Quella buona donna della signora De Bonis

È una commedia a lieto fine, dalla esilarante comicità, la cui azione si svolge a Napoli, nello  Studio legale De  Rubèis,  agli inizi degli anni Settanta. Ne sono protagonisti l’avvocato  Raimondo De Rubèis (uno squattrinato giureconsulto, totalmente disancorato dai propri interessi) ed Evelina (la sua gelosissima segretaria) che, in un ameno contesto, interagiscono con altri spassosissimi personaggi, permeati da una  partenopea  solarità,  che danno vita ad un susseguirsi di spumeggianti colpi di scena.

In questo contesto, così anacronistico ed irreale rispetto a quello dei giorni nostri, la suddetta pochade,  in due atti, ideata e scritta dal giornalista Ciro Raimondo, al di là di Evelina e del suo amato De Rubèis,  propone pure altri pittoreschi, bizzarri,   microcosmi di varia umanità  (il professore Scarselli e sua moglie Brunella, il dottore Cardillo e sua moglie Betty, l’inserviente Giordano e sua moglie Cristina, il segugio Lentino e la corteggiatissima Rita)  che,   senza mai essere volgari, si raccontano piacevolmente,  accreditandosi il caloroso  plauso degli attenti spettatori.