La manifestazione, dedicata anche quest’anno al Capitano e poeta Giuseppe Magaldi, attira partecipanti provenienti da tutta l’Italia. Dopo un paio d'anni travagliati dall'emergenza sanitaria, torna con l'impeto della stagione vacanziera la Poesia, quella che nasce dal basso, dal popolo, per emergere poi nei luoghi sacri, come per esempio, nello "Spazio Alda Merini" a Milano, ove il prossimo primo ottobre si svolgerà la finale della tradizionale competizione poetica del Poetry Slam, che è partita in primavera nelle varie regioni italiane.
Dopo i successi dell’edizione 2016, 2019 e 2021, Ischia si accinge ad accogliere per la quarta volta il tour della kermesse poetica SLAM ITALIA Rete Italiana di Poetry Slam, il circuito nazionale che raccoglie le competizioni in versi degli appassionati della musa Calliope. La poesia, come vettore di comunicazione e cultura, ha origini antichissime e viene spesso, come tutte le Arti, definita come l’inutile che serve. A cominciare dagli Egizi che componevano odi e rime ritmate da suoni e cadenze , sia per celebrare gli dei, sia per esprimere sentimenti intimi o pubblici. I Greci, e poi i Romani, dedicavano ampio spazio del tempo libero alle arti vocali o scritte come la Poesia o il Teatro e spesso proprio a teatro, si esibivano apprezzati poeti per declamare i propri carmi. Ed è per questo che poco prima del 86 d.C., l’imperatore Domiziano fece costruire un’arena di forma ovale, sul cui perimetro sorge attualmente una delle più belle piazze del mondo, Piazza Navona. Il complesso, in origine chiamato stadio di Domiziano, fu utilizzato in parte per gare ginniche e l’altra parte, chiamata Odeon, dedicato alle arti canore. La competizione tra i vari artisti era molto gradita al pubblico che tifava per l’uno o per l’altro e le dispute tra i vari partecipanti all’agone (da cui poi Navona) erano molto accese. In tempi più recenti viene coniato il termine Poetry Slam che, nel gergo americano, designa un impatto, una sberla e deriva dall’espressione ‘to slam a door’, letteralmente “sbattere una porta”. Questo termine è stato associato a un genere di poesia orale (sonora e vocale) per il suo potere di catturare lo spettatore e ‘schiaffeggiarlo’ con le parole, con le immagini, al fine di scuoterlo, di emozionarlo. Torna, quindi, nel calendario dell’Associazione Culturale Radici, la tappa isolana di Poetry Slam Rete italiana. Il circuito italiano, diretto dal poeta torinese Bruno Rullo, raccoglie le adesioni locali e convoglia i vincitori di tappa nella finale di Milano. L’energia vitale dello Slam è quella di un’arte che nasce dalla strada e crea un legame tra scrittura e performance, focalizzata sulla parola e realizzata con grande economia di mezzi. È una poesia che trasforma in arte l’espressione popolare, declamatoria. Lo Slam è considerato da molti come una delle forme più vive e rivoluzionarie della poesia contemporanea, una sorta di movimento a margine dei circuiti artistici tradizionali che, tra le altre cose, stabilisce un nuovo tipo di rapporto tra il poeta e il suo pubblico. L’obiettivo prefisso, oltre che ascoltare i versi declamati dai partecipanti, che ci auguriamo siano molto numerosi, e votati dal pubblico presente che non solo può applaudire i poeti, ma anche esprimere il proprio parere con il classico voto, è di coinvolgere isolani e turisti. La Poesia sarà perciò protagonista e l'affermarsi dello Slam dimostra quanto la poesia sia valida non solo per la condivisione delle proprie pulsioni, ma come un’esigenza vitale. Condurranno la gara Maria Rita Ascanio e Mario Miragliuolo. Un attestato di partecipazione e una targa in ceramica per i tre finalisti suggelleranno il verdetto della Giuria. I graditi ospiti della serata, completamente gratuita, potranno visitare la sala superiore del Museo Civico Giovanni Maltese, ove sono custodite le sue sculture. L’Associazione Culturale Radici, ringraziando quanti contribuiranno alla riuscita della manifestazione, di sabato 10 settembre alle ore 21.00, invita poeti, declamatori e artisti a inviare la propria candidatura agli indirizzi:
Luigi Castaldi