Ischia News ed Eventi - Legnini ed il discorso del metodo
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Legnini ed il discorso del metodo

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Le prime tre ordinanze "speciali" sulla "Ricostruzione pubblica" del Commissario Straordinario alla Ricostruzione post-sisma e post-alluvione pubblicate l’11 aprile e dettagliatamente esposte ne "Il Dispari" di martedì 12 aprile 2023 in tutti i particolari segnano una svolta per la ricostruzione materiale dei tre Comuni colpiti dal sisma del 2017 ma soprattutto per Casamicciola – il più colpito – anche con la drammatica alluvione del 26 novembre 2022.

Avevo già all’ indomani del sisma scritto e sostenuto che bisognava avviare prima la ricostruzione pubblica, definita "opera gigantesca", e poi quella privata ma comunque per logica – come pur indicava il farraginoso "decreto Genova" approvato dal Governo Conte "salvo intese" nel 2018 – bisognava che il Commissario, Carlo Schilardi, prefetto in pensione, esercitasse fin dal primo momento di nomina il potere di redigere ed approvare "piani di ricostruzione unitaria ed omogenea anche con delocalizzazione e trasformazione urbana". La cosa non è avvenuta come è noto e già siamo arrivati ad un oceano di inchiostro sulla mancanza di un "Piano di Ricostruzione" il cui compito , con modifica del decreto Genova, è passato dal Potere Straordinario ( il Commissario) a quello Ordinario ( l’ Ente Regione Campania) accrescendo una babele legislativa in materia di assetto territoriale che oltre 10 anni fa e senza terremoto ed alluvione il Notaio Nino Artuto con espressione dura e fredda chiamò "letamaio giuridico". Ho letto di recente su un giornale napoletano che la Città Metropolitana di Napoli ex-Provincia ha di nuovo – come se nulla fosse successo – ripreso un "confronto" con i 92 Comuni dell’ ex-Provincia per un "Piano Strategico".

Alla mente mi sono ritornate le iniziative, gli incontri, le commissioni che dal 1995 al 2002 cioè per 7 anni l’ allora Presidente Amato Lamberti ( 1943-2011) promosse per il "Piano Territoriale di Coordinamento" ed i miei comunicati alla stampa cittadina e perfino sull’ organo ufficiale dell’ Unione delle Province d’ Italia ( UPI) senza arrivare ad alcuna approvazione ma con un enorme dispendio di danaro pubblico. Non so che fine ha fatto quella enormità di carte, cartogrammi, disegni, progetti, e se sono stati buttati via al macero o inviati all’ Archivio di Stato in modo che fra 100 anni qualche ricercatore possa fare la storia della pianificazione territoriale a Napoli ed in Provincia.

Memore di queste mie esperienze all’ indomani del terremoto ho proposto un metodo diverso in materia di programmazione: ripartire dai vecchi e scaduti Piano Regolatori Generali del 1983 mai applicati comunque superati dalla "babele legislativa" o "letamaio giuridico" e cominciare ad attuare la "ricostruzione" per tappe o step con "varianti" in modo da realizzare in 10 anni un nuovo disegno di paese. Era un metodo discutibile ma di fronte alla totale inefficienza della Regione Campania ed alla faccia tosta del Vice Presidente Fulvio Bonavitacola, che cura per il governatore De Luca l’ "intendance", era una via più realistica perché fino ad oggi 14 aprile la Giunta Regionale della Campania non ha approvato il "Piano di Ricostruzione" e nel Comune di Casamicciola non è stato avviato alcun dibattito pubblico su un Piano Urbanistico Comunale ( PUC) che la legge regionale intimava di approvare fin dal 2004.

Il Commissario Legnini – che è uomo di legge e di Governo – ha dovuto prendere atto che una "Ricostruzione" nei due Comuni più colpiti, Casamicciola e Lacco Ameno, non poteva andare avanti se non a macchia di leopardo con l’ esame caso per caso di ogni progetto "privato" di ricostruzione di fabbricato approvato da una "Conferenza di servizio" che vede la partecipazione di tutti gli enti pubblici preposti in attesa di un "Piano di Ricostruzione" che non arrivava mai e sempre atteso come la terra promessa agli ebrei erranti. Anche una "Ricostruzione Pubblica" quindi non poteva partire se non dalla ricostruzione degli edifici pubblici, – 10 – nella sola Casamicciola per i quali vengano stanziati 46 milioni di euro. Ma Legnini giustamente si preoccupa delle progettazioni e delle realizzazioni ed afferma nelle ordinanze che eserciterà poteri sostitutivi con l’ Agenzia del Demanio e con la stessa struttura tecnica Commissariale ove mai ci fosse – come c’è stata – inefficienza totale soprattutto del Comune di Casamicciola come "soggetto attuatore" e "stazione appaltante".