Scrivo perché l’altra faccia della democrazia “immediata” conquistata sul web è che tutto viene dimenticato con la stessa facilità con cui viene comunicato.
I bambini di Casamicciola della scuola primaria e secondaria nell’anno scolastico 2017/2018 furono dei piccoli eroi. Dopo il terremoto del 21 agosto 2017 non avevano più alcun edificio scolastico agibile. Furono costretti a seguire le lezioni nel capoluogo, Ischia, nel turno pomeridiano.
Il pullman che li riportava a Casamicciola arrivava nel tardo pomeriggio al piazzale dell’Ancora: ottocento bambini e ragazzi. Nel frattempo, l’ente Pio Monte della Misericordia — lo stesso delle Sette Opere della Misericordia, che qui aveva il suo patrimonio ridotto in macerie — rivendicava i titoli di proprietà, perché intendeva “cedere” (a modo suo) l’area per un progetto di albergo a sette stelle.
Ricordo ancora i pomeriggi di pioggia, in attesa dei miei nipotini.
E oggi, otto anni dopo, Casamicciola è ancora priva di edifici scolastici per i suoi bambini e ragazzi. L’ex scuola Manzoni è stata destinata a sede comunale. Ma dove si trova, dopo otto anni, una vera edilizia scolastica? Serve oggi, non fra dieci o vent’anni.
Gli amministratori comunali di oggi mandano i loro figli negli edifici di Casamicciola?
Come si può ricostruire un paese senza ricostruire prima le scuole?
G. M.
