La Stanza Spazio Sociale e un considerevole numero di sigle associative e politiche isolane (Vas Regionale e Circolo Metropolitano di Napoli, Circolo Legambiente Ischia e Procida, Il Germoglio – Associazione Yoga isola d’Ischia, Forio Basket) con il prezioso contributo del Prof. Arch. Alessandro Dal Piaz, hanno presentato e protocollato presso il Comune di Forio, in data 18 aprile 2019, le proprie definitive ed ufficiali osservazioni sul PUC di Forio.
Il PUC (Piano Urbanistico Comunale), ossia il vecchio Piano Regolatore, rappresenta uno strumento urbanistico fondamentale per la regolazione dell’assetto del territorio ed ha importantissime ricadute nella comunità, sotto profili sia pubblici che privati (basti pensare, per esempio, che nel piano potrebbero essere previsti espropri per finalità pubbliche).
Entro il 31/12/19 la Regione Campania ha imposto per legge che tutti i Comuni siano dotati di Piano Urbanistico, ed è per questo che il Comune di Forio (dopo ben 60 anni!) ha stilato il proprio piano comunale, concedendo, come previsto per legge, ai cittadini e a chiunque fosse interessato all’argomento un termine (scaduto il 18 aprile scorso) per porre osservazioni a completamento o miglioria del piano finale, dovendo poi obbligatoriamente prenderle in esame (parrebbe entro il 19 maggio) e dare un riscontro.
Come sappiamo, però, la legge va applicata non solo formalmente, ma sostanzialmente e, sotto questo aspetto, per la verità, il Comune non si è impegnato molto per coinvolgere realmente la cittadinanza così da renderla parte attiva e consapevole nella predisposizione del piano.
La Stanza e le sigle aderenti, con il sostegno del Professore Alessandro Dal Piaz, sono riuscite però a redigere un testo completo e ricco di osservazioni legate non solo ad una visione sul futuro dell’urbanistica foriana, ma anche frutto di uno sguardo attento al presente e alle esigenze del territorio.
Tutto ciò con non pochi problemi, anzitutto -come detto- per la mancanza di una vera comunicazione trasparente ed efficace, che fosse realmente orientata a condividere il Piano a livello collettivo ed anche, dobbiamo dire, per la totale assenza di una qualche opposizione consiliare sul tema. Ciò di cui si è, davvero, sentita la mancanza è un reale momento di confronto che potesse essere occasione di dibattito e di crescita di tutta la comunità, con un conseguente svilimento del PUC a mero rituale burocratico.
Oltre a questo essenziale problema di metodo, il piano, come rilevato nel documento protocollato, presenta nei suoi contenuti diverse criticità. Tra queste, per esempio, il mancato richiamo ai piani di recupero dell’edilizia abusiva; la presenza di un considerevole numero di zone a destinazione Ats (Ambiti di Trasformazione per Servizi, ossia parti del territorio, già edificate e/o non edificate, in cui sono previsti interventi di edilizia e/o urbanistica finalizzati alla loro trasformazione funzionale) senza specificarne la precisa destinazione d’uso; errati calcoli di crescita demografica che porterebbero a far aumentare il numero di case necessarie (+25% rispetto ad oggi!); la riduzione del rapporto fra verde e costruito nelle aree agricole. In generale, una visione non collettiva, non orientata alla vivibilità e alla sostenibilità di lungo periodo dello sviluppo del territorio, ma, per lo più, totalmente anonima, burocratica o, peggio, legata alla composizione di equilibri particolaristici.
La Stanza Spazio Sociale insieme ad altre compagne e compagni delle sigle aderenti ha così partecipato ad una tavola unitaria di lavoro sul tema ambientale, ad oggi ancora aperta e di prospettiva permanente, al fine di lavorare sulle criticità del territorio e porre in essere iniziative mirate, come in questa occasione. Il prossimo incontro per delineare la campagna d’informazione sul tema PUC, fissare un incontro pubblico e discutere circa le problematiche del Piano, è previsto sabato 11 maggio, alle ore 15.00, presso la sede fisica della Stanza Spazio Sociale, in via Sant’Antonio Abate 9 (Forio, dietro la "Fontana").
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