Ischia News ed Eventi - Il Poker del Pio Monte senza “Misericordia” sulla pelle del popolo di Casamicciola

Il Poker del Pio Monte senza “Misericordia” sulla pelle del popolo di Casamicciola

Politica
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E’ una partita a Poker quella che l’Ente Morale senza scopo di lucro “Pio Monte della Misericordia” - costituito a Napoli nel 1602 per esercitare le 7 Opere della Misericordia Corporali con sede alla Via Tribunali n.253 in un Palazzo seicentesco – ha messo in atto da quarantotto (48 anni) per “fittare”, “concedere”, sostanzialmente “vendere”, i suoi beni immobili costituiti dal gigantesco complesso edificato nel 1889 a Casamicciola, dalle sorgenti con annesso stabilimento del Gurgitello, da terreni sparsi nell’area che va dalla Marina a Piazza dei Bagni per una estensione di circa 30mila mq con una superficie coperta di circa 50mila Mc.

Questa partita a Poker - lunghissima – vede al tavolo da gioco – un gioco d’ azzardo – i vari “Sovrintendenti” e “Governatori” di questo Ente Morale che ha cambiato varie volte il suo Statuto per sopravvivere come residuato istituzionale con tre o quattro Monarchie del Regno di Napoli e d’ Italia e con il sistema democratico della Repubblica Italiana decisa dal popolo italiano il 2 giugno 1946 e regolata dalla Costituzione dal 1 gennaio 1948 costituita da 139 articoli e che con l’art.32 assegna a se stessa la “tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Bastava quindi l’entrata in vigore 73 anni fa della Legge Fondamentale dello Stato diventato Repubblica “democratica fondata sul lavoro” la cui “sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” per sciogliere tutti gli enti di assistenza e beneficienza (IPAB) e riorganizzare la Sanità perché non più privilegio o carità ma dovere della Repubblica e diritto del cittadino. Ma – lo abbiamo studiato a Scuola – la nostra Costituzione è “programmatica” ed impone alle classi dirigenti la scala delle priorità per l’attuazione del vasto programma.

Per avere una prima Riforma Sanitaria ci sono voluti 20 anni per arrivare nel 1968 alla “Riforma Mariotti” e per avviare lo scioglimento degli enti di assistenza e beneficienza di anni ce ne sono voluti 27 nel 1975 con l’approvazione della legge 382 di trasferimento di funzioni allo Stato, alla Regione ed ai Comuni. Ma l’Ente Pio Monte della Misericordia non è una “Misericordia” come l’ex-Real Casa Santa dell’Annunziata che viene sciolta nel 1976 con il passaggio di funzioni e beni alla Repubblica (con la Regione ed il Comune) e si oppone allo scioglimento.

Nel 1981 –era già stato chiuso l’“ospizio e l’ospedale” di Casamicciola da 8 anni - era già stata approvata la delibera di trasferimento dei beni al Comune di Napoli ed al Comune di Casamicciola dalla Giunta della Regione Campania predisposta dall’assessore Guido De Martino (psi) quando sopraggiunse la sentenza di “incostituzionalità” della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana: il “Pio Monte della Misericordia” di Napoli era una “Misericordia” particolare perché costituito da “privati” che non avevano mai chiesto – per secoli – l’aiuto dello Stato per esercitare “Misericordia”. L’opera dei “bagni termo-minerali di Casamicciola agli indigenti” era esercitata fin dal 1604 senza alcun contributo dello Stato Laico. Non solo il Pio Monte non si scioglie ma chiede ed ottiene il cambiamento del suo status giuridico passando dal “Diritto Pubblico” al “Diritto Privato” e così intorno al 1990 – per iniziativa del suo “Soprintendente” (come è chiamato il Presidente di un consiglio di amministrazione chiamato “Governo” con sette Governatori per ogni opera di Misericordia ), conte Gian Paolo Leonetti dei Duchi di Santo Janni – il Pio Monte diventa un “Ente Morale di Diritto Privato” che deve dar conto solo ai propri “soci” che hanno donato beni mobili ed immobili all’Ente o che sono eredi di grandi donatori secolari con quattro quarti di nobiltà.

