Il mio giornalismo laico, liberalsocialista, locale e nazionale/noi siamo i nostri "maestri".
Il giornalismo che ho praticato per oltre 50 anni sul piano locale e nazionale è fondato sulla cultura economica e politica impregnata di profondo laicismo dove il dubbio è posto al centro per commentare il fatto, dove i toni sono forti se forte è l'evidenza delle cose, dove permane un costante obiettivo per una società più giusta e più umana dove l'uomo è al centro della Storia.
I miei "maestri" sono stati stelle polari fin da ragazzino di 11 anni con le lezioni di laicità e di "risorgimento nazionale" di angiola maggi e poi da qui la costante ricerca di un equilibrio economico sociale e politico fondato sul liberalismo che non poteva essere pieno senza il socialismo ma che non era concialibile né con il comunismo né con il fanatismo religioso di ogni fede. Profondamente antifascista.
Lo rimarcai a 25 anni quando assunsi nel 1975 la direzione de "il giornale d'ischia". İntendo essere fedele a me stesso in vecchiezza ma proprio quando la mia isola d'ischia ha bisogno della transizione ecologica, di un nuovo modello di sviluppo, di un nuovo "blocco storico" dei repubblicani e democratico, di un nuovo giornalismo locale capace di annunciare e di costruire un nuovo assetto territoriale, civile, economico e sociale.