Giardini la Mortella, Ischia: penultimo appuntamento in calendario per la stagione sinfonica del Teatro Greco.
Giovedi 22 luglio omaggio a Stravinsky con l’Histoire du Soldat. Storia da leggere, recitare e danzare in due parti per voce narrante e piccola orchestra
Nel cinquantesimo anniversario della morte di Igor Stravinsky, La Fondazione William Walton, in collaborazione con il Conservatorio Tartini di Trieste e il Festival Gioie Musicali di Asolo, presenta Giovedì 22 Luglio al Teatro Greco dei Giardini La Mortella Histoire du Soldat, un lavoro affascinante, oggi considerato una delle opere da camera più importanti e influenti del primo Novecento. Grazie alla trama ispirata alle fiabe tradizionali russe, l’Histoire spesso viene messa in scena anche per un pubblico di bambini; ma l’opera è musicalmente raffinata e mette a dura prova la tecnica musicale degli orchestrali.
Nell’anno finale della Grande Guerra, 1918, Igor Stravinsky si era rifugiato in Svizzera dopo aver perso tutti i suoi beni nella rivoluzione russa, ed era in gravi ristrettezze economiche. Privo di ogni mezzo di sostentamento, concepì un’opera da camera snella, che potesse essere realizzata con poche risorse e presentata spostandosi di località in località. Si tratta di una storia burlesca da recitare e suonare ispirata vagamente al mito di Faust, su testo dell’amico Charles-Ferdinand Ramuz. Poiché la rappresentazione doveva essere itinerante, la strumentazione era ridotta e facilmente trasportabile. Stravinskij scelse sette strumenti: violino, contrabbasso, fagotto, clarinetto, tromba, trombone e percussioni. I personaggi del diavolo (attore) e della principessa (danzatrice) hanno la funzione di raccontare la storia rendendola comprensibile e fruibile per tutti.
L’opera, con la sua varietà di ritmi, la sua struttura insolita, il passaggio tra narrazione, azione, mimo e danza, e i suoi elementi dal tango argentino al ragtime, dalle fanfare svizzere al paso doble, al valzer viennese, ha un sapore innovativo e cosmopolita. Solo il violino, in sintonia con l’anima del soldato, echeggia il folklore russo. Stravinsky adotta metri asimmetrici, con cambi di Tempo continui, ritmi sincopati ed incrociati che danno al lavoro un ritmo sconnesso, interessante, carico di scanzonata ironia.
La trama narra di un soldato che, tornando a casa in licenza, vende il violino e l’anima al Diavolo in cambio di un libro che realizza ogni desiderio. I desideri del soldato diventano realtà: dapprima si arricchisce, ma perde tutti gli affetti; in seguito, tornato povero e recuperato il violino, riesce a conquistare una principessa, ma in finale il diavolo reclama il violino e l’anima del soldato come stabilito dal patto. L’opera si conclude con la "Marcia Trionfale del Diavolo", che sugella la sua vittoria.
L’idea di fondo è il dramma dello sradicamento: il soldato è metafora dell’uomo che anela sempre a qualcosa che non ha, costretto a viaggiare da un luogo all’altro, profugo come l’autore e il compositore stessi, lontano dalla propria patria a causa delle guerre: un’opera che fonde elementi autobiografici, storici ed artistici.
Gli interpreti sono giovani musicisti del Conservatorio di Trieste e del Conservatorio di Castelfranco Veneto, diretti da Petar Matosevich, giovane diplomato al Conservatorio di Trieste, mentre il personaggio del diavolo-narratore è interpretato dall’attore Luca Zanetti e la danzatrice è Anna Zardi.
Il concerto si terrà alle ore 21.00.
Per assistere ai concerti, la Fondazione Walton comunica che in ottemperanza alla normativa per il contenimento del Covid-19, i posti disponibili al Teatro Greco sono in numero ridotto e distanziati, ed è necessaria la prenotazione nominativa. Per info sulle disposizioni e per le prenotazioni: www.lamortella.org