Negli ultimi giorni abbiamo seguito con particolare interesse sulle pagine del sito l'annosa questione che ruota intorno al Palazzetto dello Sport ed al Campo Sportivo di Forio. Abbiamo dato spazio ad una lettera aperta al Sindaco, e provato a sensibilizzare i lettori in merito. Non per questo smettiamo di far sentire la nostra voce: il caso va affrontato e risolto quanto prima! Malgrado le aperte denunce dei numerosi genitori che non hanno alcuna intenzione di rassegnarsi al degrado, da settimane ormai i camion per la nettezza urbana continuano ad affollare le strutture sportive del comune di Forio d'Ischia.
La situazione si fa insostenibile ogni giorno di più. Lo comprendiamo: non deve esser stato certo semplice da parte delle autorità competenti consentire ai mezzi di sostare, ma crediamo che ora si sia passato il limite. Mutuando le parole di Vito Iacono, presidente del Forio Basket e fiduciario CONI per Ischia e Procida, davanti a certe cose "non vi è emergenza che tenga".
Nulla può giustificare la "profanazione" di luoghi deputati ad accogliere bambini e giovani. Come si può pensare di riuscire a favorire il loro sviluppo nel rispetto dei valori sani ed autentici dello sport, una volta che se ne dissacrano i templi? Già da tempo si erano sollevate lamentele per l'utilizzo di quell'area come parcheggio dei mezzi inutilizzati e sotto sequesto. Aggiungere ad essi quelli del servizio quotidiano, ancora maleodoranti per i rifiuti da poco raccolti, è davvero troppo.
Inutile evocare lo spettro di un conseguente quanto inevitabile calo di immagine che rischiano l'isola tutta ed i suoi amministratori. Pensare di poter costringere ancora a lungo i ragazzi, cittadini e protagonisti del domani, in uno scenario di degrado ed incuria desolante è impossibile. Surreale un episodio occorso nei giorni passati, quando si è permesso ad un autocompattatore di dare il via alle operazioni di travaso dei rifiuti nel campo sportivo di Panza, proprio davanti all'ingresso della frazione foriana e nei pressi di una fermata dell'autobus come al solito (e speriamo per sempre) affollata da turisti e residenti.
Se vogliamo evitare che i nostri giovani salpino per altri lidi, occorre che le amministrazioni locali rivedano al più presto alcune discutibili scelte, assumendosi le proprie responsabilità.