Cari amici e compagni, le vicende nazionali, assai gravi per le politiche che il Governo Monti sta mettendo in atto, e quelle elettorali dell'isola d'Ischia, non possono vederci spettatori. Occorre che anche ad Ischia, così come avviene in queste ore in tutt'Italia, ci siano incontri per capire come affrontare la crisi istituzionale in atto e come costruire nazionalmente e localmente una svolta che sia occupazionale e di sviluppo, tanto necessario in questo particolare momento storico.
• Al di là della crisi politica e di identità delle forze politiche, alcune argomentazioni soporifere sulla bontà delle scelte governative e la ineluttabilità delle stesse - che associano ormai in modo acritico ed indecente una grandissima parte degli schieramenti parlamentari - costituiscono sotto certi versi l'aspetto più preoccupante per la distorsione di tipo culturale che determinano nelle masse popolari poiché inducono a pensare che al di fuori del sistema non c'è alcuna possibilità di soluzione e che i tanti sacrifici che le misure c'impongono siano utili e siano l'unica strada per uscire dai debiti e dalla recessione; l'unica soluzione per dare lavoro e sviluppo al paese e per dare consistenza ai bilanci familiari. Niente di più falso!
L'isola d'Ischia non è fuori dal sistema nazionale e le sue politiche amministrative e le ricette che ci propongono i vari schieramenti in campo non hanno niente a che vedere con gli interessi della gente. Non si realizza il nuovo con continui cambi di casacca e/o con alleanze spurie ed inconfessabili: queste cose servono ad arricchire le tasche di pochi e consolidano i privilegi che alcune caste politiche ed economiche godono, oltre che accentuare ulteriormente il potere politico ed economico nelle mani delle banche.
• Siamo alternativi ai pasticci romani e a quanto avviene nel Comune d'Ischia, dove un abbraccio di potere tra finti avversari e occasionali amici elettorali mette insieme le destre ed il centrosinistra. Siamo contrari all'uso personale che tanti fanno della politica e delle istituzioni e lottiamo per nuove regole e per dare voce a chi non ce l'ha. Restiamo alternativi al PD e a chiunque adotti, anche se dichiara di essere comunista, linee ambigue che lasciano le cose come stanno; in un eterno cambiare senza cambiar niente!
Ricerchiamo alleanze popolari legate ai movimenti che spontaneamente sorgono sulle questioni vitali dell'esistenza e diciamo agli altri schieramenti del variegato mondo comunista che siamo pronti ad un passo indietro se contestualmente ci dovesse essere una presa di coscienza collettiva ed unitaria per costruire e rilanciare insieme la forza di un grande partito comunista che sia ancorato alle esigenze reali ed ai movimenti che le esprimono. Siamo pronti per dar vita anche sull'isola ad un movimento che guardi al futuro, ricco di obiettivi che siano di svolta democratica, di affermazione di diritti e di sviluppo.
E' di tutto ciò che vogliamo discutere nell'incontro di venerdì 9/3 alle ore 18 al Bar Mar sul Porto d'Ischia.
