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Ischia Film Festival, il cinema che esalta i territori

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Dalla Napoli più verace al Cilento più selvaggio. La seconda serata di proiezioni all’Ischia Film Festival esalta i territori del cinema con le sue anteprime. In Piazzale delle Armi è stato possibile assistere a “Viva Viviani” alla presenza dei registi Stefano e Mario Martone introdotti dal critico Giuseppe Borrone. Un ritratto vivido e moderno di Raffaele Viviani, uno dei maggiori drammaturghi italiani, che mostra una Napoli diversa e dalle mille sfaccettature.

«Dopo aver lavorato per anni lontano dall’Italia - hanno dichiarato i fratelli Martone in dialogo con il critico Giuseppe Borrone - abbiamo sentito l’esigenza di raccontare il nostro Paese. Da dove iniziare se non da Napoli? E inevitabilmente ci siamo imbattuti in Raffaele Viviani. È stato un lavoro impegnativo - hanno proseguito - per il legame familiare e per la grandezza del personaggio, ma c’è stata la splendida collaborazione di tanti artisti del teatro italiano.

Una storia che volevamo raccontare, per la capacità di Viviani di leggere la realtà, interpretare la sofferenza umana e renderla universale e poetica».

Protagonista ancora una volta il territorio campano con la proiezione alla Terrazza del Sole del documentario “Il sentiero dei lupi” che racconta l’esperienza di Marco Galaverni alla ricerca del lupo, animale in via d’estinzione, lasciando intravedere un parallelismo con l’estinzione dell’uomo.

È il regista Andrea D’Ambrosio a raccontare che l’idea di girare questo documentario è nata durante il lockdown, quando per motivi personali si è recato nel Cilento, ritrovando come uniche presenze gli animali.

«Ho riscoperto un mondo incantato, magico, che mi ha dato lo spunto per realizzare il documentario», ha affermato nel corso dell’incontro con Borrone.

«Viviamo la pandemia perché abbiamo calpestato la nostra terra, e mi sono chiesto se potesse esistere un incontro tra uomo e animali. Si tratta di un conflitto percepito come insanabile, ma raggiungere un equilibrio sarebbe un passo in più compiuto dalla civiltà».

Spazio anche alla comicità con il film in anteprima assoluta “Toilet”, scritto, diretto e interpretato da Gabriele Pignotta, a cui si aggiungono le voci off di Vanessa Incontrada, Francesco Pannofino e Lillo Petrolo; un action movie girato interamente nel bagno di un autogrill, ricostruito nei minimi dettagli.

«L’elemento comico è il mio strumento di racconto - ha detto Pignotta dialogando con il professore Gianni Canova - perché il sorriso che generiamo è un'emozione che si smaschera facilmente.

Sono stato attento, però, a non essere troppo al servizio della comicità, per non sminuire la storia. Ho lasciato che la comicità fosse affidata solo alla situazione».

Al centro della seconda serata anche l’ambiente, con il film “The yellow queen – a road movie” di Lucio Arisci, che ha parlato al pubblico presente su un possibile sviluppo sostenibile.

Due anteprime campane: “Terra Dei Padri”, preceduta dall’incontro con il regista Francesco Di Gioia e “Calypso” di Mariangela Cicarello. In conclusione due anteprime italiane: il corto “L’Homme Inconnu” di Anthony Schatteman e “Concertina” di Gabriel Gonzalez Acosta.