La festa di Sant'Anna con i colori, le voci, il cuore e la mente del popolo di Ischia/rispetto al "festivalone ambulante" alluvionato da eventi pseudoculturali esogeni della trovata pubblicitaria della "capitale della cultura" Ischia, la più antica colonia greca dell'occidente e ricchissima di pregnanze storiche, offre nella notte del 26 luglio la sua festa a mare agli scogli di Santa Anna dopo due anni di assenza causata dalla pandemia.
Tutto è storia e colore locale. Ma tutto é cultura endogena profondamente "isolana" non "isolata" ma aperta al mondo intero in onore soprattutto dei turisti internazionali. Questo numero de "il continente" - in distribuzione soprattutto ad Ischia ponte o borgo di celsa - contiene uno speciale di 17 pagine dedicato al borgo di celsa ed alla tradizione e cultura del mare come "l'isola in uno scrigno" consegnato al viaggiatore. La festa quest'anno sarà presentata da due voci ischitane:quella storica di Beppy Banfi e quella calda e viva di Carmen Cuomo. Solo per questa sua confezione autoctona questa edizione non sarà minore.
Sarà profondamente genuina. Il grande spettacolo è dato dal borgo di Celsa, il castello aragonese, gli scogli di Sant'Anna. Il mio amico Gianni Lauro "sparaspilli" (1920-2014) al quale è dedicato questo numero de "il continente" che aveva vissuto tra due continenti e aveva tre patrie (Italia, Grecia, USA) diceva che "il borgo di Celsa é il postscogli di Santa Annao più bello del mondo". G. M.