I russi amano l 'Italia. Amano l' Europa. E come un popolo tenuto lontano per 70 anni - 5 o 6 generazioni - dai pregi e difetti di un'aria "libera" dove si possono vivere sensazioni profonde e vedere panorami incantevoli e mangiare e sentire cose e suoni mai avvertiti. La caduta del muro di Berlino e poi dell' URSS 1989 e 1992 pareva che il mondo intero si fosse aperto al bello.
Avevo visto Parigi nel 1970 a 20 anni. L'avevo sognata almeno per 5. Ci ero arrivato con il treno per il biglietto dei viaggi per la gioventù. Avevo soggiornato all' "Auberge de la jeunesse" (l'ostello). Mangiato ai "selfservices" sempre "omelletes avec pommes". Ma l'avevo vista Parigi. Non mi importava avere i soldi contati. Un clima di sensazioni mi importava e misi in conto la buca della olandesima conosciuta all'ostello che non venne all 'appuntamento. É a Parigi che divenni europeo senza lasciare di essere italiano. Olena venne da noi col marito per 4 giorni. Vide e visse Ischia nell' estate del 2019. Aveva visto Napoli per 5 giorni. Quando partì piangeva. Tristissima. Con il suo inglese stentato:"bellissimo. Ritornerò non vi dimenticherò mai".
G. M