Ischia News ed Eventi - Piazza delle "casermette" e dell' "albergo diurno a cielo aperto"

Piazza delle "casermette" e dell' "albergo diurno a cielo aperto"

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Ho fatto il militare 47 anni fa a Cosenza. Il car - era l'addestramento alla vita militare - si faceva in un luogo orribile detto le "casermette" un gruppo di orridi locali alla periferia di una città di provincia dove una marea di soldati di leva si riversa a la sera nella piazza Mazzini e dintorni,...

alla ricerca di una osteria a basso costo e degli "alberghi diurni", cioè luoghi dove potevi farti una doccia calda (era gennaio 1977) o un bagno.

Mai più tornato a Cosenza. Il ricordo mi è ritornato alla mente questa mattina a Casamicciola in Piazza Marina prendendo il giornale all'edicola di Riccardo.

Il comune sta facendo lavori di tinteggiatura ai 4 localini della costruzione del caseggiato realizzato credo nel 1999 per modificare la piazza principale per la quarta volta nel secolo 20simo con un "abbellimento" che anche allora suscito' polemiche perché erano "casermette" in piazza ma volevano conservare lo stile moresco che l'arch. Ugo Cacciapuoti aveva voluto dare nel 1969 trasformando l'ex stabilimento balneare in immobile di accoglimento per bar ristorante pizzeria thea roon night club divenuto "Capricho de Calise" che oggi si vorrebbe demolire dopo 65 anni perché fatiscente ma fino a qualche giorno fa era la sede comunale con 100 persone al giorno che la frequentavano e dove dopo l'alluvione é stata collocata la stazione della protezione civile per l'attuazione del piano "speditivo" cioè urgente, immediato, provvisorio perché l'alluvione aveva non solo completamente distrutto il sistema economico e sociale ma causato 12 morti. Dopo il furto a S. Chiara misero le porte di ferro dice il detto popolare.

Le "casermette" vengono restaurate ed il Capricho resta un albergo diurno a cielo aperto dove abitano toponi e dove i cattivi cittadini fanno i bisogni. Se questa è logica io mi dichiaro pazzo.

Credo infatti che per "restaurare" il Capricho de Calise ci vogliono 10 giorni e 10 operai muratori (estremizzo per chiarezza) se si fa una politica dei "tempi brevi" come impone a lord Keynes così come ci vogliono 10 giorni per fare un "circolo nautico internazionale" chiamando tutti i diportisti per la realizzazione e la gestione.

Il possibile in politica - lo sosteneva Max Weber - si realizza solo se si punta all'impossibile.

Il restauro di Piazza Marina per la stagione 2024 che deve cominciare fra un mese sarebbe insufficiente ma non avrebbe un albergo diurno fetido al sole d'estate.