danneggiate dal terremoto del 2017 sono stati finanziati con quasi 10 milioni di euro.

All’esito delle attività istruttorie della Struttura commissariale, dei comuni dell’isola, della Sovrintendenza e di altri enti, il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma e post frana, Giovanni Legnini, ha autorizzato oggi la concessione di oltre 9,6 milioni di euro di contributi
per la ricostruzione di immobili nei tre comuni dell’isola interessati dal sisma: 11 edifici ( 21 unità abitative) a Casamicciola Terme, 2 edifici ( 7 unità abitative) a Lacco Ameno, incluso un condominio con sei appartamenti, e altri 2 edifici ( 2 unità abitative) a Forio.

Si tratta di un avanzamento importante che accresce il numero totale di decreti di concessione di contributo per la ricostruzione privata post-sisma a Ischia da 96 a 111, con un complessivo di risorse stanziate che arriva a superare i 40 milioni di euro. Mentre il tempo medio per la definizione delle procedure per queste nuove 15 pratiche si è ridotto a 59 giorni.

La ricostruzione privata post calamità a Ischia entra così nel vivo anche grazie all’impulso derivante dalle disposizioni contenute nell’ordinanza speciale n. 8 del 24 aprile, che tra le altre cose ha previsto l’adozione di un Piano Programma per la ricostruzione pubblica e privata, fissando scadenze, sanzioni e poteri sostitutivi al fine di superare blocchi e lungaggini nelle procedure.

Già con la prima scadenza del 31 luglio scorso e destinata ai percettori del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), proprietari di edifici danneggiati che non avevano impedimenti o vincoli per la presentazione dei progetti di ricostruzione, sono arrivati i primi segnali positivi (90 domande pervenute in tre mesi, di cui 43 con richiesta definitiva di contributo, pari a quasi il 40% delle istanze ricevute negli ultimi due anni).

Al contempo, per i 69 nuclei famigliari risultati inadempienti a quella data, è stata già avviata la procedura per l’attivazione dei poteri sostitutivi, con le prime assegnazioni dei professionisti indicati dagli ordini professionali della Campania, come previsto dall’accordo di collaborazione siglato il 13 maggio scorso con la Struttura commissariale. La prossima scadenza, del 31 ottobre 2024, è rivolta invece ai percettori di CAS proprietari di unità immobiliari con superficie inferiore al 50% dell’intero condominio.

Sempre nella giornata di oggi si è svolta, inoltre, la 40esima Conferenza speciale dei servizi, durante la quale sono state approvate ulteriori 3 richieste di contributo per la ricostruzione privata, e altre 33 pratiche già in istruttoria saranno chiuse nelle prossime settimane.
“I quindici decreti emanati oggi e che consentiranno l’apertura di altrettanti cantieri di ricostruzione privata per 30 unità abitative – ha commentato il Commissario Legnini - costituiscono la riprova che quando tutti gli attori della ricostruzione, dai progettisti ai Comuni e dalla Sovrintendenza agli altri enti coinvolti, fanno la propria parte i risultati arrivano.

Ringrazio, i componenti della Struttura commissariale e degli altri enti partecipanti alle Conferenze speciali di Servizi per il lavoro svolto finora, e auspico che nei prossimi mesi si possa proseguire con un ritmo di 10 - 15 decreti al mese, anche relativi alle delocalizzazioni, per un definitivo decollo della ricostruzione post sisma e post frana.

Con il Piano della Ricostruzione, ormai in via di definizione, grazie al confronto serrato che si sta svolgendo in queste settimane, insieme con i Comuni, la Struttura commissariale e la Regione Campania, il complicatissimo sforzo compositivo della ricostruzione privata potrà dirsi definitivamente compiuto”.

Legnini ha poi aggiunto: “Esprimo, quindi, fiducia nella possibilità di un superamento delle molteplici difficoltà ed ostacoli di questi anni e torno a sollecitare ciascuno a dare il proprio contribuito per una ricostruzione legittima, sicura e sostenibile”.