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Dom, Ott
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Ischia - La via maestra della coesione territoriale

Attualità
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Ischia, la coesione economica e sociale - domenica 18 marzo 2018, sei anni fa, alle ore 10 nella sala poa ad Ischia ponte per iniziativa di Gianni Vuoso e mia tenemmo una "conferenza programmatica" dell'associazione per il comune unico dell'isola d'Ischia costituita 30 anni fa

alla quale invitammo il prof. Sebastiano Conte, il dottor Osvaldo Cammarota, il prof. Francesco Saverio Coppola a tenere gli interventi pre-ordinati sulla mia relazione di base su:"unità politica dell'isola d'Ischia:strategie per la ricostruzione ed il rilancio economico".

La relazione è contenuta nel n. 2/2019 de "Il Continente" nella sezione "memorie dell'epoca" con cronaca e foto dell'assemblea.

Fu una indimenticabile giornata di pioggia battente ma di forte partecipazione. Proponemmo un forte rilancio dell'acuii con una nuova missione alla luce delle fallite iniziative passate come il referendum consultivo vinto nel 2011 ed alla luce della catastrofe del 21 agosto 2017 del terremoto a Casamicciola dopo 134 anni da quello del 1883.

La nuova missione - se non si potevano unificare sei comuni in uno solo come impone vano gli eventi - si poteva e si doveva fare una "coesione economica e sociale" con gli strumenti legislativi vigenti e proposti ai comuni dal governo e dall'unione europea per lo "sviluppo dal basso".

È stato un imperdonabile errore storico che quella iniziativa non ebbe seguito se non una squallida manovra di potere effimero per una presa di possesso dell'acuii la cui azione si è estinta nell'indifferenza generale della politica e della odierna società civile.

Allo stato attuale dell'ordinamento giuridico italiano ed europeo quella indicata in quel giorno di pioggia resta la via maestra per la partecipazione democratica e per affrontare la crisi socioeconomica che colpisce tutta l'isola con punte drammatiche a Casamicciola ma con una assurda esasperazione del campanilismo che ha il suo apogeo nella classe politica dominante del comune di Forio.

Riprendere quella strada maestra con nuove energie giovanili dovrebbe essere un nuovo tentativo dell'acuii rinnovata nei suoi organi dirigenti o affidare ad altre rappresentanze culturali e politiche il compito di continuare una giusta battaglia civile.