Tre giorni di incontri e di approfondimenti tematici hanno segnato l’avvio del festival “STORIÆ, archeologia e narrazioni” nella formula “Il passato come risorsa”, progettata per le scuole e i giovani dell’isola d’Ischia.
L’iniziativa, promossa dal CEiC / Istituto di Studi Storici e Antropologici in partenariato con il Liceo “Giorgio Buchner”, ha avuto il sostegno della Regione Campania e del Comune di Ischia. Venerdì 17 dicembre Serenorsola Pilato, storica dell’arte dell’Istituto Europeo del Restauro, ha ricostruito le vicende che hanno consentito l’attribuzione degli affreschi rinvenuti in alcuni spazi del Castello Aragonese di Ischia, ad artisti attivi a Napoli in epoca angioina. Le cappelle gentilizie, scoperte nel corso di lavori di restauro conservativo del Castello d’Ischia, narrano attraverso l’araldica e le raffigurazioni di Santi e di Madonne vicende storiche ancora da chiarire, ma che attestano come l’antica città fortificata sul Castello fosse in stretto rapporto con Napoli. “Ischia angioina non era una cittadina di provincia – ha chiarito Pilato-, ma uno spazio urbanizzato simile a quelli della capitale dell’epoca. Uno spazio che la casa reale stessa aveva in ottima considerazione.” Il Castello Aragonese, con i tesori che continua a svelare nel tempo, rimarca così in modo incontrovertibile il suo ruolo di monumento identitario e simbolico dell’Isola.
L’analisi storica, culturale e archeologica condotta da Tsao Cevoli, archeologo e giornalista, e da Lidia Vignola, archeologa e scrittrice, intorno al Partenone di Atene, ha catalizzato l’attenzione di un folto pubblico di studenti liceali accorsi sabato 18, al Teatro Polifunzionale di Ischia per la conferenza che i due studiosi hanno voluto dedicare a quello che è considerato il monumento con il quale si identifica la nazione greca. La storia materiale e politica del prestigioso monumento ateniese è stata accompagnata, nella ricostruzione proposta dai due studiosi, dalla vicenda storico-culturale connessa alla componente culturale immateriale che contraddistingue l’unicità del Partenone. Le narrazioni di Cevoli e Vignola hanno letteralmente conquistato il pubblico di giovani, partecipe ed emozionalmente coinvolto dai molteplici accadimenti che hanno segnato la storia delle lotte per la libertà e l’indipendenza della Grecia.
I valori democratici, dell’affermazione delle identità locali e nazionali, del rispetto delle diversità culturali e delle individualità che hanno cadenzato il senso ultimo dei primi due incontri, sono stati i riferimenti più alti e stimolanti della giornata dedicata alla memoria e all’opera di Gino Strada, fondatore di Emergency, l’organizzazione di aiuto medico e sanitario attiva da decenni nelle zone di guerra di tutto il pianeta. L’incontro, tenutosi lunedì 20 dicembre, ha preso la mosse dalla intestazione di un piazzale pubblico alla memoria di Gino Strada, una proposta venuta proprio dagli studenti del Liceo che l’amministrazione del Comune di Ischia ha ben accolto. Il coordinatore d’area Campania di Emergency Giuseppe Fiordelisi ha illustrato la storia dell’organizzazione, chiarendone gli obiettivi, le strategie e le priorità. Gli studenti del Liceo, che hanno letto vari brani tratti dal libro di G. Strada “Pappagalli verdi”, hanno consegnato a Emergency un contributo derivante da una raccolta di fondi scolastici. “Il senso di responsabilità e la sensibilità dimostrata dagli studenti del Liceo di Ischia ci esalta”, ha sottolineato la dirigente del Liceo “Buchner” Assunta Barbieri, ringraziando quanti hanno contribuito a realizzare le iniziative programmate per “STORIÆ, archeologia e narrazioni”. “Prolungando il festival lungo l’intero anno scolastico rendiamo l’iniziativa riconoscibile e continuativa: uno strumento per colloquiare con la ricerca, la divulgazione e la formazione ”, ha commentato Alessandra Vuoso, ideatrice e coordinatrice del festival.