Forse la” boutade” del consigliere regionale della destra, Domenico De Siano, per la costituzione di un sol Comune in luogo di Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno lasciando gli altri tre, Forio, Barano e Serrara-Fontana al loro destino, dimostra l’asfissia del vero dibattito politico nell’isola d’Ischia poiché la dignità del dibattito è tale se ha interventi costanti e non episodici, autorevoli, diffusi e carichi di contenuto non per il gusto della parola – usata spesso per distrarre l’opinione pubblica dalle vere responsabilità della classe dirigente inventando polemiche improduttive - ma affinché la parola diventi azione e sostanza. Se c’è la sinistra qui e altrove battesse un colpo. Anche il rumore può servire qualche volta rispetto al silenzio.
Oltre un anno fa scrissi questo lungo intervento nell’intento di aprire un dibattito “contenutistico e non personalistico” sul tema della Grande Riforma istituzionale di cui l’Italia ha bisogno e dentro la quale si inserisce la Riforma amministrativa dell’isola d’Ischia ed avevo chiesto alla nuova diarchia direzionale de “Il Golfo” di farne un “cavallo di battaglia” stimolando un dibattito di alto profilo perché credo ad un giornale di schieramento e condiviso in ogni sua parte, da ogni singolo redattore o collaboratore fisso – non tanto sui nuovi partiti ed i nuovi politici ma sui problemi scottanti o perpetui che emergono ancora più forti perché viviamo la più tragica recessione economica nella Storia d’Italia e soprattutto ad Ischia che ha una “monoeconomia” esclusivamente impostata sul Turismo ed il suo indotto.
Lo ripropongo aggiungendo che oggi la VERA QUESTIONE che la Regione Campania deve affrontare e risolvere in tempi brevi è un nuovo e realistico Piano Urbanistico Territoriale dell’isola o ancor meglio una Legge Speciale per le Isole Minori dove la Pianificazione Territoriale e la Programmazione Economica siano fondamentali e finalmente fuse.
La Regione Campania – in tempo di un pericoloso “Federalismo Fiscale” portato avanti al solo fine di abbandonare il Mezzogiorno come denunciano Gianni Pittella e Marco Esposito nel loro libro “Domani a Mezzogiorno – con il suo nuovo Presidente, la sua nuova Giunta, il suo nuovo Consiglio, dovrebbe avviare la Riforma di se stessa chiamando i Comuni effettivamente alla Responsabilità del Decentramento e da questa partire per ridisegnare il Decentramento Comunale almeno nei 92 Comuni della Provincia di Napoli, la più densamente popolata d’Italia e con il più alto tasso di disoccupazione.