Perché una Giornata Internazionale dello Yoga?
Nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2014, il premier indiano Modi pronunciò le seguenti parole a supporto della richiesta del suo governo di istituire una Giornata Internazionale dello yoga:
“Yoga embodies unity of mind and body; thought and action; restraint and fulfilment; harmony between man and nature; a holistic approach to health and well being,”
Che tradotto significa:
“Lo yoga significa unità di mente e corpo; pensiero e azione; dominio di sé e autorealizzazione; armonia tra uomo e natura; un approccio olistico tra salute e benessere”.
Perché il 21 giugno: la Giornata internazionale dello yoga e il solstizio d’estate
La scelta di dedicare il giorno più lungo dell’anno, il solstizio d’estate, alla pratica Yoga non è un caso: nella mitologia indiana, infatti, sembra che proprio il 21 giugno Shiva (che non è considerato un dio, bensì un Adi Yogi, il primo Yogi e Adi Guru, il primo Guru) abbia iniziato a trasmettere la disciplina dello Yoga ai suoi fedeli allievi e discepoli. Questo giorno, quindi, è ritenuto sacro perché riconducibile alla nascita della Scienza dello Yoga.
Secondo quanto scritto nei Veda – le antiche scritture indiane – venerare il sole e la luce, simboli d’immortalità, porta prosperità e salute al corpo e alla mente. E farlo quindi nel giorno del solstizio d’estate, la giornata con più ore di luce dell’anno e Festa del Sole e della Luce, è ancora più significativo.
Nello Yoga il sole ha un’importanza fondamentale: Surya Namaskar, ovvero la sequenza del saluto al sole, è comune a molte pratiche. Il sole, come detto, sorge molto presto e tramonta molto tardi nel giorno del solstizio d’estate. Ecco quindi un altro motivo della scelta del 21 giugno per una un celebrare lo Yoga.