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Analisi numerica delle votazioni regionali 2025: il voto ischitano

Politica
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Le elezioni regionali del 2025 hanno confermato un trend ormai evidente in tutta la Campania: la partecipazione al voto è in netto calo. Anche sull’isola d’Ischia il fenomeno si è manifestato con forza, facendo registrare una diminuzione media dell’affluenza di circa il 10% rispetto alle precedenti consultazioni regionali del 2020.


Analizzando nel dettaglio i dati dei singoli comuni isolani, emerge in particolare il caso di Lacco Ameno, che ha segnato il calo più rilevante. Secondo i dati consultabili sulla piattaforma Eligendo, l’affluenza è passata dal 77,88% del 2020 al 42,44% del 2025, una riduzione drastica che merita una riflessione approfondita.
Una possibile spiegazione di tale crollo potrebbe essere individuata nella concomitanza delle elezioni regionali con le elezioni comunali, particolarmente sentite dalla popolazione lacchese. La forte attenzione verso la competizione amministrativa locale potrebbe aver polarizzato l’interesse degli elettori, riducendo la partecipazione al voto regionale.

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Il quadro complessivo dell’isola d’Ischia si inserisce dunque perfettamente nella tendenza regionale, ma con peculiarità locali che evidenziano quanto il contesto politico-amministrativo del territorio possa incidere sulle dinamiche della partecipazione democratica.
L’orientamento elettorale dell’isola d’Ischia alle regionali 2025 rispecchia, nel complesso, l’andamento registrato nel resto della Campania, con una competizione concentrata principalmente tra i due principali candidati alla presidenza: Roberto Fico ed Edmondo Cirielli.
L’isola presenta una mappa politica articolata: quattro comuni su sei hanno espresso una preferenza netta per Roberto Fico, mentre Casamicciola Terme e Forio si sono orientati in maggioranza verso Edmondo Cirielli.
Sommando i voti complessivi dei sei comuni dell’isola, emerge tuttavia un quadro più equilibrato rispetto alla tendenza regionale. A livello isolano, infatti, la distanza tra i due candidati è decisamente più contenuta:
• Roberto Fico ottiene il 52,2% dei voti
• Edmondo Cirielli si ferma al 45,7%
La differenza, di circa 1.500 voti, mostra come Ischia rappresenti una realtà elettoralmente più sfumata e diversificata rispetto ad altre aree della Campania dove il vantaggio del vincitore è stato più netto.

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La porzione sud-orientale dell’isola – tradizionalmente più coesa nei comportamenti elettorali – conferma una forte preferenza per Roberto Fico, con percentuali spesso superiori alla media isolana. Serrara Fontana, Barano e il Comune d’Ischia mostrano un orientamento omogeneo e nettamente favorevole all’ex presidente della Camera.
I risultati comune per comune
• Forio: 54,40% Cirielli – il comune più popoloso dell'isola premia il candidato del centrodestra, contribuendo in modo significativo al suo risultato complessivo.
• Serrara Fontana: 62,54% Fico – il comune più piccolo si schiera con decisione per il centrosinistra.
• Barano d’Ischia: 68,21% Fico – una delle percentuali più alte a favore di Fico sull’isola.
• Ischia: 58,46% Fico – il principale centro amministrativo conferma l’orientamento progressista.
• Casamicciola Terme: 64,96% Cirielli – qui il vantaggio del centrodestra è particolarmente consistente.
• Lacco Ameno: 52,10% Fico – seppur di misura, il comune conferma la prevalenza del centrosinistra.
Il voto ischitano del 2025 restituisce l’immagine di un territorio politicamente diversificato, nel quale pesa il radicamento territoriale dei candidati e delle loro liste. La dicotomia tra la parte occidentale dell’isola, più incline a Cirielli, e quella sud-orientale, più compatta su Fico, rappresenta una costante che merita di essere osservata anche nelle future consultazioni.
Nel complesso, l’isola di Ischia conferma una partecipazione e un comportamento elettorale peculiari, capaci di discostarsi dal resto della regione e di delineare un’identità politica autonoma e riconoscibile.
Il quadro delle preferenze di lista conferma, in maniera quasi speculare, la stessa divisione territoriale già emersa dal voto per il presidente della Regione. Le scelte degli elettori ischitani delineano un’isola politicamente segmentata, dove ogni comune esprime identità e sensibilità differenti.
La parte sud-orientale dell’isola – Barano d’Ischia, Ischia e Lacco Ameno – mostra una chiara inclinazione verso il Partito Democratico, che in queste realtà ottiene le percentuali più consistenti. Una conferma della solidità del radicamento del centrosinistra in questa porzione del territorio.
Il comune di Serrara Fontana si distingue con una partecipazione convinta a sostegno del PD, premiando il partito “a testa alta”, con un risultato significativo che rafforza l’immagine di un comune tradizionalmente orientato verso il centrosinistra.
Sul versante occidentale, invece, emergono scelte completamente diverse:
• Forio conferma la propria vicinanza a Fratelli d’Italia, risultando uno dei comuni più favorevoli al partito di maggioranza nazionale.
• Casamicciola Terme, al contrario, fa registrare il successo netto di Forza Italia, che qui ottiene una delle migliori performance isolane, confermando la presenza di un elettorato moderato e strutturato.
Tra tutti i comuni dell’isola, quello che si presenta più coeso nelle proprie scelte politiche è il Comune d’Ischia, dove il Partito Democratico conquista il 58,46% dei consensi. Un dato che supera la media isolana e che rappresenta il risultato più alto registrato da un singolo partito nelle sei municipalità.
Una geografia politica ben definita
L’analisi delle preferenze di lista conferma dunque una geografia politica chiara:
• Sud-est dell’isola: prevalenza netta del Partito Democratico.
• Area occidentale: significativo orientamento verso i partiti del centrodestra, con Fratelli d’Italia in vantaggio a Forio e Forza Italia dominante a Casamicciola.

