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Turismo, novità in arrivo!

Informazioni turistiche
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Dal prossimo 21 giugno cambia il volto del comparto turistico italiano: numerose infatti le nuove norme in arrivo, che investono l’intero settore e già scatenano il dibattito tra gli addetti ai lavori. Varato ufficialmente il Codice del Turismo, a firma del ministro Brambilla. Diversi i soggetti interessati dai cambiamenti: si va dal “riordinamento” delle strutture ricettive al riconoscimento dei B&B (bed and breakfast) e delle beauty farm, con novelle certificazioni degli standard di qualità ed i livelli di eccellenza. Verrà instituito infatti un calibrato sistema di rating per la clientela, sotto l’occhio vigile del governo. Di competenza regionale rimarrà invece il controllo dei prezzi.

Ma torniamo alle novità... Si prevedono semplificazioni normative e burocratiche per chiunque intenda aprire una agenzia di viaggi: assicurazione facoltativa per i tour operator ed equiparazione delle agenzie on-line a quelle fisiche sono solo alcuni dei punti dell’innovativo programma d’azione. Maggiore si fa l’interesse sui circuiti d'eccellenza, gli itinerari tematici, religiosi, enogastronomici e sul settore turistico congressuale, giovanile ma anche legato ad arte, golf e made-in-Italy.

Aprano le orecchie i turisti in partenza: riconoscimento del “danno morale da vacanza rovinata”, duro colpo al giro di vite sulle truffe on-line, istituzione di un fondo ad hoc per fruire dei buoni vacanza. Ecco cosa sapere prima di partire.

Questione Stelle. Fino ad oggi le stelle che definivano la qualità di una struttura turistica erano destinate solo agli alberghi. Il codice del Turismo estende questo tipo di classificazione a tutte le altre strutture ricettive, dai Bed & Breakfast ai motel, dai centri soggiorni studio ai campeggi fino ai rifugi alpini e ai villaggi turistici. Anche i clienti potranno dire la loro, dal momento che è previsto un sistema di rating, associabile alle stelle, che consente la misurazione e la valutazione del servizio, sistema che sarà organizzato tenendo conto della tipologia delle strutture.

Bar e ristoranti. Tutti i bar, ristoranti, imprese di somministrazione di cibi e bevande diventano a pieno titolo imprese turistiche e godono pertanto delle agevolazioni, degli incentivi e dei benefici di qualsiasi tipo previsti dalle norme vigenti per le imprese industriali.

Buoni vacanze. Nasce il «Fondo buoni vacanze» che sarà finanziato anche dalla benevolenza dei privati e da risparmi di imprese e istituzioni.

Danno da vacanza rovinata. A tutela del turista, sarà previsto il risarcimento per il danno morale, ovvero da vacanza rovinata. Esso sarà correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso e all’irreperibilità dell’occasione perduta, tenendo quindi conto delle motivazioni del viaggio.

Call-center dedicato. Un nuovo servizio, attivo sette giorni su sette, dalle 9 alle 22. Si chiama Easy Italia (039039039) e assiste il turista in ogni evenienza. Servizio in lingua inglese, francese, spagnola, tedesca, cinese e russa.

La mediazione. Oggi, nei contratti turistici deve essere presente un’apposita clausola, che il cliente ha il dovere di approvare per iscritto. La mediazione è una facoltà in più nel qual caso i turisti vogliano avvalersi anche delle associazioni dei consumatori.

Meno burocrazia per aprire un’impresa turistica. Oggi, per avviare o trasferire un’attività turistico-ricettiva sono necessari numerosi adempimenti. Da domani, sarà sufficiente la segnalazione certificata di inizio attività (Scia) e si applicano le disposizioni relative allo sportello unico.

Multiproprietà. Con il codice del Turismo viene data attuazione alla disciplina europea che uniforma questo istituto prevedendo una maggiore trasparenza nei contratti, un’accresciuta tutela dell’acquirente anche estendendo la multiproprietà a beni diversi dagli immobili quali chiatte, roulotte o navi da crociera.

Nascono 13 prodotti turistici italiani d’eccellenza. Il codice adegua l’impostazione della nostra offerta turistica alle esigenze dei viaggiatori che ricercano un turismo per “motivazione”. Diventano prodotti turistici nazionali: il turismo del mare, della montagna, della cultura, dei laghi e dei fiumi. E ancora: il turismo religioso, della natura e faunistico, dell’enogastronomia, il turismo termale e del benessere, il turismo dello sport e del golf, il turismo congressuale, quello giovanile, il turismo del made in Italy e della relativa attività industriale ed artigianale e il turismo delle arti e dello spettacolo.