Con Bassolino venerdì 10 settembre a palazzo Serra di Cassano "gli intellettuali e la città". Ringrazio Vito Nocera e Lello Porta per l'onore che mi hanno dato di stare fra i 40 invitati e di prendere la parola per portare il mio contributo. Ho cercato di essere essenziale e di sottolineare i punti salienti: Napoli non è solo la città ma tutta l'area metropolitana e le isole. Il sindaco di Napoli é anche il sindaco della Città Metropolitana che ha preso il posto dell'ex Provincia. La legge del Rio del 2014 è assurda perché i cittadini della "metropoli" non sono elettori del loro "sindaco".
La Città Metropolitana può fare molto per gli altri 91 comuni. Per Ischia ancora divisa in sei comuni mentre dovrebbe essere uno solo. Abbiamo un terremoto dimenticato del 21 agosto 2017 con 2400 sfollati e non c'è ancora un "piano di ricostruzione" con oltre mille edifici colpiti a casamicciola soprattutto. Ad una assemblea così autorevole ho prima di tutto portato il saluto dell'isola d'ischia e soprattutto quello dei 2400 sfollati. La città metropolitana è tenuta a fare il piano territoriale di coordinamento per i 92 comuni. Ho ricordato la mia esperienza alla provincia di Napoli nei 7 anni - 1995-2001- in cui sono stato capo ufficio stampa del presidente amato Lamberti. La voglia di partecipare al "rinascimento napoletano" con il sindaco bassolino il presidente Lamberti ed il presidente della regione Campania Antonio rastrelli di altro indirizzo politico ma un grande galantuomo alla cui memoria mi inchino. C'era correttezza istituzionale tra comune provincia e regione in un impegno comune di rilanciare Napoli. Bassolino sindaco ha saputo interpretare e dirigere questo collettivo impegno di far rinascere la capitale del mezzogiorno. Questa voglia di "rinascimento" oggi deve ritornare perché la pandemia ha dato un colpo distruttivo enorme alla ripresa. Con Bassolino sindaco Napoli diventa un "laboratorio repubblicano e costituzionale" perché è un ritorno alla vera e autentica partecipazione politica. Infine ho invitato il sindaco di Napoli a guardare Napoli dall'alto del Vesuvio non da Piazza Municipio. Siamo tutti tenacemente ed orgogliosamente "napoletani" in ognuno dei 92 comuni.
G. M.