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Un’isola divisa in due, che restituisce un quadro elettorale dinamico e sfaccettato, dove ogni comune conserva caratteristiche politiche peculiari e una riconoscibile identità elettorale.
L’analisi delle preferenze ai candidati al Consiglio regionale restituisce un’immagine variegata e complessa del comportamento elettorale isolano. Se in molti comuni il voto si concentra su figure ben riconoscibili, altre realtà mostrano invece una distribuzione più frammentata e competitiva.
Il caso più emblematico è quello di Forio, che si distingue come il comune più eterogeneo dell’isola. Qui il voto non converge su un unico nome, ma si distribuisce principalmente tra tre candidati:
• Francesco Del Deo (872 voti)
• Ira Fele (855 voti)
• Ferdinando Caredda (455 voti)
Tra questi, il candidato più votato risulta Francesco Del Deo, che conquista 821 preferenze, affermandosi come il riferimento elettorale più forte del comune.
La situazione cambia radicalmente spostandosi nella fascia sud-orientale dell’isola. Nei comuni di Barano d’Ischia e Ischia, il voto è molto più lineare e compatto, con una chiara prevalenza per la candidata del centrosinistra:
• Carmela Fiola, risultando la più votata dell’intera coalizione progressista.
A Serrara Fontana, invece, si registra un sostegno altrettanto deciso verso:
• Lucia Fortini, che domina nettamente il quadro delle preferenze locali.
Il comune di Casamicciola Terme esprime una preferenza altrettanto marcata, ma in senso opposto: qui la figura più votata è
• Gianfranco Librandi, che ottiene un risultato netto, confermando la solidità dell’elettorato moderato e di centrodestra del comune.
Nel vicino Lacco Ameno il voto torna a essere più frammentato, in maniera simile a quanto osservato a Forio. Qui si dividono le preferenze quattro candidati principali:
• Mariagrazia Di Scala (192 voti),
• Armando Cesaro (153 voti),
• Gianfranco Librandi (104 voti),
• Francesco Del Deo (94 voti),
A prevalere è Mariagrazia Di Scala, che raggiunge 192 preferenze e conferma la propria rilevanza locale.
Guardando al totale dei voti raccolti sull’intera isola, emergono alcune indicazioni chiare:
• Coalizione di centrosinistra
o Carmela Fiola: 2.362 voti
o Massimiliano Manfredi: 2.234 voti
• Coalizione di centrodestra
o Ira Fele: 1.491 voti
o Gianfranco Librandi: 1.606 voti
Questi numeri mostrano come la parte sud-orientale dell’isola, più compatta e con un elettorato fortemente orientato verso i candidati progressisti, abbia esercitato un peso determinante sul risultato finale isolano.

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L’eterogeneità del voto ai candidati consiglieri conferma una volta di più la diversità dei comportamenti elettorali tra i comuni:
• a ovest, un voto più frammentato e competitivo,
• a sud-est, un orientamento compatto e incisivo che finisce per influenzare significativamente l’esito complessivo.
Un mosaico politico complesso, che racconta un’isola ricca di identità e dinamiche locali ben radicate.

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Il quadro che emerge dalle elezioni regionali del 2025 sull’isola d’Ischia è quello di un territorio politicamente articolato, dove convivono aree di forte coesione e zone caratterizzate da una maggiore frammentazione del voto. La netta diminuzione dell’affluenza, in linea co il dato regionale, conferma un generale rallentamento della partecipazione, mentre la distribuzione delle preferenze racconta storie diverse da comune a comune.
Il sud-est dell’isola, compatto nel sostegno al centrosinistra e ai suoi candidati più rappresentativi, si rivela determinante nella definizione del risultato complessivo, bilanciando il peso dei comuni occidentali, più inclini al centrodestra e con un voto più disperso. Questa dicotomia, già emersa nelle scelte per il presidente, si riflette anche nelle preferenze di lista e nei voti ai candidati consiglieri, delineando una geografia elettorale chiara e persistente.
Ischia si conferma dunque un microcosmo politico complesso, dove equilibri locali, radicamenti personali e dinamiche comunitarie continuano a influenzare in modo significativo il comportamento degli elettori. Un laboratorio politico che merita attenzione, soprattutto in vista delle prossime sfide amministrative e regionali, quando queste tendenze potranno consolidarsi o aprire a nuovi scenari.