Nelle chiese ischitane l’impronta dei migliori artisti della Napoli angioina
Continua a offrire materiale prezioso per la ricostruzione di capitoli ancora oscuri o poco conosciuti della storia ischitana. Così il vasto patrimonio documentario dell’Antoniana ha avuto un ruolo fondamentale nella ricerca di VALENTINA CURCI per la sua tesi di laurea su “LA COMMITTENZA ARTISTICA IN ETA’ ANGIOINA SULL’ISOLA D’ISCHIA”, discussa di recente all’Università di Napoli “Federico II”, relatore il professore di Storia Medievale Francesco Aceto. E decisivo è stato in particolare un documento di cui finora era stato ignorato il contenuto e ancor più il valore. Ventisei pagine scritte e quattro bianche di una corposa lettera di autore anonimo, indirizzata al “Sig. Tenente Colonnello N.N.” quasi due secoli fa. E da allora consultata forse per la prima volta compiutamente solo dalla giovane ricercatrice ischitana.