Ischia News ed Eventi - Il PMLI ha aderito all’”Assedio alla regione” promosso da numerose realtà di base

Il PMLI ha aderito all’”Assedio alla regione” promosso da numerose realtà di base

Politica
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Abbattere la politica di lagrime e sangue della giunta Caldoro

Astenersi dal voto per liberare l’isola da imbroglioni e cosche

Una precisa, puntuale e lucida analisi dello stato sociale della Regione Campania, che coinvolge ed interessa inevitabilmente, anche l’isola d’Ischia, è quella che emerge dal documento redatto dal PMLI Campania, diffuso l’altro giorno in tutta la Campania.

Con l’invito ad abbattere “con la lotta di piazza il governo del tecnocrate borghese Monti e la giunta regionale antipopolare della casa del fascio guidata da Caldoro”, il PMLI Campania ha partecipato all’ “Assedio alla Regione”, la manifestazione tenutasi il 15 a Napoli, promossa da diverse realtà di lotta e sindacati di base.

I marxisti-leninisti della Campania hanno spiegato le ragioni della lotta in un volantino distribuito in migliaia di copie.

In esso si sottolineano le scelte della giunta antipopolare della Regione “a cominciare dai trasporti che mette a rischio il diritto alla mobilità delle masse, oltre che il futuro occupazionale dei lavoratori”.

Anche nel settore ospedaliero, Caldoro “sta procedendo inesorabilmente alla chiusura di ospedali, presidi multidisciplinari, servizi di pronto soccorso, distruggendo di fatto la sanità pubblica in Campania”. L’esempio più tragico è offerto da quanto sta accadendo al Cardarelli e al Loreto Mare dove si susseguono gli amari tagli dei posti letto: “Questi scellerati politicanti borghesi- denuncia giustamente il documento del PMLI- li chiamano sprechi ma in realtà, sono diritti del popolo; i veri sprechi sono gli stipendi dei consiglieri regionali (fino a 10 mila euro al mese), le assunzioni a chiamata diretta, i consulenti e le infinite spese non giustificabili”.

Tutto questo avviene in una regione dove “la disoccupazione giovanile supera il 51%, dove si perpetua l’ecatombe di posti di lavoro nell’industria, nell’agricoltura e nel terziario, dove dilagano la povertà, la miseria, l’emarginazione sociale, il lavoro nero con il suo corollario di schiavitù, l’evasione scolastica e l’analfabetismo”. E come se non bastasse, anziché lavorare per garantire alle popolazioni lavoro, sanità pubblica, diritto allo studio, raccolta differenziata, la giunta Caldoro propone il “Piano rifiuti regionale” che ha lo scopo primario di “implementare gli affari della lobby risultati, la devastazione della regione e l’incremento di tumori e leucemie.

Anche l’Organizzazione dell’isola d’Ischia del PMLI invita lavoratori e lavoratrici dell’isola a porre l’attenzione su problemi che ovviamente, determinano anche l’andamento socio-economico di Ischia. Anche qui infatti, la chiusura di negozi, la disoccupazione giovanile, il decremento occupazionale anche nel settore alberghiero, la devastazione del territorio, l’assenza di una progettualità pubblica, che potrebbe essere interisolana se si avesse l’intelligenza di andare concretamente, alla realizzazione del Comune Unico, sono aspetti di un degrado più ampio che risiede nel fallimento dei politicanti borghesi locali che da anni si succedono, da centrodestra a centro”sinistra”, senza alcuna prospettiva. Ad Ischia, che il prossimo maggio si appresta a rinnovare ben quattro consigli comunali, i marxisti-leninisti colgono l’occasione per  proporre l’astensionismo dal voto, come voto rivoluzionario, per ripulire l’isola da imbroglioni e da cosche affaristiche.

di Gianni Vuoso