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Seconda serata di premiazioni per il Pida al Castello Piromallo

Pida Piromallo

Architettura
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L'architettura per il turismo che ha connotato il PIDA - Premio Internazionale Ischia di Architettura - fin dalla prima edizione, dieci anni fa, ha dominato la seconda serata delle premiazioni 2018, svoltasi presso il Castello Piromallo tra i vigneti del cuore verde di Forio d'Ischia. Dove da lunedì 10 settembre è in corso di svolgimento anche il workshop "Protopia Maio".

I 32 studenti impegnati nel workshop sono stati in prima fila, ieri sera, insieme ad un folto pubblico, ad ascoltare gli interessanti interventi sul ruolo dell'architettura nella qualificazione dell'accoglienza, attraverso strutture ricettive sempre più focalizzate non solo sui bisogni, ma anche sui sogni dei loro ospiti. Alla ribalta tanti progetti, realizzati nei cinque continenti, secondo filosofie, ispirazioni e stili più diversi, con la testimonianza dal vivo di chi sta lavorando a progetti in varie realtà e luoghi in Italia e all'estero.

A moderare brillantemente la serata, il critico d'architettura Francesco Pagliari (The Plan), che ha introdotto i relatori, vincitori anch'essi dei premi PIDA. Il PIDA Giornalismo è andato Marco Maria Sambo, architetto e giornalista che promuove l'architettura, che ha presentato un "Focus sulle architetture del turismo (case history)", spaziando da un angolo all'altro del pianeta con esempi di realizzazioni particolarmente innovative e originali, offrendo un quadro ampio, ragionato e articolato dei linguaggi e delle tendenze che si vanno evidenziando, senza trascurare di sottolineare le soluzioni più ardite nelle strutture, negli arredi, nelle decorazioni. Tutto ciò che contribuisce a fare della vacanza una esperienza unica, da custodire nella memoria come la realizzazione di un sogno. Dal riuso a scopo turistico di residenze firmate da grandi architetti alle strutture multifunzione, dalla ricerca di forme sempre più al limite alle stupefacenti piscine che coronano la dimensione fiabesca di hotel e resort sui mari e gli oceani o all'interno delle metropoli. Una carrellata dei fermenti e delle  novità nel panorama dell'architettura turistica contemporanea che ha preceduto la consegna del premio a Sambo da parte del sindaco di Forio, Francesco del Deo, che ha ringraziato il PIDA per una iniziativa sempre più proiettata in una dimensione internazionale, e dal rappresentante dello sponsor Ruregold.

All'architettura alberghiera come elemento che fa la differenza nella qualità dell'ospitalità ha fatto riferimento il presidente di Federalberghi Ischia, Ermando Mennella, nel rendere noto il nome del vincitore del Premio speciale Federalberghi. Il riconoscimento è andato all'architetto Princic, per il "Villa Verde Hotel Resort" in Friuli, che ha sottolineato: "Quella dell'architetto è una professione bellissima, soprattutto quando si trovano clienti eccezionali che mi hanno lasciato la libertà di scegliere".

Il Premio PIDA alla Carriera è andato a Federico Spagnulo, della Spagnulo & Partners, che - come ha messo in evidenza Pagliari - "perpetua la magia vera della creazione architettonica sia nel rimodellare strutture preesistenti che nel costruire ex novo, adottando soluzioni variabili, ma sempre all'insegna della qualità". Nel suo intervento, cadenzato dalla presentazione dei progetti realizzati in alberghi prestigiosi in tante città italiane e straniere, Spagnulo ha illustrato la complessità della struttura alberghiera e, dunque, i problemi che ne derivano sia a livello progettuale e realizzativo che amministrativo e tecnico. Ha sottolineato il ruolo centrale che nella progettazione ha la definizione degli spazi, che vanno disegnati con rigore, per essere immediatamente percepibili da chi li fruisce per poco tempo, senza risultare noiosi, anzi per essere il più possibile accoglienti e familiari. Ha parlato dell'eccellenza delle maestranze italiane e dell'epica della cultura materiale che rappresentano, con la quale il progettista è chiamato sempre a confrontarsi. E poi dell'importanza di rispettare e cogliere l'identità dei luoghi, che è elemento fondamentale per la riconoscibilità dell'edificio. A premiare Spagnulo, l'assessore regionale all'Urbanistica, Bruno Discepolo, e Vito Marino per lo sponsor Ellisse.

Al concorso PIDA per Alberghi e Spa, l'architetto Princic ha conquistato la terza posizione, la seconda è andata a Gaetano Manganello ed è risultata prima Stefania Saracino, per l'opera realizzata in Alto Adige, che si inserisce nel paesaggio senza quasi farsi notare.

Un riconoscimento è andato al magazine mensile "Interni", diretto da Gilda Boiardi, ritirato dalla giornalista Antonella Boisi, che ha proposto una riflessione sulle nuove tendenze dell'architettura del turismo, in particolare la multifunzionalità degli edifici e la sempre maggiore attenzione al benessere e dunque alle spa in tutto il mondo. Proprio il Premio alle Spa ha fatto registrare quest'anno due menzioni speciali: all'architetto Angelo Ferrucci, già presente al PIDA 2013, e allo studio Deotto.

Stasera, l'appuntamento è alle 21.00 a Ischia, alla Torre di Guevara, per l'inaugurazione della mostra dei progetti che hanno partecipato al concorso PIDA 2018, per l'attesa presentazione dei progetti del workshop, per l'incontro con Mario Cucinella sulla  sua esperienza di ricostruzione all'Aquila e per la consegna dei premi PIDA Sisma e Sisma recupero.

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