E’ su Il Golfo di una settimana fa, e precisamente del 21 novembre 2012, la notizia secondo cui gli automezzi dedicati alla raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani di Forio, e quindi i rifiuti di Forio, troverebbero una loro collocazione a Zaro di proprietà comunale per effetto di un atto di Giunta che ne approva il progetto definitivo ( del.G.C.140 del 19/11/’12 ). La scelta dell’ubicazione, accanto all’irrazionalità ed all’anticultura, offre una soluzione a dir poco grottesca laddove si parla di “ temporaneità” dell’intervento in attesa di una soluzione definitiva entro il giugno 2012, impegnando in tal senso i tecnici comunali. Ma la Giunta non ne è troppo convinta e la sua vera intenzione di passare dal temporaneo al definitivo emerge nell’atto deliberativo stesso quando dà “ mandato al Capo del II settore e del I Settore di attivarsi affinché il parere della Soprintendenza sul sito così come realizzato (sul progetto esecutivo del Centro di raccolta Comunale di Zaro, ndr), venga rilasciato in via definitiva, o in alternativa che per il sito così come realizzato venga progettata una destinazione alternativa al fine di non rendere vani gli investimenti effettuati “. Altro che temporaneità!!!!!!
Niente di più perverso dal punto di vista amministrativo e più pericoloso dal punto di vista ambientale (anche per l’avallo della soprintendenza!) dal momento che i 133mila euro e più che si dichiara di voler spendere andrebbero in parte ad impermeabilizzare la superficie superiore di una vecchia discarica che avrebbe bisogno di interventi opposti a quelli che si vogliono fare se non altro per fare giustizia di un passato che possiamo definire di vera truffa ambientale. Parlano di “intervento di bonifica e valorizzazione di un’area comunale oggi in completo abbandono e degrado “ e già pensano di cambiarne la destinazione d’uso legandola definitivamente ai rifiuti di Forio “al fine di non rendere vani gli investimenti effettuati”; e in questo insano disegno non disdegnano di riportare nel dispositivo approvato, pur di riempire la pagina, citazioni di pezzi di normativa che se applicati dichiarano l’impraticabilità dell’operazione in quel sito ai sensi del Decreto ad hoc del 2008 del Ministero dell’Ambiente, del Territorio e del Mare; una partita quest’ultima che vorrebbero risolvere con il cambio di destinazione d’uso dei suoli!
In più, l’intervento proposto ha tutta la caratterizzazione di una furbizia di chi con l’acqua alla gola, per una sua palese negligenza, si preoccupa solo di far cassa di voti elettorali lasciando poi la patata bollente nelle mani degli Amministratori del futuro, quelli che verranno con le elezioni del 2013 e che a giugno - a fine scadenza del parere della Soprintendenza - si troverebbero nelle condizioni di non poter fare altro che riconfermare l’insana scelta che è uno scempio anche dal punto di vista contabile. In riferimento al citato sperpero contabile per l’Ente, è singolare rilevare che la sensibilità economica “al fine di non rendere vani gli investimenti effettuati” non ci sia stata nel passato per il sito privato di Caccaviello, che si sono lasciati inopportunemente sfuggire: un sito dove l’Amm.ne Comunale ha nel tempo investito centinaia di milioni di lire. Un film di ipocrisia politica già visto, purtroppo!
Di peggio non si poteva immaginare, eppure c’è chi su detto giornale - invece di far risaltare accanto al danno ambientale e l’inganno negli atti ( la richiesta ai tecnici comunali di un parere definitivo da parte della Soprintendenza, la scadenza del 30 giugno 2013 ed il dramma economico e sociale che ne nascerebbe in piena estate, .l’inganno di una bonifica che non è tale, il mancato impegno in bilancio dei soldi per ripristinare lo stato dei luoghi, ... ) e di scoprire la contropartita politica a tale decisione più volte avversata all’interno della Giunta stessa e che trova ampi consensi tra alcuni della Giunta e parte dell’opposizione - non trova altro da fare che offendere la famiglia Lamonica chiamando in causa la mia persona qual Assessore del Comune di Forio nel periodo 1994-1998 ed il ruolo difficile che avrebbe mio figlio arch. Giampiero, oggi Dirigente del Comune di Forio. Per il passato, devo qui ricordare che lo scrivente si onora di aver avuto la capacità politica ed amministrativa di aver contribuito all’avvio ed alla definizione di una pratica con l’UE per portare nelle casse comunali i soldi necessari per bonificare quella zona che divenne, per scellerata scelta di tanti anni addietro, area di discarica. Ed il N/ giornalista della Rubrica Commento Foriano se per dovere professionale si fosse lette le carte avrebbe potuto sapere e quindi riferire all’opinione pubblica che la Commissione Edilizia presieduta allora da detto Assessore fu chiamato ad approvare un progetto di bonifica che avrebbe dovuto eliminare dal sito comunale oltre 13mila metri cubi di immondizia e che solo successivamente, oltre il suo mandato e per atti di cui lo scrivente non ha conoscenza e responsabilità alcuna, la Giunta dell’epoca decise di rivedere il progetto iniziale e di ridurre la quantità di rifiuti da rimuovere a circa tremila metri cubi. Un fatto eclatante che lo scrivente da cittadino denunciò sulla stampa di allora richiamando l’attenzione dei lettori sul fatto che “ i soldi europei sono stati utilizzati per livellare oltre diecimila metri cubi d’immondizia, anziché rimuoverli“.
Stai tranquillo caro Peppe niente ho da rimproverarmi per il passato di Assessore e, conoscendo mio figlio, niente ho da dubitare per il futuro; ma anche qui commetti un errore pensando che il tecnico incaricato all’esecuzione della delibera citata sia Giampiero: non è così, in quanto da detta delibera risulta che la Giunta ha assegnato il compito di Responsabile del Procedimento per il Centro di Raccolta a Zaro ad altro tecnico comunale. In ogni caso, puoi esserne certo che coerentemente con tutte le battaglie finora fatte la questione, già portata al vaglio di enti superiori con un esposto VAS a doppia firma ( Lamonica - D’acunto), mi vedrà in prima linea insieme al Circola di Legambiente dell’Isola d’Ischia ed al mondo delle diverse sensibilità che l’ambientalismo esprime perché Forio non venga ulteriormente oltraggiata.