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Ischia, oltre l'uragano

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Questo è l'editoriale con il quale si apre il n.1/2023 de IL CONTINENTE che trovate sul sito

 

Il Meccanico ed il motore acceso
“Quella notte sono venuti giù 178 millimetri di pioggia in poco meno di 3 ore e con la pioggia dal Monte Epomeo sono scesi 40 mila metri cubi di fango pari a 2 campi di calcio ricoperti per circa 4 metri” così il dirigente regionale della Protezione Civile, Italo Giulivo, ha sintetizzato la notte di venerdì 25 novembre 2022 a Casamicciola nell'isola d' Ischia. Ma è un valore di stima. Probabile che la massa di terriccio e detriti sia molto più alta. La frana che si stacca dal Monte Epomeo a circa 650 metri verso le 5 del mattino - siamo già a sabato 26 novembre - diventa una terribile alluvione colpendo l'insediamento edilizio del “Celario”distruggendo 27 case e danneggiandone altre 59 causando 12 morti. Non solo. Invade Piazza dei Bagni del Gurgitello e scende per Via Pio Monte della Misericordia e come un fiume in piena porta con sé ogni cosa che trova macchine, motocicli e perfino l'edicola dei giornali.

E' la seconda alluvione per Casamicciola in questo secolo dopo quella del 10 novembre 2009, la terza in due secoli dopo quella del 24 ottobre 1910 ed in questo numero della Rivista ne proponiamo una memoria -ma questa volta e 10 volte più grave ed estesa ed è il più grande disastro per l' isola d' Ischia in due secoli secondo solo al terribile terremoto del 28 luglio 1883. Benedetto Valentino in questo numero de IL CONTINENTE fa la ”storia delle frane, dei terremoti e future eruzioni” mentre il prof. Giuseppe Luongo si sofferma sulla mitigazione dei Rischi Naturali per la transizione ecologia con una puntuale descrizione degli eventi calamitosi non trascurando di esprimere forti critiche all'attuale organizzazione della ricerca scientifica in Italia.

La notizia, la cronaca, i commenti, sulla frana del 26 novembre hanno fatto il giro del mondo su tutti i mezzi di comunicazione nell' era della “società dell’ informazione”. Di tutti i reportage ho scelto quello scritto dal giovane giornalista Davide Maria De Luca del quotidiano “Domani” che i lettori troveranno in altra parte del giornale perché sono ampiamente citato con tutte le battaglie per la pianificazione territoriale portate avanti per oltre 50 anni e che costituiscono l' essenza de IL CONTINENTE dopo il terremoto del 21 agosto 2017. Oggi Casamicciola - la più antica stazione di cura, soggiorno e turismo dell'isola d' Ischia-è una cittadina in ginocchio da ogni punto di vista soprattutto nel morale della popolazione di circa 8mila abitanti che sarà chiamata alle urne per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale il 14 ed il 15 maggio prossimi.

Casamicciola è il Comune più commissariato d' Italia perché ha un Commissario Prefettizio al Comune, un altro al megadepuratore che dovrebbe sorgere sotto al parcheggio ex-ANAS sul litorale, un altro al dissesto idrogeologico ed infine un altro ancora che è doppio perché è alla ricostruzione dopo il sisma del 21 agosto 2017 ed all’ emergenza post-alluvione del 26 novembre 2022.

Pare che perfino le due congreghe - quella della Madonna della Pietà e di S.Anna - siano state commissariate dall' autorità religiosa.

Chi ha seguito IL CONTINENTE fin dal primo numero di gennaio/marzo 2019 e nei 5 numeri successivi ed ancora nelle “ opinioni di agenzia” che sono state diffuse su facebook e sul web avrà notato il mio pessimismo della ragione per la Ricostruzione nell' ottica unitaria dell' isola d' Ischia (la Regione Campania non ha ancora approvato un Piano per la Ricostruzione) ma anche l' ottimismo della volontà che non è venuta mai mano. Ma nemmeno le più fosche previsioni, il pessimismo più profondo, avrebbe potuto immagine che ad appena 5 anni dalla catastrofe del sisma ce ne sarebbe stata un'altra dieci volte più grave così terribile e sanguinosa tanto che è difficile ora fare appello all'ottimismo della volontà. La situazione per Casamicciola è tragica.

