Ischia News ed Eventi - Tavoli per la raccolta delle adesioni al Pio Monte della Misericordia di Casamicciola nei “Luoghi del Cuore” del Fai nella Città d’Ischia e nel Comune di Casamicciola

Tavoli per la raccolta delle adesioni al Pio Monte della Misericordia di Casamicciola nei “Luoghi del Cuore” del Fai nella Città d’Ischia e nel Comune di Casamicciola

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I tavoli  per la raccolta delle adesioni alla campagna  del VI Censimento del FAI sui “Luoghi del cuore” per l’inserimento del complesso Pio Monte della Misericordia di Casamicciola saranno allestiti sabato 20 ottobre dalle 9 alle 11 in Piazza della Marina a Casamicciola presso il Bar Calise 1925 e domenica 21 ottobre dalle ore 9 alle 12 presso il Bar Calise a Piazza degli Eroi nella Città d’Ischia e dalle ore 17 alle 19 nel Borgo di Celsa  presso il Bar My Way vicino alla galleria d’arte Mario Mazzella.


“Facciamo appello alla sensibilità civile di tutta la popolazione dell’isola d’Ischia per questa campagna di impegno civile per il recupero di una struttura storica dell’isola d’Ischia in vergognoso abbandono e dalla quale, con il nostro progetto “I Percorsi delle Therme” che prevede una Società di Trasformazione Urbana a norma dell’art.120 del Testo Unico sugli enti locali, può partire una riqualificazione urbana di Casamicciola e di Lacco Ameno  ed una “finanza di territorio” capace di realizzare un nuovo modello di crescita economica e sociale per tutta l’isola” ha dichiarato l’arch. Caterina Iacono, presidente del comitato promotore costituito da Franco Borgogna, Giuseppe Mazzella, Gianni Vuoso, Angelo d’Abundo e Lucilla Monti.
“Possiamo definire la nostra iniziativa come quella dell’uccellino Collibrì che con una goccia voleva spegnere l’incendio della jungla ma siamo certi che  con l’impegno collettivo l’incendio si può domare  e dare risoluzione ad un problema del quale si sta inutilmente dibattendo da 40 anni con  chiari tentativi di speculazione com’è documentato nelle “carte”  mentre restano  le rovine di un edificio monumentale oggi ridotto a poco meno o poco più di una discarica abusiva” ha concluso l’arch. Caterina Iacono.