In soli 30 giorni già 1500 persone si sono prenotate per visitare la riserva, “nuove prospettive per un patrimonio da tutelare e conoscere”
Dai progetti per la digitalizzazione 3D dell’isolotto, compresa la sua parte sommersa, alla tutela della sua straordinaria biodiversità, fino alle ultime evidenze archeologiche, preziose tracce di insediamenti riferibili all’età del Bronzo rinvenute nel corso delle campagne di scavo: una giornata di studi dal titolo “Ecosistema Vivara” sottolinea, venerdì 30 giugno, il percorso di valorizzazione della Riserva Naturale Statale, riaperta al pubblico, dopo un lungo periodo di chiusura, lo scorso 27 maggio, e che ha registrato un flusso costante e ordinato di persone che si sono prenotate alle visite guidate naturalistiche, quasi 1500 in un mese.