L'archivio perduto - é andato completamente perduto l'archivio storico dell'ente autonomo per la valorizzazione dell'isola d' Ischia (evi).
É una perdita storica di enorme rilevanza. C'è da noi una fioritura di studi storici con molti ricercatori appassionati di documenti antichissimi trovati nelle chiese o presso l'archivio notarile. Ricercatori di documenti del medio evo e del rinascimento ed anche del risorgimento. Noto però che c è una scarsa attenzione per la storia economica del '900. É nel' 900 che ischia trasforma la sua economia ed il suo stesso Ordinamento amministrativo. Questo secolo "di progresso e di barbarie" come lo definì uno studioso francese merita uno studio attento, una ricerca approfondita e dettagliata per fare veramente della Storia la Maestra di vita. Dal 1952 al 1972 abbiamo avuto un ente di diritto pubblico con "autonomia" di bilancio teso alla "valorizzazione" dell'isola. Quella "legge speciale" del 1952 si intrecciava con le politiche nazionali del tempo e soprattutto con "l'intervento straordinario nel mezzogiorno" avviato nel 1950 con la cassa per il mezzogiorno. Quella legge del 1952 riportava in vita un ente pubblico previsto da una legge fascista del 1939 e cioè lo stesso anno delle leggi di tutela ambientale e contemporanee o quasi all'unificazione dei sei comuni in uno solo. La storia economica si unisce alla storia amministrativa ed alle questioni di assetto territoriale. L' evi - il cui acronimo fu ripreso negli anni 90 per altre funzioni quasi per rinverdire quel tempo degli anni 50-60 credo all'avv. Peppino Zabatta - fu non solo "azienda di cura soggiorno e turismo", prevista da una legge fascista del 1926 per i comuni con adeguata ricettivita alberghiera e commerciale, ma preposto anche a gestire servizi pubblici dell'intera İsola pur unificata in un sol comune. La legge affidava all'evi la "redazione dei piani regolatori". L'evi adempi a questo compito e nel 1968 l'arch. Corrado Bequinot redasse il "piano regolatore intercomunale dell'isola d'ischia". Ma doveva essere "adottato" da ogni singolo comune e definitivamente approvato dal ministro dei lavori pubblici con proprio decreto. Nelle sue memorie postume il prof. Vincenzo Mennella sindaco di Lacco Ameno per 20 anni afferma che questo fu un "errore esiziale". Sul "piano bequinot" fu stravolto dai sei comuni. 15 anni dopo qualche comune (Ischia casamicciola lacco ameno) lo ebbe "approvato" dalla regione Campania ma non andò mai in "esecuzione". Tutto l'archivio dell'evi é andato perduto. Perduta la sua storia amministrativa dei 5 presidenti e decine di consiglieri. Perduti tutti gli elaborati dei piani regolatori, delle opere realizzate per conto e su finanziamento della cassa per il mezzogiorno. Perduti tutti i manifesti inviti filmati delle promozioni turistiche e perduta anche la raccolta completa di "lettera da Ischia" la rivista in 4 lingue fondata e diretta da Giacomo Deuringer. Questo archivio sarebbe stato oggi di enorme valore al tempo di una possente "ricostruzione" dopo due catastrofi naturali e di una "ri-valorizzazione" dell'intero sistema economico e sociale. Lunedì 27 maggio 2024 si presenta a Roma presso la luiss l'ultimo libro in inglese del prof. Amedeo Lepore, ordinario di storia Economica, sulla cassa del Mezzogiorno e la banca mondiale che é un ampliamento dell'opera dello stesso Lepore del 2013. Lepore da circa 15 anni é impegnato in una rivalutazione storica della casmez ma non per un lavoro di amarcord ma di concreto legame con le azioni politiche che oggi si stanno facendo e che si debbono fare per il sud. All'incontro romano il parterre è di alto profilo culturale e politico con la diretta partecipazione dell'attuale ministro per il sud on. Raffaele Fitto che ha completamente stravolto il lavoro fatto dai suoi predecessori per la coesione territoriale suscitando aspre polemiche soprattutto del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Credo che ieri come oggi Ischia si debba legare al continente per partecipare al confronto e chiedere leggi ed interventi per il suo rilancio i. Per la sua ricerca il prof. Lepore ha ricordato l'immenso aiuto degli archivi storici della casmez oggi presso l'archivio di stato e completamente digitalizzati e quelli della banca mondiale desecretati con la documentazione degli 8 prestiti concessi alla casmez che fu esempio europeo per il sostegno ad aree in ritardo di sviluppo.
G. M.