L’approvazione, all’unanimità, della legge di iniziativa popolare sulla Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania costituisce sicuramente uno degli atti più significativi della Storia della Regione Campania, dalla sua istituzione ad oggi per moltissime ragioni.
Il testo della legge è stato costruito in maniera massimamente partecipativo sul piano delle idealità e delle competenze, dal Mondo dell’Associazionismo – dall’Arci alla Federconsumatori, dalla Legambiente ai VAS ed al WWF - delle Università e della Ricerca della Campania, della Produzione e del Lavoro – Imprese e Sindacato - e da tante singole Personalità e Cittadini.
Amplissimo è stato il consenso espresso non solo dal numero di firme raccolte in tutte e cinque le province ed in 50 Comuni della Campania che hanno superato le ventimila, di cui 13575 regolarmente depositate, ma soprattutto dal grandissimo interesse e dalla intensa partecipazione, tuttora in ulteriore fortissima crescita ed espansione a livello non solo regionale ma su tutto il territorio nazionale.
Possiamo, senza alcuna enfasi, affermare che in Italia mai vi è stata una legge regionale di iniziativa popolare che abbia avuto tanto consenso e questo è un motivo di grande orgoglio non solo per i suoi promotori, ma per la intera regione in ogni sua articolazione, politica, culturale e sociale.
Il motivo di tale eccezionale risultato sta nella consapevolezza che i contenuti della legge - dai principi generali e dagli obbiettivi (artt 1, 2, 3) alle modalità di riconversione, di intervento, di incentivazione e di nuova mobilità ( artt 4, 5, 6, 7, 8, 9), dai PESC - Piani Energetici Solari Comunali - e dalle RES - Reti Elettriche Solari (Artt 11, 12) al ruolo della Ricerca, della promozione della Cultura del Solare e della Biodiversità, alla creazione della Biennale del Sole e della Biodiversità del Mediterraneo ( att 11, 12, 10, 14 e 13) - quando progressivamente attuati, pongono la Campania quale riferimento nazionale ed internazionale nel campo dell'energia solare nelle sue diverse espressioni, tutelando l'ambiente, contribuendo alla salvaguardia del Clima ed attivando fortemente economia, produzioni, ricerca, lavoro, cultura, relazioni e scambi scientifici, tecnologici e commerciali.
Napoli e la Campania hanno difatti tutte le potenzialità scientifiche, culturali, produttive, ambientali per divenire il cuore pulsante dello sviluppo tecnologico e della diffusione dell’energia solare e di un nuovo modello energetico ed un fondamentale riferimento per un nuovo Lavoro.
La legge, ha assunto perciò le Università, i Centri di Ricerca, la riconversione di industrie e la formazione professionale come punti centrali dell’impegno della Regione per il Solare e attiva una funzione centrale della Campania nel rapporto con altre Regioni e Paesi ed in particolare con quelli del Mediterraneo, con la già citata istituzione della Conferenza Permanente della Biennale del Sole del Mediterraneo.
Il Comitato Promotore, a nome di tutti i ventimila firmatari e del grandissimo mondo che ha sostenuto la legge, esprime perciò il massimo apprezzamento all’intero Consiglio Regionale Regionale ed alla Giunta, a partire dai consiglieri intervenuti Luca Colasanto, relatore in aula, Antonio Marciano, gruppo PD, Laura Saia, Gruppo Misto, certo che attiverà da subito, a partire dal prossimo bilancio, un eccezionale impegno per l’attuazione della legge.