Sul Mattino di oggi, in prima pagina nazionale, vi è una lettera - appello a firma dei Presidenti Cciaa, Uin, Acen (Maurizio Maddaloni, Paolo Graziano, Rudy Gerardo) dal titolo “Coppa America, ecco chi rema contro Napoli”.
L’appello sul piano dei risultati attesi da chi lo propone è chiaramente l’ennesima, assurda, indebita pressione mediatica sul Soprintendente Gizzi perché tolga il disturbo del rispetto dei vincoli esistenti su via Caracciolo che vietano ogni intervento a terra e a mare e consenta l’ “illecito ambientale” della realizzazione della imponente scogliera,l’aggressione di via Caracciolo, una delle strade più belle del mondo, con i baracconi aggregati e trasportati come in ogni circo (nel caso in esame è molto di più dei più grandi Circhi che conosciamo) al carrozzone pre.regate, l’alterazione profonda e l’uso totalmente improprio della super vincolata per gli immensi valori posseduti Villa Comunale, per mesi la totale paralisi della città, che viene divisa in due e con gli imponenti lavori in atto per la metropolitana, i danni enormi al turismo per il mancato uso del litorale, lo sperpero immane di danaro pubblico per opere che dovrebbero essere subito dopo i sette giorni delle preregate essere rimosse - naturalmente nessuno ci crede, basti pensare alla scogliera!
Naturalmente i firmatari dell’appello entrano poco o per nulla nel merito di queste cose e mirano ad innescare un gran polverone per ottenere il risultato sulla base della loro enorme potenza mediatica.
Parlano di grande evento e non dicono che si tratta di semplici gare di allenamento per le regate di coppa america: è simpatico perché infantile il camuffamento che fanno. Nell’appello non usano mai la parola pre-regate ma parlano sempre regate di coppa america facendo intendere chi sa quale avvenimento internazionale!
Attaccano noi e gli altri oppositori al loro disegno definendoci “il solito gruppo dei cultori della immobilità della città”, nascondendo da una parte di essere stati loro i sostenitori della incredibile scelta delle pre-regate sulla fortemente inquinata e vietata per legge colmata della bonifica di Bagnoli e dall’altra ( altro che immobilismo!!!) che abbiamo indicato la sola scelta ancora oggi facilmente praticabile sul piano ecologico ed ambientale, a costo praticamente zero, e con interventi che hanno totale ricaduta positiva su ogni aspetto della città dopo le pre-regate: lo ricordiamo al nostro vero interlocutore e cioè il Sindaco di Napoli, il Molo S. Vincenzo., con fruizione e valorizzazione di tutta l’area del Porto dal Beverello ai Giardini del Molosiglio a Piazza del Plebiscito. (abbiamo le idee chiare per ogni particolare!!! Nessuno ancora ci ha detto perché questa proposta è impraticabile!
La qualità delle decisioni per le preregate assumono una valenza sempre più strategica sulla identità delle scelte che si vogliono fare a Napoli e se passa il Sacco di via Caracciolo è un segnale disastroso verso il Sacco della intera città, verso cui da anni rema l’imprenditoria cementizia e speculativa, oltre che il malaffare, della Città: noi remiamo, in sintonia e in sinergia con una infinità di forze sane verso un’ altra idea di sviluppo, lavoro, qualità di vita della Città. Speriamo che anche il Sindaco e l’intero Governo della Città remi nella stessa nostra direzione contro chi rema contro Napoli.