Vito Iacono plaude l’iniziativa di solidarietà dell’Amministrazione alla famiglia alla quale è stata abbattuta la propria abitazione. L’auspicio è che analoghe misure siano estese a tutti i cittadini in cerca di prima casa mettendo mano ad un serio e concreto “Piano Casa” che tenga conto di specifiche prerogative rispettose della legge per la definizione delle opportune graduatorie per l’accesso ai benefici.
L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di provvedere, con grande coraggio, vista la chiara illegittimità della stessa, alla approvazione della delibera di Giunta Municipale n. 32 del 16/02/2010 relativa ad “interventi urgenti a favore di soggetti socialmente deboli per necessità abitative a sostegno di famiglie disagiate ed indigenti”, la dice lunga sulla qualità di chi amministra (???) il nostro Paese.
Quell’atto deliberativo è un’offesa a chi vive con grande frustrazione ed altrettanta dignità il proprio disagio sociale, la propria indigenza in un tessuto socioeconomico dove regna il degrado più assoluto. Quella delibera è benzina sul fuoco della litigiosità che impera sulla nostra Isola, una guerra che rischia una deriva ingestibile. Un’Amministrazione che di fronte a fatti gravi ed importanti pensa solo a fuggire dalle proprie responsabilità preoccupandosi esclusivamente di difendere posizioni indifendibili e scelte scellerate che però, è bene ricordarlo, gli sono valse vittorie elettorali importanti nelle ultime tornate.
Ma non dico gli Amministratori, ma almeno gli Uomini che ricoprono particolari ruoli di responsabilità hanno contezza dei problemi che vivono tanti nostri concittadini?
Di fronte alla notizia di un fatto importante come l’abbattimento di una casa il Comune avrebbe fatto bene ad attivare i servizi sociali insieme agli specifici servizi dell’ASL per dare il necessario supporto psicologico, logistico e di altra natura alla famiglia destinataria del provvedimento nel rispetto dei compiti Istituzionali di quegli uffici che non a caso ricadono direttamente sotto l’alta responsabilità del Sindaco di Forio. E invece … sono ancora una volta scappati per poi essere costretti a ritornare sui propri passi e solo perché quella famiglia gli ha invaso il “campo”, escogitando però il rimedio peggiore. Ma ora è necessario, indispensabile, urgente porre dei correttivi a quell’atto deliberativo di Giunta.
Il Comune di Forio deve provvedere a concorrere al soddisfacimento del diritto alla casa per Tutti, anche per chi non ha avuto e non ha terreni e soldi per costruirsi una casa evitando stupide discriminazioni, e per fare ciò deve impegnare il saldo residuo relativo alla possibilità di indebitamento dell’Ente, circa quattrocentomila euro, per istituire un fondo da gestire nel rispetto del quadro normativo che puntualmente disciplina la materia. So bene che quei soldi erano destinati alla costituzione della Nuova (sic, sic, sic!!!) Società per la gestione del porto, ma ora penso che le priorità siano altre. D’altronde è bene che quei soldi per avviare la gestione del porto ce li mettano i Consiglieri e gli Assessori Comunali (ir)responsabili che per anni e con gravi complicità, hanno nicchiato sulla sciagurata scelta del Project Financing arrecando un danno incalcolabile alle casse comunali.
E allora strutturare le giuste sinergie con gli Enti sovra comunali competenti per definire la fruibilità delle leggi in ordine agli incentivi per le affittanze come mettere mano al recupero del vecchio progetto di edilizia economica e popolare per la costruzione della struttura già approvata e finanziata. Il sospetto e la preoccupazione è che l’Amministrazione stia approfittando e speculando sulle polveri delle macerie delle case abbattute per giustificare e “coprire” il proprio immobilismo e qualche “affaruccio” che intanto stanno consumando. Non si parla più di occupazione, di depurazione, di turismo. Forio e l’isola d’Ischia oramai per i mezzi di comunicazione è solo terra di abusi e demolizioni senza che nessuno accenni ad una reazione decisa a pochissimi giorni dall’inizio di una nuova stagione turistica che si annuncia critica.
Se qualcuno si chiede del perché il Sindaco di Forio non abbia esitato un solo secondo per indebitare l’Ente per dare seguito agli abbattimenti le risposte sono facilmente immaginabili: perché così facendo, insieme a qualche manifesto fatto affiggere con grande tempismo, ha pensato di acquistare una sorta di salvacondotto nei confronti della magistratura in ordine alle sue gravissime ed evidenti responsabilità politiche relative alla costante ricerca di scorciatoie nella gestione del territorio evitando artificiosamente qualsiasi strumento di pianificazione. Ma cosa peggiore è che il Sindaco non ha contezza dei reali bisogni del Paese per i quali si che dovrebbe indebitare l’Ente. Lo stato delle nostre strade, delle nostre scuole, del nostro litorale costiero rendono il Paese invivibile, ma già lui queste e tante altre cose camminando a “testa alta”, come recitava un suo slogan vincente dell’ultima campagna elettorale … non le vede.