Così l’Ente Morale riprende vigore e forza e nella storica sede di Via Tribunali a Napoli vi espone la sua incommensurabile ricchezza con tutta la sua pinacoteca – vi è il bellissimo catalogo di recente pubblicato - e nella Cappella Gentilizia troneggia l’opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) delle “Sette Opere della Misericordia” unica al mondo e di incommensurabile valore. E’ insopportabile per un cittadino di Casamicciola “sceso” a Napoli formatosi nelle aule storiche della “Federico II” e maturato nel Palazzo di Piazza Matteotti questa differenza enorme di comportamento di un ente morale “nobile” a Napoli e “misero” a Casamicciola. Come qui fossimo gli indigeni africani e neri e ignoranti colonizzati dai bianchi conquistatori del Continente che arrivano con i nomi altisonanti e lunghi portando l’elemosina ad una popolazione alla fame.

I “beni immobili” di Casamicciola – fabbriche e terreni – sono di fatto abbandonati da oltre 50 anni e l’Ente non ne cura la manutenzione ordinaria anzi non ha più nemmeno un “custode” e proprio per liberarsi di questa “onerosissima guardiania” inizia la partita a poker per liberarsi di questi beni nella “sostanza” ma intende conservare la “proprietà” nella “forma” per difendere i suoi scopi istituzionali. L’atto pubblico per Notar Raffaele Giusti di Napoli del 22.6.1984 n.14652 tra il rappresentante del Pio Monte della Misericordia e quella della “Nizzola S.p.A.” merita di rientrare negli annali giuridici perché si utilizza l’art.952 del Codice Civile che disciplina il “Diritto di Superficie” per il trasferimento di fabbricati già realizzati di una “proprietà temporanea” per 50 anni. Caso unico in Italia ma antesignano della “finanza creativa” o dei “mediatori d’ affari” che agiscano per altri soggetti. In questo caso il promotore nel 1983 è un funzionario della Banca Nazionale del Lavoro che acquista per se o per altro soggetto da nominare tutti i beni immobili di Casamicciola del Pio Monte per 50 anni in cambio di circa 70 milioni di lire ma con l’impegno a realizzare il completo rilancio del maestoso complesso (mio articolo IL MATTINO domenica 4 settembre 1983 in “Ischia sul filo del rasoio” -1986.pagine 37-38). Non c’è un piano di fattibilità. Non c’è un piano finanziario. Non c’è chiarezza nell’investimento. Infatti non avviene mai. La “Nizzola” – il soggetto scelto dal “mediatore d’ affari” - è inadempiente. Cambiano tre società di capitale. La vertenza dura oltre 40 anni. Il complesso è depredato. Distrutto. Viene distrutta orribilmente la Chiesa e decapitato il Cristo Redentore in uno dei meravigliosi giardini. Macerie. Fetenzie. Discarica a cielo aperto.

Per raccontare questa Storia ci vuole una Biblioteca. I faldoni sono decine. L’Ente Pio Monte della Misericordia di Diritto Privato ha “segretato” il suo Archivio su questa vicenda. Nessun ricercatore o Storico lo può vedere.

IL POKER DI OGGI

Questa partita a Poker continua al tempo di oggi. Cambiano i giocatori. Da un lato c’è il nuovo Soprintendente, barone Alessandro Pasca di Migliano, e dall’altro il sindaco di Casamicciola, ing. Giovan Battista Castagna. Sono due mondi di un’epoca in tumulto. Il primo conosce il gioco. Ha probabilmente un “asso nella manica”. Ha nuovo nome e forma l’asso che si potrebbe chiamare “fondo svizzero di moneta”. Il secondo viene dal popolo minuto e dal commercio al dettaglio ma è approdato all’Istruzione. E’ cresciuto nel “liberismo”. Il mito è Berlusconi. Giocare al Poker è il segno dei tempi.

