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Ischia, torna il Premio Internazionale di Architettura: così cambia il paesaggio dopo la pandemia

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Dal 28 settembre al 3 ottobre la nona edizione del PIDA: workshop, concerti e convegni, tra i premiati l’archistar Joao Nunes

 

 

Arriveranno da tutta Italia per interrogarsi sul ruolo che investirà l’architettura nel post-pandemia, suggerendo nuove strategie in grado di far ritrovare l’armonia perduta tra uomo e paesaggio.
Centinaia di architetti e appassionati di architettura sono attesi a Ischia, dove dal 28 settembre al 3 ottobre è in programma la nona edizione del PIDA, il Premio Internazionale Ischia di Architettura: una settimana di workshop, lectio magistralis, concerti e laboratori ispirati alla “LandEscape Therapy”, un gioco di parole che sintetizza l’esigenza di trovare nella sintonia con l’ambiente una strategia d’uscita, terapeutica, ai mali della contemporeanità.

Organizzata dall’associazione PIDA con la forte collaborazione dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e Provincia, la rassegna premierà alcuni dei nomi più importanti dell’architettura di questi anni, scelti da una giuria coordinata da Luigi Prestinenza Puglisi, presidente dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica: all’archistar portoghese Joa Nunes il premio internazionale, il premio PIDA Landscape 2020 andrà invece ad Artesella, l’ormai celebre rassegna di arte contemporanea nella natura, che si svolge in val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana (a ritirarlo sarà l’art director Emanuele Montibeller). A Ian Ritchie, altro architetto di fama internazionale, il premio PIDA Innovazione 2020. Per il giornalismo sarà invece premiato Christian De Iuliis, già autore dell’ironico “L’Architemario – volevo fare l’astronauta” (Overview editore – 2014): ama definirsi architetto-scrittore o scrittore-architetto. A Teresa Sapey, architetto e interior designer, insegnante di Plastic Investigation presso l'Universidad Camilo José Cela a Madrid, va invece il premio PIDA alla carriera. Infine, a Santo Eduardo Di Miceli, architetto, fotografo e visual artist, sarà consegnato il premio PIDA Fotografia 2020: ha indagato e indaga il rapporto tra i luoghi dell’abitare dell’uomo e il loro destino in una civiltà sempre più alla deriva. A Ischia saranno esposti alcuni dei suoi scatti nella mostra fotografica “La Città Contemporanea”. Tra gli ospiti anche l’architetto Andrea Bartoli, fondatore con la moglie Florinda del “Farm Cultural Park”, una galleria d'arte e residenza per artisti situata a Favara in provincia di Agrigento.

I lavori del PIDA, che anche quest’anno ha il patrocinio, tra gli altri, del Consiglio Nazionale degli Architetti, della Regione Campania e dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, inizieranno lunedì 28 settembre al Castello del Piromallo di Forio con il vai ai workshop di progettazione di un bosco urbano nell’area del centro Polifuzionale di Ischia, e del paesaggio dell’arte, con una proposta di trasformazione della pineta di via Edgardo Cortese, a Ischia, in un parco che ospiti opere d’arte contemporanea. Alle 20, a Sant’Angelo d’Ischia l’architettura si intreccia poi con lo spettacolo con “Sinfonìa spaziale”, la lecture di Teresa Sapey, premio PIDA Alberghi 2020, accompagnata dai musicisti Emanuele Belloni e Massimo Ventricini.
Giovedì 1 ottobre alle 15.30 il Castello del Piromallo ospita la conferenza “Sfide: l’architettura del rilancio”: previsti, tra gli altri, gli interventi di Leonardo Di Mauro, presidente dell’Ordine architetti di Napoli, Bruno Discepolo, assessore uscente all’Urbanistica della Regione Campania, Eduardo Cosenza, presidente dell’Ordine Ingegneri Napoli, Carlo De Luca, presidente INARCH Campania, Giuseppe Cappochin, presidente Consiglio Nazionale degli Architetti, MichelangeloRusso, Direttore DiARC Napoli, Silvano Arcamone: Responsabile Interventi Edilizi - Agenzia del Demanio, Giuseppe Ferraro, Ordinario Federico II Napoli, Maurizio Carta, Ordinario Università di Palermo, Francesco Rispoli, DiARC Napoli. A moderare Luca Gibello, direttore del “Giornale dell’Architettura”.

Venerdi 2 ottobre, dalle 15.30, il focus si trasferisce sulle architetture dell’ospitalità: come cambia la ricettività nel terzo Milennio? Proveranno a rispondere, tra gli altri, Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, Domenico Ceparano, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli, Teresa Sapey e Santo Eduardo Di Miceli.
Sabato 3 ottobre riflettori puntati invece sull’isola d’Ischia, che assurge a iconico emblema della sfida dell’ecosostenibilità che coinvolge l’intero pianeta, nella conferenza “L’isola che vorrei”. A partire dalle 15.30, dopo i saluti di Stefania Porcelli, vicepresidente Ordine Architetti di Napoli, ne parlano Antonio Coppola del Dipartimento Architetti Protezione civile e Sicurezza Abitativa, Antonio Cerbone, consigliere Ordine Architetti di Napoli, Marco Imperadori, docente ordinario del Politecnico di Milano già coinvolto in una serie di iniziative di progettazione post-sisma a Ischia, Ian Ritchie premio PIDA Innovazione 2020, Emanuele Montibeller (Art DirectorArtesella), premio PIDA Landscape 2020, e Joao Nunes, che chiuderà i lavori con una lectio magistralis. Tutti gli eventi sono aperti al pubblico fino ad esaurimento dei posti e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.

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Il Castello del Piromallo sede del PIDA