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Procida 2022, strumenti musicali dai rifiuti con Kan, musicista delle Mauritius: “Salviamo insieme il pianeta”

Ambiente
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Dal progetto “Echi delle Distanze” un messaggio al mondo: “Plastiche e microplastiche sono ovunque, sensibilizziamo il pubblico con la nostra azione”. Con lui artisti dalle isole di tutto il mondo: “Alcune rischiano di sparire per gli effetti del cambiamento climatico”

“Nelle isole Mauritius come in tutti i mari del mondo i rifiuti, in particolare plastiche e microplastiche, sono un problema. Io mi sono industriato per farli diventare una risorsa, trasformandoli in fantasiosi strumenti musicali. Per lanciare un messaggio sul riutilizzo di ciò che gettiamo, intrecciando la mia passione per la musica con il rispetto per l’ambiente”.
Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 lancia un nuovo messaggio per un mondo sempre più sostenibile attraverso le parole del musicista e attivista Kan Chan Kin, 36 anni, ideatore del progetto “Trash to Music”, arrivato sull’isola insieme a musicisti di alcune tra le isole più remote del mondo, protagonisti della rassegna “Echi delle Distanze”, curata da Wakeupandream.
Al workshop per la creazione di strumenti musicali, ricavati dai rifiuti raccolti sull’isola, hanno partecipato, entusiasti, bambini e adulti, affollando il suggestivo Casale Vascello.
Insieme con Kan, a guidare gli ospiti sono state la musicista e ballerina Emlyn (Mauritius) e la taiwanese Putad, sotto gli occhi di Selina Leem, classe 1997, già ambasciatrice delle Isole Marshall nel film prodotto da Leonardo DiCaprio “Before the flood”, e più giovane oratrice alla COP21 di Parigi.
“Le mie isole rischiano di sprofondare a causa dei grandi cambiamenti climatici. – ha denunciato – Bisogna attivarsi prima che sia troppo tardi”. Fino a sabato 7 maggio concerti, performance e laboratori animano gli angoli più caratteristici di Procida con i protagonisti del progetto Small Island Big Song, la piattaforma che nel corso degli anni ha costruito una vasta rete di musicisti delle isole dell'Oceano Pacifico e Indiano nell’intento di veicolare tramite la loro arte alcune fondamentali istanze: tenere in vita le tradizioni musicali locali, sottolineare il ruolo delle donne nel confronto tra passato e presente, lanciare un grido di allarme sugli effetti della crisi ambientale che minaccia il pianeta.
Molta attesa per il concerto collettivo del 7 maggio alla Marina Grande, dove canti, danze e groove oceanici interagiranno con le immagini del film/documentario dedicato al progetto “Small Island Big Song” a cura del filmaker e produttore australiano Tim Cole.
“L’isola è da anni impegnata nella tutela e nella salvaguardia del mare e dell’ambiente, con la riduzione delle plastiche e azioni di sensibilizzazione che coinvolgono le scuole e le nuove generazioni”, spiega Titta Lubrano, vice sindaca di Procida.

“Stiamo costruendo un laboratorio di felicità sociale aperto ai cittadini, residenti o temporanei, per lanciare messaggi di sostenibilità, integrazione e apertura al mondo”, spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano.
“Sfuggendo alla logica effimera e verticale dei grandi eventi, stiamo generando occasioni di riflessione ed esperienze emotive più profonde e durature”, sottolinea Marco Stangherlin, curatore della rassegna e titolare di Wakeupandream.