Nuovo accordo e nuove speranze contenute in un atto approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 10 settembre 2021. Oltre 150 pagine. Impegni dell’Ente Morale Privato di realizzare un albergo a cinque o sette stelle con un progetto predisposto dall’arch. Prof. Massimo Pica Ciamarra, uno dei più famosi urbanisti d’ Italia con uno studio pluridisciplinare che ha già redatto il piano urbanistico di Caserta. Il Comune ne riceverebbe anche un parco giochi per bambini, un parcheggio e la proprietà dei terreni a Piazza dei Bagni. Riceverebbe anche circa 4 milioni per gli oneri di concessione. Gli viene cancellato un debito esecutivo nei confronti del Pio Monte di circa 2 milioni di euro. Ritornerebbe perfino la statua della Madonna della Misericordia oggi a Napoli. In cambio il Comune deve solo concedere il “permesso a costruire”. Un affare per il Comune. Un grande investimento economico e sociale per la cittadinanza di Casamicciola. Ma… in questa partita a poker sul tavolo non c’è danaro liquido ma solo “fiches”. Non c’è un piano di fattibilità né un piano finanziario. A prima vista l’investimento è di circa 50 milioni di euro ma… chi caccia i soldi? Quali sono le “risorse umane” che saranno impiegate? La parolina equivoca è posta fra il farraginoso schema di convenzione di circa 30 pagine all’art.2: “… il Comune di Casamicciola rilascerà il permesso di costruire in favore del Pio Monte della Misericordia o di altro soggetto da questi indicato…”

Cioè significa che il Comune di Casamicciola ed il suo popolo e le Istituzioni della Repubblica e l’Unione Europea NON SANNO chi , come e quando sarebbe realizzato un simile investimento al tempo della propagandata PIENA TRASPARENZA nella Pubblica Amministrazione ed al tempo della redazione ed attuazione del PIANO NAZIONALE DI RILANCIO E DI RESILIENZA che destina l’80% di 64 miliardi di euro al Sud e la brava Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, on. MARA CARFAGNA, ha mobilitato tutti gli enti locali del Mezzogiorno a presentare idee e progetti affinchè questa grande occasione sia colta dal Sud ed ha costituito una Commissione di 5 esperti per l’esame dei progetti fra cui il prof. AMEDEO LEPORE, che conoscere il progetto di Rilancio di Casamicciola fin dal 2014 di iniziativa del volontariato civile e NON di una Pubblica Amministrazione!.

Oggi perfino la finanza più sofisticata che mutua dalla “common law” l’istituto del “Trust” con gli esperti “della gestione del rischio di impresa” che chiedono “la reale identità del soggetto che non sia schermo di altre figure, la provenienza lecita delle risorse e la trasparenza nell’affare” (dichiarazioni Gianluca Vidal, esperto vicenda Ferrero-Sampdoria, Corsera 9.12.2021).

Possono un “Ente Morale di Diritto Privato” e che quindi NON è un imprenditore ed un Comune che è Ente Pubblico Autarchico Territoriale che deve pensare al benessere di una Comunità giocare a Poker o alla “finanza creativa” di questi tempi di terribile crisi economica e sociale ma anche di straordinarie opportunità di Rilancio con danaro PUBBLICO? Può un Paese come Casamicciola dalla Storia Gloriosa essere “Ricostruito” senza un Piano Urbanistico Generale dove il primo intervento – economico, produttivo, sociale, ambientale, ecologico – deve essere – per assioma – quell’area già edificata e con ampio verde “privato” abbandonato ed incolto ? Si può giocare a poker sulla pelle di un popolo? Ma la Repubblica come si articola? Cosa sono la Regione ed il Comune ed il Governo? Come funziona il sistema delle leggi della Repubblica?

Queste domande le pongo alla Comunità Civile di Casamicciola e dell’isola d’ Ischia. Alla Comunità Scientifica di tutte le Scienze delle Università della Campania. Alla Comunità Politica di tutti i partiti e movimenti.

Queste domande le pongo qui ed ora. Le renderò contenutistiche con un numero de IL CONTINENTE nel prossimo anno 2022. Mi riservo – nelle forme di legge – di esercitare il mio diritto di partecipazione di Cittadino della Repubblica – nelle sedi opportune – al confronto su questi obbrobri che determinano la distruzione totale di Casamicciola peggio del movimento della terra e che invece – per l’impegno verso le generazioni presenti e future - ha diritto alla Ripresa Economica e Sociale possibile nella piena attuazione della Costituzione della Repubblica.

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