Nel 2018, in occasione dell’anno europeo del patrimonio, la biblioteca comunale Antoniana ha deciso di raccontarsi mediante la valorizzazione di una serie di documenti che, attraverso lo studio e la ricerca storica, hanno creato un ponte ideale tra noi e il nostro illustre passato e al contempo hanno contribuito a trasmettere il senso di una biblioteca per la comunità.
Custodito all’interno delle Miscellanee Isclane di Mons. Onofrio Buonocore, è giunto a noi un documento di grande interesse, finora poco percorso dagli studi, dal titolo “Al Signor Tenente Colonnello N.N. in nome de’ Patrizj della città d’Ischia”.
Proprio un anno fa, la Dott.ssa Valentina Curci nel suo studio per la tesi di laurea magistrale in storia dell’arte Medievale, finalizzata alla ricostruzione delle complesse dinamiche della committenza artistica sull’isola in età angioina, coordinata dal Prof. Francesco Aceto, ha ripreso in mano il documento valorizzandolo. La trascrizione della lettera anonima contenuta in duplice copia nella Miscellanea 17, ha restituito una serie di informazioni interessantissime: contiene, infatti, nelle sue note, una serie di fonti, di seconda e in taluni casi di terza mano, che ne fanno una breve eppur efficace bibliografia segnaletica relativa alla nobiltà locale. Attraverso la comparazione di una serie di fonti tanto documentarie quanto artistiche, è emerso un quadro preciso del tessuto storico artistico e culturale dell’isola d’Ischia in età angioina.
Sabato 13 aprile alle 18.00 nella sala conferenze Mons. Onofrio Buonocore, la dott.ssa Curci ci comunicherà i risultati del suo interessante studio e testimonierà il ruolo che ha l’Antoniana per l’isola d’Ischia, non solo in quanto scrigno di preziose fonti documentarie e bibliografiche, ma soprattutto in quanto «officina» di lavoro.