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Ischia Accoglie L’unione Italiana Vela Solidale

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Il 30 marzo 2012 presso l’albergo Ischia Casa della Vela, con il seminario su “L’inclusione sociale” avrà inizio l’assemblea dell’Unione Italiana Vela Solidale che proseguirà il 31 marzo e 1 aprile 2012. L’Unione Italiana Vela Solidale si è costituita nel 2003 presso la sede dello Yacht Club Italiana a Genova e raccoglie attualmente 28 associazioni, dalla Sicilia alla Sardegna, Puglia, Lazio, Toscana, Lombardia, Liguria Marche, Emilia Romagna fino alla Campania con “Un Ponte nel Vento” a Casamicciola . Testimonia l’idea del mare e delle barche vissuti come palestra dell’anima, luoghi fisici e mentali per creare nuovi equilibri, nuovi stili di vita, nuove regole di convivenza offrendo questa opportunità anche a chi per motivi fisici, psichici o sociali ne è escluso. Dal 2003 al 2011 16.000 persone hanno navigato con UVS in più di 100 progetti destinati a differentemente abili, adolescenti, minori a rischio o del circuito penale: il 48% degli equipaggi è rappresentato da ragazzi tra i 12 e i 18 anni senza contare i giovani del circuito penale che hanno partecipato ai progetti all’interno dei protocolli di intesa con il Ministero di Giustizia, 27% da disabili psichici, 1% tossicodipendenti.

Dalla firma il 28 aprile 2005 del primo protocolllo d’intesa tra UVS e Ministero della Giustizia –Dipartimento Giustizia Minorile, rinnovato per terza volta quest’anno, ben 14 progetti sono stati realizzati tra Liguria, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Campania. In Campania il progetto “Un Ponte nel Vento...per riprendersi la vita” è stato ideato e realizzato dai fratelli Andrea e Luisafrancesca Proto con la consulenza della pedagogista Dott.ssa A.Maria Caricato nella base operativa a terra di Ischia Casa della Vela e navigando sullo X372 Istria da Ottobre 2009 a Maggio 2010. Coinvolti nella sperimentazione quattro ragazzi in comunità del circuito penale ed il loro educatore. L’associazione “Un Ponte nel Vento” ha promosso anche esperienze di accoglienza e integrazione di persone con disabilità mentale provenienti da asl esterne e mira a costruire una rete di collaborazione sul territorio con le altre realtà che perseguono gli stessi obiettivi di solidarietà e integrazione sociale.

Andrea Proto, esperto skipper con due giri del mondo in regata alle spalle, regate internazionali e navigazioni dai mari del nord alla Tasmania ma anche skipper di progetti educativi di recupero per adolescenti a rischio in Australia sia su barche che navi a vela afferma “ Tutto quello che ho vissuto negli anni in cui il mare e la vela sono stati la mia professione, trova una grande significato quando posso condividerlo con gli altri, soprattutto con chi scopre insieme a me, sulla nostra barca, la bellezza della navigazione a vela”.

Luisafrancesca Proto, presidente di Un Ponte nel Vento, anche lei cresciuta sul mare ed educata alla vela sin da piccola ha completato un approfondito percorso di formazione sia teorico che pratico nell’area del disagio psichico presso la Fondazione di Liegro e propedeutico all’attività di volontariato ed ha appena sostenuto l’esame finale del corso di “Navigazione e Formazione umana” dopo cinque mesi di stage intensivi sia teorici che pratici volti all’approfondimento metodologico e teorico della “Pedagogia della Vela”. “ Navigare a vela è riscoprire un rapporto intimo tra uomo e natura, è andare con il vento usandolo senza consumarlo, è vivere in un ambiente intimo, raccolto, a stretto contattocon “l’altro” e con se stessi: rapidamente cadono le maschere e si inizia un viaggio dove cooperazione e solidarietà sono elementi imprescindibili.”