Il Movimento Cinque Stelle rappresenta una novità nell'arena politica ed elettorale italiana, ma anche un fenomeno di indubbio interesse sul piano dell'analisi sociale. Per tale ragione il Censis ha realizzato un'indagine su un campione di partecipanti alla manifestazione conclusiva della campagna elettorale a Roma in Piazza San Giovanni venerdì 22 febbraio i cui risultati, seppur parziali e limitati, possono offrire spunto per la comprensione di questa formazione politica.
Partecipazione impegnata
Un primo dato significativo è che l'85,6% dei partecipanti alla manifestazione, intervistati dal Censis, erano intenzionati a votare Cinque Stelle: erano, infatti, elettori dichiarati (55,1%), militanti (14,2%) o indecisi ma orientati a votarlo (16,3%).
Minoritaria è risultata la presenza motivata da curiosità o da esclusivo interesse per la dialettica anche spettacolare del leader Grillo, ma senza adesione politica.
A una tale categoria (presenti ma non votanti) appartengono relativamente di più i giovani con meno di 29 anni (19% rispetto alla media del 14,4%) e gli over sessantenni, per il 24,2% presenti per pura curiosità. Mentre per oltre il 90% dei trentenni e quarantenni la presenza in piazza segnava un impegno di partecipazione politica.
Le caratteristiche sociali dei partecipanti si possono così sintetizzare:
- alto livello di istruzione, con il 29,1% di laureati e il 56% di diplomati;
- occupati per il 57,9%, disoccupati, in cerca di occupazione o in cassa integrazione per il 13,6%, studenti in gran parte universitari per l'11,6%, pensionati per il 10,4%, casalinghe per il 5,3%;
- fra gli occupati la maggior parte degli intervistati ha un impiego a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione (26,6%) o presso imprese private (30,6%). Larga la presenza fra gli intervistati di lavoratori autonomi nelle professioni, artigianato, commercio e di imprenditori, categorie che in complesso sono pari al 27,6%. L'area del lavoro precario assomma all'11,2% fra dipendenti a tempo determinato, CoCoPro, partite Iva;
- particolarmente elevata è la quota di intervistati che dichiarano di aver vissuto per un periodo all'estero, pari al 24,2%.
Una scelta per un terremoto elettorale
La scelta di voto per il Movimento Cinque Stelle è motivata, soprattutto per i più giovani, dalla speranza che questa formazione politica possa offrire una possibile soluzione della crisi che sta attraversando il Paese (61,6%), mentre per il restante 38,4% è un'espressione di protesta (fig. 1). Resta forte la delusione verso la politica tradizionale e la conseguente necessità di dare uno scossone a un sistema "marcio", anche grazie a una significativa presenza in Parlamento di rappresentanti del Movimento in grado di mettere in difficoltà i politici tradizionali, giudicati inadeguati. Altrettanta importanza, tuttavia, riveste il programma politico diffuso, seppure in modo sintetico, in una serie di proposte specifiche (fig. 2). Internet e social network risultano i principali veicoli informativi utilizzati dalla maggior parte dei votanti (65%) per entrare in contatto con il movimento, anche se solo il 2,1% dichiara di aver partecipato a consultazioni on-line (fig. 3).
La collocazione politica
Come ogni movimento di rottura del quadro politico preesistente, le basi "ideologiche" non sono immediatamente riconducibili alla geografia basata sull'asse destra/sinistra. Infatti, il 48,6% degli intervistati nella piazza romana che dichiarano il voto per i Cinque Stelle si proclama estraneo a una collocazione politica definita con quello schema. Un ulteriore 32,7% si dichiara di sinistra, un 7,9% di centro-sinistra; meno intensa la presenza di chi si sente di destra o di centro-destra, pari al 10% (fig. 4).
Un riscontro ulteriore viene dal comportamento avuto alle precedenti elezioni politiche del 2008:
- il gruppo più numeroso è formato da chi si era astenuto (27,5%), seguito da ex elettori del Pd (25,3%);
- altro segmento significativo è rappresentato dai flussi provenienti dall'Italia dei Valori (14,5%) e dal Popolo della Libertà (10,5%);
- quote minori riguardano la Sinistra Arcobaleno (5,0%) e la Fiamma Tricolore (2,1%).
Bisogna considerare che, pur essendo una manifestazione conclusiva, circa il 70% dei partecipanti proveniva da Roma e dal Lazio e che per tale ragione risultano molto bassi i flussi provenienti dalla Lega Nord (fig. 5).
Nota metodologica. L’indagine è stata effettuata il giorno 22 febbraio con la somministrazione diretta di un questionario strutturato ai partecipanti alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle in Piazza San Giovanni a Roma. Sono state effettuate 443 interviste valide. I dati relativi agli intenzionati a votare Movimento 5 Stelle si riferiscono a 377 intervistati.
La piazza dei Cinque Stelle
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