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Ischia, firmato l’accordo fra Commissario delegato all’emergenza e Carabinieri Forestali

Economia
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Le nuove cartografie elaborate con le più moderne tecnologie saranno utilizzate per gli interventi di messa in sicurezza dell’Isola d'Ischia.

Le Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA) hanno lavorato intensamente, da alcuni mesi, in seguito alla drammatica frana del 26 novembre, inviando a Ischia una task-force di esperti geomatici. Una collaborazione richiesta dal Commissario delegato per l’emergenza, Giovanni Legnini, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, che ha subito disposto l’avvio delle attività che oggi sono state suggellate istituzionalmente con la firma di un Protocollo di collaborazione.

Nel corso dell’incontro, che si è svolto presso gli uffici della Struttura commissariale a Ischia Porto, è stato presentato l’importante lavoro svolto dai Carabinieri Forestali, con le più moderne e sofisticate tecnologie, per elaborare un Modello Digitale del Terreno (DTM: Digital Terrain Model) sia del Monte Epomeo che degli altri Comuni dell’Isola, cartografie che consentiranno di avere una conoscenza del territorio con un dettaglio estremamente profondo (fino a 20 centimetri di risoluzione spaziale). Cartografie che, insieme a quelle elaborate dalle Università e dai Centri di Competenza, consentiranno di avere una grande mole di dati e informazioni, molto approfondita, sul territorio e sul patrimonio boschivo, che costituiranno la base per poter avviare la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

Soddisfatto il Generale Antonio Pietro Marzo, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA): “Questo accordo è stato voluto dall’Arma e dal Commissario Legnini per sugellare una collaborazione istituzionale già in atto, che andrà avanti e si perfezionerà nel tempo. Abbiamo messo in campo tutte le potenzialità e gli strumenti tecnologici più avanzati a nostra disposizione. Questo lavoro, inoltre, ci dà l’opportunità di far conoscere quanto questa componente specialistica dell’Arma dei Carabinieri sia vicina ai cittadini offrendo un servizio di qualità e non solo con gli interventi repressivi”.

“I Carabinieri forestali hanno realizzato un lavoro eccellente di lettura e di conoscenza del territorio e del patrimonio forestale con una rappresentazione digitale dell’isola di Ischia – ha commentato il Commissario Legnini - Oggi abbiamo sottoscritto un protocollo per proseguire e implementare questa collaborazione, anche l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Interventi di cui abbiamo avviato la fase della somma urgenza mentre sono in fase di avvio le più delicate fasi delle progettazioni di fattibilità ed esecutiva. Conoscere il territorio e la sua storia è di fondamentale importanza per non sbagliare nel futuro. Ora abbiamo una mole di dati completa e approfondita che metteremo a disposizione dei Comuni, di tutte le istituzioni che ne faranno richiesta e dei cittadini”.

Anche il sindaco di Casamicciola, Giosi Ferrandino, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dai Carabinieri: “Conoscere con precisione il nostro territorio serve a dare maggior sicurezza ai cittadini a cui contiamo di poter dare quanto prima certezze sulla possibilità di continuare a viverci – tutti – grazie agli interventi straordinari post frana; non esiste il rischio zero, ad Ischia come nella maggior parte dell’Italia: dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra tutte le esigenze mitigando il rischio, risanando le zone fragili ed avviando la manutenzione costante dell’ Epomeo”.

L’apprezzamento per la firma del Protocollo è stato condiviso anche dai sindaci di Forio, Lacco Ameno, Ischia Porto e Serrara Fontana presenti alla riunione.

Il lavoro presentato ieri presso la sede della struttura commissariale affonda le sue radici anche nell’enorme patrimonio storico dei Carabinieri forestali. Ciro Lungo, comandante della Regione Carabinieri Forestale della Campania, ha fatto una ricognizione degli interventi realizzati sul Monte Epomeo dal 1936 agli anni Settanta. Opere importanti, di notevoli dimensioni, che danno anche l’idea di come il problema idrogeologico sia stato avvertito soprattutto in seguito agli eventi drammatici che hanno segnato la vita dei cittadini ischitani. Briglie, canalotti, terrazzamenti, opere che negli anni sono state o manomesse dall’uomo o non manutenute. Tanto che molti di questi interventi stanno venendo alla luce grazie ai lavori di somma urgenza in via di realizzazione negli alvei più importanti.

Ma di notevole interesse sono le cartografie realizzate negli ultimi mesi utilizzando le tecnologie più avanzate, come ha sottolineato il Generale Marco Di Fonzo, delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, che ha coordinato il lavoro. E’ stata in particolare utilizzato il sistema Lidar, in pratica una scannerizzazione laser, effettuata con rilievi sia via terra che in volo, che consente una radiografia del territorio, arrivando fino ai 20 centimetri di dettaglio ed superando anche la barriere boschive. Una mole di dati che, insieme con quella raccolta dai centri di competenza e dalle università, ha aggiunto Dimitri dello Buono, ha permesso di realizzare un modello digitale dell’isola. Giovanni Pugliano, Professore ordinario di Topografia e Cartografia all’Università di Napoli, Federico II, ha invece illustrato la cartografia elaborata, anche con l’ausilio dei satelliti, dai centri di Competenza.

“Tutte queste informazioni – ha concluso il vicecommissario delegato per l’Emergenza, Gianluca Loffredo – saranno estremamente importanti non solo per la conoscenza del territorio ma anche per garantire la massima precisione nella fase della progettazione degli interventi necessari per la messa in sicurezza dell’isola”.

Alla firma del protocollo oltre ai giornalisti, erano presenti anche il rappresentate dell’Autorità di Bacino, i responsabili delle Forze dell’Ordine, i Comitati e le associazioni dei cittadini.

commissario Carabinieri