Ischia News ed Eventi - Miggi e la poesia come Memoria
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Miggi e la poesia come Memoria

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Miggi Calise scrive la sua prima poesia nel 1955. Ha solo 13 anni.

La poesia è dedicata ai suoi Cari che sono il padre Aniello, medico condotto a Casamicciola e poeta, la madre Emma Pellegrini Orsi, milanese, letterata e poetessa, i nonni materni Zita e Arrigo che avranno una importanza enorme per la sua formazione laica e la sorellina Gemma amatissima. "Voi tutti che amo, voi tutti che mi amate da quando io nacqui. Voi siete i prescelti" scrive nella breve poesia quasi dimenticata che trova sul retro di una vecchia foto della famiglia degli anni '40 messa in cornice soltanto nel 2014 cioè 59 anni dopo e quando ha 72 anni. La sua prima poesia è riportata in copia con la foto di famiglia nel suo libro "la ragazza che accarezzava il mare" (Scrittura & Scritture Editore - Napoli - 2024 € 14) con un racconto e 82 poesie che vanno dal 1960 al 2023. Questa raccolta non è solo un libro di poesie. É la narrazione di una lunga, complessa, felice vita e si potrebbe definire un "Memoir" cioè una raccolta di ricordi espressi in poesia e non in prosa come avviene di solito per la memorialistica.
Miggi aveva da anni raccolto in un "quaderno di scuola" le sue poesie più importanti della sua vita scritte a mano con la sua bella grafia. Aveva diviso i componimenti in 14 capitoli come in un romanzo in un arco temporale di oltre mezzo secolo. Tiene il quaderno fra le cose più care ed intime per una estrema riservatezza. É il percorso della sua vita fatta di studi, letture, insegnamento. É divisa in tappe o momenti felici e tristi. Sono espresse le sue debolezze, i suoi amori, i luoghi e le persone incontrate con i segni della loro influenza su di lei crociana e storicistica "poiché ogni genuina conoscenza è conoscenza storica" (Benedetto Croce).
Miggi voleva tenere per se queste memorie così intime perché forse pensava che non avrebbero interessato nessuno o forse avrebbero potuto ferire persone estinte o ancora in vita.
Quando ha inviato una copia a me di questa raccolta ho letto tutto con estrema attenzione e con sincera ammirazione. Avevo sempre ammirato Miggi fin dai miei 16 anni e quell'esperienza del "circolo Impegno Giovanile" a Casamicciola insieme a quel gruppo di amici tutti più grandi di me é stata fondamentale come una prima Università.
Cosi ha chiesto a Miggi di dare alle stampe la raccolta perché poteva un libro risvegliare non solo ricordi abbandonati ma essere stimolo per un rinnovato "Impegno Civile" in tempi bui e di reazione storica con un pericoloso ottundimento delle coscienze. Ciò che era intimo e segreto per lei lo era per pochi o molti di noi che abbiamo vissuto il tempo degli anni 60 del 900,il secolo del progresso e delle barbarie. Persone che lei ha amato sono state da noi amate e l'amore ha diversa esternazione ma stessa sostanza. Miggi ci ha ricordato i suoi Maestri che furono nostri con l'eleganza della parola colta. Questo poteva essere il messaggio del suo libro con un esempio di vita da imitare e da trasmettere ai giovani di oggi.
Miggi ha "risparmiato sensi e dolcezza per tutta una vita" come l', ammonì il suo maestro Edoardo Malagoli citando Rainer Maria Rilke nella prefazione del libro di poesie che Miggi pensava di pubblicare a 18 anni (la prefazione viene riportata nel volume) e che invece ha atteso 64 anni per un'opera prima di una anziana professoressa di storia e filosofia. Nell'ultima poesia dedicata a Casamicciola suo paese natale di cui ha dichiarato alla bella presentazione in villa arbusto il 28 dicembre scorso "di essere orgogliosissima" esprime la sua concezione della vita e della memoria. Augura al suo paese di risorgere poiché "la storia è fatta di eterne ricostruzioni" ed essendo "la Memoria la sola immortalità".