Writing performance interattiva, tra arte e suggestioni
Sabato 22 giugno, presso la Galleria “ANNOZERO 2.0” a Forio. Start del vernissage alle 21. Tra arte e gesti il nuovo episodio del «P’INK Memorial – Edizione zero». Prevista una writing performance interattiva curata dal performer e gallerista Salvatore Iacono, nel segno della memoria dell’artista internazionale Pietro Romano “P’INK”, scomparso prematuramente. La mostra sarà visitabile fino al 21 luglio
FORIO D’ISCHIA - «Non importa chi fosse Pietro; importa ciò che mi ricordo che fosse». Sarà nuovamente la memoria e il ricordo, il Leitmotiv nella writing performance dedicata a Pietro Romano, in arte “P’ink”. Il vernissage - ingresso gratuito - andrà in scena il 22 giugno alle ore 21 presso la Galleria underground ANNOZERO 2.0 fondata dal performer e gallerista Salvatore Iacono in via Costantino 28, a Forio, sull’isola d’Ischia, nei caratteristici vicoli saraceni. La mostra, organizzata con l’ausilio dell’associazione DIVINA e della Pro Loco Pithecusae di Forio, sarà visitabile fino al 21 luglio tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. L’esposizione di tipo sensoriale, interattiva, sarà un’immersione nella sofferenza dell’artista e tatuatore internazionale Pietro Romano, scomparso prematuramente in un incidente stradale. Un tuffo nel suo percorso di dolore e paura, tra morte e ricerca di liberazione, metafora della via crucis dell’essere umano che attraversa il tempo e la vita per divenire testimonianza tramite la memoria. Il nuovo episodio del “P’INK MEMORIAL – Edizione Zero” che ha celebrato l’artista il 25 aprile, giorno in cui avrebbe compiuto 46 anni, è ideato da Salvatore Iacono. Un mix di sensazioni, influenze e impressioni in grado di popolare la dimensione psicologica e intrecciarsi con quella percettiva mediante la costruzione – diretta e immediata – di un dialogo linguistico e creativo. Attraverso l’interazione sulle riproduzioni delle opere grafiche di P’INK sarà possibile apporre, senza limiti, ricordi, emozioni, stupori, aneddoti e storie di vita che hanno incrociato Pietro Romano fondendosi con la rappresentazione della sua memoria, oltre il tempo e nell’altrove rievocabile con gesti e parole. Con l’ausilio di markers, stikers o semplicemente con penne e matite, atti e segni si faranno tatuaggio permanente, carne di un linguaggio simbolico e creativo attraverso le opere di P’INK. Questa volta saranno le persone a tatuare lui.
Pietro Romano (Torino, 1978 – Brescia 2019) conosciuto con il nome di P’ink nel mondo del tatuaggio si trasferisce a Bologna dove frequenta l’Accademia di Belle Arti conseguendo il massimo dei voti. Dal 2001 apprende l’arte del tatuaggio da cui resta affascinato, lavorando dapprima sull’isola d’Ischia e in seguito presso studi a Londra, Amsterdam, Ibiza, New York e Melbourne. Torna sul territorio campano che ritiene “un riferimento saldo nel tempo” proponendo le sue opere pittoriche, partecipando a mostre collettive e personali senza tralasciare la ricerca di un tatuaggio innovativo che propone in studi internazionali in Europa, America e Asia.
Salvatore Iacono (Ischia il 14 maggio 1967), nasce da una famiglia semplice di onesti lavoratori. Fin da piccolo mostra attitudini alla sperimentazione e alla creatività. A 13 anni si appassiona alla musica collezionando dischi in vinile e assemblando impianti stereofonici, studia e analizza le proposte e la produzione discografica di quegli anni. Esordisce come DJ prima radiofonico, poi nelle discoteche e club, producendo remix di molte hit del momento. A 24 anni si avvicina al mondo dell’arte moderna e contemporanea come art promoter e curatore, poi come gallerista e mercante di artisti di rilievo internazionale. Cura e organizza decine di mostre personali e collettive anche per i comuni. Collabora, organizza e coordina rassegne e concerti musicali con Teresa Coppa con la quale inaugura nel 2003 l’Accademia dei Ragazzi, scuola privata di arte musica e spettacolo organizzando corsi di formazione per bambini e ragazzi in varie discipline artistiche. Considerato pioniere e innovatore negli ambienti artistici, nel 2016 sente l’esigenza di condividere l’abitazione di famiglia con un progetto artistico innovativo che interagisse anche col tessuto culturale e sociale del paese, creando così il primo modello di galleria interattiva e sociale al mondo per i linguaggi e la creatività urbana archiviando allo scorso secolo la professione di gallerista d’arte. Ischia Street Art, oltre a essere una galleria underground di linguaggi contemporanei è anche un amplificatore sociale e culturale d’idee e azioni in libertà, senza censure. Provocatorio, rivoluzionario, dissacrante e iconoclasta, non ama le etichettature, con le sue azioni produce spunti e occasioni di riflessione dal punto di vista sociale, culturale e artistico. Si occupa principalmente di “artivismo”, “Street art vandalica” e “vandalismo urbano” come linguaggio di ribellione sociale globalizzata. La sua attività artistica, sociale e culturale si sostiene grazie alla collaborazione di attivisti, ai contributi privati e alle offerte dei visitatori. Le sue performances sono state oggetto d’interesse di media e network nazionali, la galleria è recensita sulle maggiori riviste e testate internazionali di arte urbana. Vive a Forio, ai piedi di una torre di difesa del XVI sec. “Torre Costantino” nel centro storico, con i suoi gatti e piccioni.