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L’architettura diventa musica con Teresa Sapey, a Ischia il PIDA svela le città del futuro

Architettura
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La disciplina si racconta al grande pubblico con le note di Emanuele Belloni e Massimo Ventricini.
L’artista, premio alla carriera: “Nel post pandemia metropoli più vivibili”

 

“Per il post pandemia possiamo e dobbiamo immaginare città più vivibili e più umane, ma soprattutto più sostenibili. L’architettura è vita, sentimento ed emozione: le materie che adoro utilizzare sono i colori, la luce, le persone. L’obiettivo di un buon architetto? Migliorare la quotidianità della gente”.
Con “Sinfonia Spaziale”, una lecture musicata al Castello del Piromallo di Forio, l’architetto, artista e interior designer Teresa Sapey ha aperto i lavori della nona edizione del PIDA, il Premio Internazionale Ischia di Architettura, che proseguiranno fino al 3 ottobre con una serie di workshop, lectio magistralis, concerti e laboratori ispirati alla “LandEscape Therapy”, un gioco di parole che sintetizza l’esigenza di trovare nella sintonia con l’ambiente una strategia d’uscita, terapeutica, ai mali della contemporeanità.
Premiata con il PIDA alla carriera, Teresa Sapey - che oggi presiede una cattedra all’Istituto Europeo di Design di Madrid ed è docente ospite di diverse università internazionali - ha raccontato al pubblico la sua filosofia attraverso la musica, accompagnata dal cantautore Emanuele Belloni e dalle percussioni di Massimo Ventricini. “Un modo efficace per avvicinare l’architettura al sentire comune”, commenta Giovannangelo De Angelis, presidente dell’associazione PIDA, che organizza l’evento con la forte collaborazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia.
“Siamo contenti di aver dato il nostro contributo a un evento di spessore, in grado di incentivare il turismo culturale a Ischia, un target al quale l’isola mira sempre di più”, ha invece sottolineato Emilio Giuseppe Di Meglio, assessore al Turismo del Comune di Serrara Fontana, che ha patrocinato la serata iniziale, organizzata da Giuseppe Iacono Divina.
In questi giorni il PIDA premierà tra gli altri l’archistar portoghese Joao Nunes (premio internazionale), Arte Sella (Landscape), Ian Ritchie (Innovazione), Christian De Iuliis (Giornalismo), Teresa Sapey (alla carriera) e Santo Eduardo Di Miceli (fotografia). Tra gli ospiti anche Andrea Bartoli, fondatore con la moglie Florinda del “Farm Cultural Park”.
Giovedì 1 ottobre alle 15.30 il Castello del Piromallo ospita la conferenza “Sfide: l’architettura del rilancio”. Venerdi 2 ottobre, dalle 15.30, il focus si trasferisce sulle architetture dell’ospitalità: come cambia la ricettività nel terzo Milennio? Sabato 3 ottobre riflettori puntati invece sull’isola d’Ischia, che assurge a iconico emblema della sfida dell’ecosostenibilità che coinvolge l’intero pianeta, nella conferenza “L’isola che vorrei”.
Sono partiti invece i workshop di progettazione di un bosco urbano nell’area del centro Polifuzionale di Ischia, e del paesaggio dell’arte, con una proposta di trasformazione della pineta di via Edgardo Cortese, a Ischia, in un parco che ospiti opere d’arte contemporanea. Tutti gli eventi sono aperti al pubblico fino ad esaurimento dei posti e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.

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