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Venerdì 6 ottobre alle 18.00 incontro con Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, colonnello dell’Arma dei Carabinieri e autore del libro edito da Rogiosi
“Oggi si fa sempre più impressionante il contrasto tra comportamenti e norme, gli interessi privati muovono l’agire di una parte a cui sono demandate le funzioni pubbliche.

Siamo arrivati a 24 ordinanze del commissariato straordinario di governo per il terremoto di casamicciola (la parte per il tutto) del 21 agosto 2017 e dell'alluvione del 26 novembre 2022 (il tutto in una parte).

Siamo arrivati a 24 ordinanze del commissariato straordinario di governo per il terremoto di casamicciola (la parte per il tutto) del 21 agosto 2017 e dell'alluvione del 26 novembre 2022 (il tutto in una parte).
Questo complesso di norme è arrivato ad una dimensione tale da rappresentare l'equivalente di un "testo unico". Bisogna raccoglierle in volume per avere il quadro esatto della complessità della "ricostruzione" di un intero paese (casamicciola) parzialmente di un altro (lacco ameno) marginalmente di un altro ancora (Forio).
Se si racchiude se questo "testo unico" emergerebbe" il disastro istituzionale italiano e confermerebbe che il caso dell'isola richiede una "legge speciale" di assetto territoriale in regime "concorrente" tra stato centrale e ente Regione. Il minimo Comun denominatore di queste 24 ordinanze e che l'isola d'ischia non ha mai avuto uno strumento urbanistico di "tutela attiva" che la legge urbanistica del 1942 chiamava "piano regolatore generale (prg).
E quindi l'altro richiamo ad un" piano di ricostruzione" che una leggina del 2018 assegna alla regione scavalcando i tre comuni e lo stesso "potere straordinario" del commissariato. Un piano mai redatto. Mai presentato. Mai discusso. Scavalcato da un piano settoriale e vincolante della "autorità di bacino" intervenuto "speditivamente" come quello di "protezione civile" dopo la frana con 12 morti e con una comunità civile distrutta, dispersa, terrorizzata. Lo stato dell'arte è questo ed è drammatico e richiede scelte coraggiose con una gigantesca opera pubblica da attuarsi a tappe. Ci vorranno almeno 20 anni. Da qui l'esigenza di un ente pubblico per la ricostruzione. Un piano di assetto territoriale unitario. Un parco pubblico regionale o statale per difendere e gestire il territorio.
Una edilizia residenziale pubblica nei sei comuni e utopicamente unificati in uno solo. L'evidenza è questa oltre i testi unici.
Casamicciola 22 settembre 2023
Giuseppe Mazzella direttore de il continente

Sono sempre più convinto che occorre oggi nell'isola d'Ischia un ente di diritto pubblico per la ricostruzione dopo il terremoto del 21 agosto 2017 e l'alluvione del 26 novembre 2022. Un ente "autonomo" - dove l'autonomia sta nel bilancio e nella gestione ordinaria e straordinaria - come fu istituito nel 1952 con durata ventennale per la "valorizzazione". Fu una intuizione politica efficace.

Stanno pulendo la scarpata di "villa Vetere" in via Principessa Margherita di Savoia.

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