Ripartire è difficile e Casamicciola ha bisogno di aiuto da tutte le popolazioni dell'isola d'Ischia e da tutte le Autorità della Repubblica e dell’ Unione Europea.

Da sola non può farcela. Da qui è nato il gruppo degli “Amici de Il Continente” che si sono ritrovati quasi ogni domenica al Bar Calise di Ischia e dalle discussioni - senza alcun steccato ideologico o confessione religiosa o età o sesso o appartenenza a questo o quel Comune d' Italia - è nata l'idea di un “Manifesto per Casamicciola che “E” Ischia” che troverete in questo numero nel testo, nella genesi e nelle firme dei fondatori e con il Manifesto troverete la presentazione della Mostra di “Casamicciola: ieri e domani” con le iniziative collaterali che si tengono dal 10 marzo al 10 aprile presso la sala “Sandro Pertini” delle Antiche Terme Comunali di Ischia per iniziativa del nostro “Comitato per la Rigenerazione dell’ Isola Verde” nato per riprendere l' ottimismo della volontà.

I firmatari del Manifesto sostengono l' unità amministrativa dell' isola d' Ischia - alcuni per età da oltre 30 anni - mai come oggi necessaria nella sostanza anche se manca la sua forma giuridica perché la cittadina e la cittadinanza di Casamicciola sono i più colpiti dagli eventi naturali ma è tutto il sistema economico e sociale dell'isola che riceve un colpo distruttivo terribile poiché “Ischia” è un unicum sui mercati turistici internazionali e nell' indicazione dei media di ogni parte del mondo. Sostenere Casamicciola è sostenere tutte le località dell’ isola oltre le spezzettamento in Comuni e sostenere il suo sistema alberghiero, commerciale e dei servizi oltre a rilanciare cioè che è stato trascurato per troppo tempo e cioè la difesa dell'' ambiente naturale e della antica economia agricola.

E' inutile nascondere e non c'è campagna promozionale che tenga o serva a qualcosa pur ringraziando con sincerità l' immediato intervento della Ministra del Turismo, Daniela Santanchè , per la campagna promozionale “ This is Ischia”, che Ischia è soggetta a tre rischi: vulcanico, sismico, idrogeologico.

La natura vulcanica è fonte della sua unicità ambientale come ricordava Alfred Rittmann e quindi del suo successo economico ma il rischio che la terra tremi o che la collina frani c'è e deve essere mitigato e questa azione spetta in primo luogo ai Poteri Pubblici frazionati oltre il ragionevole tanto che l'inefficienza è la norma mentre il normale è l'eccezione.

Per questo abbiamo ritenuto che Ischia è il paradigma del nostro Mezzogiorno d' Italia nella sua “fragilità” e nella sua “tragicità” e l' una e l' altra non si possono affrontare se non con un corretto sistema istituzionale, con una classe dirigente della politica rinnovata se non nuova che abbandoni il “civismo” o “qualunquismo” e ritorni nei partiti ridiventati “solidi” come si deve auspicare con l' elezione di Elly Schlein alla segreteria nazionale del Partito Democratico, con un adeguato sostegno istituzionale e finanziario dello Stato e dell'Unione Europea poiché abbiamo fatto da apripista ai cambiamenti climatici ed alla transizione ecologica che sono problemi comuni a tutti i Paesi d' Europa.

Dobbiamo comportarci - soprattutto le donne e gli uomini delle Istituzioni - come un meccanico che deve aggiustare una macchina senza spegnere il motore poiché dobbiamo andare avanti nella protezione ambientale, nella riqualificazione urbanistica che è più “demolizione” che “ricostruzione” ma nel diritto alla casa per tutti, nella difesa della nostra offerta turistica che resta per qualità e quantità fra le più competitive del mondo.

La missione può apparire impossibile ma non lo sarà. Ce la faremo.