Aria fresca di primavera. È quella che si respira al Torrione visitando la personale di pittura dell'artista Rania Andon che, con le sue tele variopinte, approda al Museo Civico Giovanni Maltese a Forio.
Un titolo intrigante scelto dalla prossima espositrice al Torrione per catalizzare l'attenzione del pubblico e introdurlo in un' atmosfera di rinascita come, appunto, può essere una primavera a Forio, piena di colori si, ma anche simbolica, magari di rinascita interiore.
È quanto scopriremo visitando la performance della giovane e talentuosa pittrice, di origine palestinese. Rania Andon è nata nella città di Nostro Signore, Betlemme, dove ha studiato laureandosi in scienze umanistiche presso la Bethlehem University. Ha mosso i primi passi artistici imparando le tecniche di pittura da autodidatta, perfezionandosi successivamente seguendo corsi di formazione e workshop creativi ed esponendo poi i suoi lavori in quotate gallerie nazionali in Palestina. Ma il sogno nel cassetto della giovane Rania è quello di trasferirsi in un paese dove l'arte è palpabile in tutte le sue forme. Sceglie perciò l'Italia, dove da qualche anno risiede con la famiglia, e completati gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si dedica al lavoro che svolge proficuamente come assistente sociale.
Specializzata nella tecnica della pittura a olio, da qualche anno si è dedicata a studiare la tecnica dell’acquarello, ha realizzato mostre personali e ha partecipato a mostre collettive sia a livello nazionale che internazionale. Ha partecipato a mostre personali e collettive a Milano, Betlemme, New York, Colonia, Tallin, alla Scuola grafica internazionale di Venezia, a Vienna, Santa Maria Capua Vetere, Urbino, alla Biennale di Palermo; alcuni dei suoi lavori fanno parte di collezioni private, come la nota collezione Imagomundi, e la Fondazione culturale Mudima a Milano. I suoi acquarelli dai tratti delicati e i temi semplici indicano un profondo interesse e rispetto verso la natura e un richiamo a guardarla e riguardarla con amorevole cura. Durante l'intervista propedeutica all'appuntamento con il caloroso pubblico che certamente presenzierà la sua prossima personale al Torrione di Forio, Rania afferma che per avere successo nell'arte, e del resto per ogni occasione della vita, occorre letteralmente sporcarsi le mani, concedersi completamente alle proprie passioni, anche con sacrificio, affinché vengano ripagati l'impegno e gli sforzi profusi. In realtà i risultati sono tangibili sulla nostra isola, dove Rania ha trovato un luogo accogliente, un porto sicuro per soddisfare le sue aspettative e mettere a frutto il suo costante impegno. Lo dimostrano i tanti eventi a cui Rania ha partecipato in esposizioni collettive con notevole successo di pubblico e critica. È giunto ormai il momento di cimentarsi da sola anche a Ischia e la splendida cornice della torre anti- saracena, sede dell'atelier del poliedrico Giovanni Maltese e della moglie Fanny Jane Fayrer, anche lei fine acquerellista, non poteva non essere il suo trampolino di lancio per la diffusione della sua arte.
L'associazione culturale Radici, sulle orme del compianto Capitano Giuseppe Magaldi, accoglie con gioiosa enfasi la primavera di Rania, espressione di freschezza culturale basata sul duro lavoro di studio e pratica, ma anche sorgente di vita ed esempio per chi voglia affermarsi nel difficile panorama espositivo.
Invita, perciò il sempre caloroso pubblico isolano e i graditi ospiti a partecipare all'inaugurazione della mostra che si terrà sabato 22 aprile alle ore 19.30 presso la sala mostre del Museo Civico Giovanni Maltese e sarà visitabile fino a domenica 7 maggio con i seguenti orari: lunedì, martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.30; domenica, mercoledì, venerdì e sabato dalle 17. 00 alle 20.00.
